Prima regola: il branco non si abbandona

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P.o.v. Natan

Mi sveglio travolto da un'ondata di ottimismo: credo di essermi ripreso dalla batosta di due giorni fa.
Ieri sera ho lasciato un piccolo regalino attaccato al cancello di Eris, spero che le piaccia.
Per colazione mangio una merendina e bevo un po' di latte e cacao... molto latte e cacao.
Le ustioni sulle braccia causate dal re non sono ancora guarite del tutto, ma mia mamma e mio papà ormai hanno capito che tentare di estorcermi informazioni sull'accaduto è una vana impresa e ci hanno rinunciato.
-Ho visto la bici nuova ieri sera... dove l'hai trovata?- domanda mia madre con un misto di curiosità e sospetto.
-Me l'ha regalata una mia nuova amica-
-Deve essere molto gentile-
Sorrido.
-Come si chiama?- chiede.
-Kate, ora basta con l'interrogatorio che devo andare a scuola-
Lei sospira mentre io vado a finire di prepararmi.

Con il mio nuovo mezzo di trasporto vado molto più veloce: è semplicemente stupendo.
Mi godo il vento tra i capelli, le case che scorrono alla mia destra e il vociare allegro dei bambini proveniente dal parco: è come correre, ma correre è e sarà sempre migliore (solo quando sono in forma ferale, ovvio).
Ad aspettarmi al solito posto ora c'è anche Kate.
Sorrido mentre raggiungo i miei amici -Ehilà-
-Ciao Nate!-
-Ehi!-
-Vedo che ti sei ripreso-
Annuisco e mi siedo a fianco a loro.
-Avete sentito che fanno un nuovo film al cinema?- interrompe il silenzio Louis.
-Di cosa parla?- chiede Johan interessato.
-Uhm... c'era un tizio con un martello... e uno strambo simpatico-
-Nuovo film di Thor- traduco.
-Io ho incontrato l'attore...-
Guardiamo Kate stupiti.
-Mia madre mi ha portato all'anteprima di Thor 1 e lui era lì-
-Wow- Louis è rimasto a bocca aperta -Comunque, tornando a quello che stavo dicendo, lo andiamo a vedere insieme sabato?-
-Siiiiiiii- Johan è entusiasta della proposta.
-Sì può fare- concorda Kate.
Io annuisco in segno di approvazione.
-Serata tra amici! Ti aspettiamo!- esclama Louis alzandosi e insieme ci dirigiamo verso gli armadietti per prendere i rispettivi libri.
Sul mio è stato marchiato un numero con il fuoco.
È ancora incandescente perciò è stato scritto da poco.
Lo guardo perplesso.
-È di Eris... è il suo numero di telefono- spiega la licantropa che ha già recuperato il suo materiale.
-Come fai a saperlo?-
-Beh, chi si prenderebbe la briga di comprare una fiamma ossidrica per farlo? Lei e suo padre sono gli unici che possono controllare il fuoco e poi annusa: ci sono ancora residui del suo odore-
Ha ragione: nell'aria si può ancora sentire quel profumo che amo così tanto...
-Quindi vuole che ci rivediamo?- mentre pronuncio quelle poche parole il mio sguardo si illumina.
-A quanto pare. Sono felice per te-
Le sorrido: questa giornata sta prendendo una bella piega.

A fine scuola però non troviamo Johan.
-Forse è tornato a casa senza dirci niente- propone Kate.
Louis scuote la testa -Perché avrebbe dovuto... mmmmmh... la faccenda puzza...-
Capto il suo odore nell'aria.
-Ragazzi, penso di sapere esattamente dove sia, seguitemi-
Insieme andiamo nel giardino sul retro... ho un brutto presentimento... molto brutto.

Johan è a terra, sanguinante e ferito.
Blake e il suo branco gli sono attorno e stanno ridendo divertiti.
Appena ci ritroviamo davanti a quella scena io e Kate iniziamo a ringhiare e Louis, beh, lui tenta di assumere un espressione minacciosa.
-Blake! Lascialo stare!- sbraito.
-Scusa Natan, sono in astinenza da una settimana: avevo voglia di picchiare qualche sfigato-
L'Alpha colpisce con un calcio Johan provocando le risate del suo branco.
-Smettila!-
Lui continua a percuoterlo.
No, non posso accettarlo, non posso accettare che un mio amico venga picchiato, che un mio Beta soffra, che un membro del mio branco venga preso a pugni e a calci senza motivo.
-HO DETTO DI SMETTERLA!-
Mi sento potente, molto più potente di prima: una nuova forza è sorta in me. Chiudo gli occhi e quando li riapro sono rosso sangue: ora sono ufficialmente un Alpha.
Blake mi guarda con una nota di stupore negli occhi, che però tenta di nascondere incrociando il mio sguardo con il suo con determinazione e aria di sfida ogni volta che ne ha l'occasione.
-Oh, vedo che ti sei alzato di grado... non m'importa: tu e il tuo branco di vigliacchi imbranati non potete niente contro di me- commenta.
Questo è troppo.
Salto verso il mio "nemico" colpendolo in faccia con un pugno.
Lui fa un volo di qualche metro.
Si rialza pulendosi il sangue dalla bocca.
-Allora uno contro uno eh? Alpha contro Alpha... vedo che hai voglia di essere umiliato di nuovo-
Blake scatta in avanti e aprendo il braccio mi colpisce in pancia facendomi cadere all'indietro.
Ora anche i suoi occhi sono rossi.
Mi rimetto in piedi senza usare le mani.
Provo a tiragli un altro pugno.
Lo intercetta.
Ritento con l'altra mano.
Intercetta anche quello.
Mi butto in avanti in scivolata e usando lo slancio creato lo sbatto a terra di schiena.
-COME HAI OSATO FAR DEL MALE AL MIO BETA!- gli urlo contro con tutta la rabbia che ho in corpo.
Lui si rialza e prova a fare andare a segno due pugni che intercetto con facilità.
Facendo peso sulle sue braccia e dando una spinta con la gamba destra gli tiro un calcio sull'addome che lo spinge all'indietro.
Non perde l'equilibrio.
-Oh, io oso-
Si trasforma.
Mi trasformo anche io.
Sento che i miei amici mi stanno incitando e il loro sostegno mi dà la forza per continuare quello che ho iniziato.
Salto addosso a Blake atterrandolo e gli graffio il muso.
Lui rotola con un movimento secco e rapido invertendo così le posizioni.
Con gli artigli fa un lungo taglio sul mio ventre.
Trattengo un guaito di dolore e gli mordo la gola.
Blake ulula.
All'inizio penso che sia per il dolore.
Non è così: sta "ordinando" al suo branco di aiutarlo aggredendo i miei amici.
"Lasciali stare Blake! È una cosa tra me e te, loro non c'entrano!"
"Uhm... ok, hai ragione, loro non c'entrano, ma tu sì"
Merda...
Improvvisamente gli amici di Blake mi sono addosso.
Kate e Louis stanno per venire in mio aiuto, ma il loro atto di eroismo dura ben poco, infatti dopo qualche secondo vengono atterrati anche loro.
Non possiamo combattere contro 20 licantropi: siamo solo in tre!... Due se non si calcola Louis...
Siamo spacciati.
Fortunatamente, però, accade un miracolo: Eris.
La figlia della morte piomba nel "campo di battaglia" come un amazzone assetata di sangue.
Il suo sguardo è tale e quale a quello che aveva quando Kate ci aveva provato con me.
È meravigliosa.
Sbaverei se non mi facessero male anche i muscoli della bocca.
Inizia a combattere: da sola contro venti.
Colpisce il licantropo che tiene ferma Kate con un calcio e prima che possa reagire lo pugnala su una spalla, poi scaglia la stessa arma sulla gamba di quello che si sta occupando di Louis colpendolo in pieno.
Senza accorgermene torno umano.
Blake prima di correre ad affrontarla mi sbatte la testa contro il terreno con una zampata.
Svengo.

Quando mi riprendo sono seduto appoggiato al muro ed Eris mi sta scuotendo delicatamente chiamando il mio nome insieme al mio branco.
-E-Eris...- sussurro, ma prima che posso aggiungere altro Eris mi prende il volto tra le mani e mi bacia.
Sento Louis dire un "Ulalà, goditela, ci pensiamo noi a Johan" e Kate fischiare.
Sorprendentemente non arrossisco.
È un sogno che si avvera.
Quello che ho desiderato dal primo momento che l'ho vista.
Ciò che mi rende veramente vivo, che mi accende.
Sorrido -Non sai da quanto aspettavo questo momento-
La abbraccio stringendola forte e la ribacio.
È tutto così magico, così perfetto.

Death's daughter is my mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora