Lui è la luce che illumina le mie tenebre

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P.o.v. Eris

Apro gli occhi e osservo il soffitto della mia camera dov'è proiettata l'ora... sono le dieci. Fantastico ho perso le prime due ore di scuola. Cerco di alzarmi ma noto che Dylan mi tiene ancora ben stretta a sé. Sospiro e mi giro verso di lui. Quando dorme sembra proprio un angelo. Sembra stupido da dire ma è così. La sua espressione rilassata, i capelli scompigliati oltre a renderlo più sexy di quello che è già normalmente mostrano il suo vero carattere. Continuo ad osservare i suoi lineamenti scolpiti finché ad un tratto apre gli occhi. Quei suoi bellissimi occhi blu elettrico che ogni volta mi scaldano il cuore. Lui mi osserva divertito ma anche assonnato -Ehi ciao bambola- mi saluta con la voce ancora impastata dal sonno. Io gli sorrido teneramente -Ciao biondino... ti va di lasciarmi alzare?- gli chiedo guardandolo negli occhi -Nah... sto bene così...- dice mentre mi tira verso di lui abbracciandomi. Poi si allontana quel poco che basta per guardarmi -Piccola... cos'è successo ieri?- mi chiede improvvisamente serio -Nulla... non ti preoccupare- gli rispondo non riuscendo a nascondere una nota di tristezza nella voce. Lui mi guarda come per dire "se non me lo dici lo scopro da solo quindi ti conviene parlare". Sospiro. -Ieri sono andata da Kate... lei mi ha sempre odiata e la cosa era reciproca ma mi sono stancata e le ho chiesto il motivo... lei ha detto che avrebbe voluto essere come me... così avrebbe avuto i soldi per curare sua madre... mi trattava così solo perché sono la principessa... le ho raccontato la mia storia... e lei la sua... ma credo che non abbia ancora capito appieno che se fosse cresciuta come me probabilmente non sarebbe sopravvissuta... mi ha mandata via e mentre me ne andavo mi sono resa conto che potevo aiutarla... io posso evocare le anime dei morti... così ho chiamato sua madre perché parlassero... purtroppo farlo mi consuma tutte le energie e ho perso i sensi... mi sono risvegliata sulla sua moto... mi ha portata da mia madre per ricambiare il favore...- la mia voce si incrina e mi scende una lacrima. Dylan che fino ad ora era rimasto in silenzio ad osservarmi mi stringe forte a sé finché non mi calmo e continuo -M-mia madre... ha detto che sono un errore... una disgrazia... che se sono ancora in vita è solo grazie a mio padre... lei mi odia Dylan... mi ha sempre considerata un peso...- concludo scoppiando in lacrime ancora stretta nel suo abbraccio. Lui mi accarezza i capelli -Tu non sei un errore Eris. Quello che ha detto non è vero. Dai non fare così. Io sono venuto fin qui per conoscere una principessa guerriera ed è ora che tu mi faccia vedere di cosa sei capace veramente- Io lo guardo con gli occhi lucidi. -Hai ragione... scusami- sussurro asciugandomi le lacrime e lui mi sorride dolcemente. Avrei voglia di baciarlo... ma che penso! No. Il mio mate è Nate e lui è il mio migliore amico. In quel preciso momento il mio stomaco si mette a reclamare cibo e io arrossisco imbarazzata. Dylan scoppia a ridere -Dai andiamo a mangiare qualcosa prima che tu muoia di fame- mi dice ridendo e lasciandomi alzare. Quando abbiamo finito di mangiare decidiamo di andare a correre. Io sono molto più veloce di lui e lo semino in poco tempo. Senza rendermene conto arrivo alla radura con la cascata. Mi fermo e mi avvicino allo specchio d'acqua blu. Osservo il mio riflesso. In quell'istante sento una stretta al cuore... come se mi mancasse qualcuno per essere felice. E quel qualcuno è Natan. L'unico che con la sua sola presenza mi rende calma, felice e serena. Lui mi completa. Non è una sensazione che si può spiegare a parole... ma è veramente unica e fantastica. Sto ancora pensando a Nate quando mi sento spingere da dietro e prima che me ne accorga cado nell'acqua gelida del lago. Due secondi dopo esco fradicia e tremante e noto Dylan che se la ride. Il mio corpo si ricopre di fiamme e in poco tempo torno asciutta. Lui sgrana gli occhi e mi guarda scioccato -Aspetta... ma tu... tu hai- balbetta osservando affascinato ma anche spaventato le lingue di fuoco che danzano attorno a me -Sì, controllo il fuoco e l'aria- concludo io per lui che in questo momento non sembra essere in grado di fare una frase di senso compiuto. -Ma tu non sei in parte demone? Non dovresti avere il potere dell'ombra?- mi chiede confuso -No. Mio padre ha dentro di sé gli originali dell'aria e del fuoco, io ho ereditato i loro poteri- gli spiego mentre la sua faccia diventa sempre più scioccata. -E da tua madre non hai ereditato nulla?- mi chiede curioso -In realtà sì. Ho ereditato un potere unico. Io posso prendere l'energia vitale delle persone- gli dico con voce piatta e lui sbianca -Tranquillo se non mi fai arrabbiare non perdo il controllo- gli dico divertita e lui annuisce spaventato. -E tu invece? Hai solo il potere della luce come tutti gli angeli?- gli chiedo curiosa. Sin dal primo momento in cui l'ho visto la sua aura mi è sembrata strana. È di un blu scuro intenso... mentre quella degli angeli comuni dovrebbe essere sui toni dell'azzurro cielo. -Riesco a leggere nel pensiero- mi risponde subito. Io sgrano gli occhi. Oddio. E se avesse sentito tutti i miei pensieri su di lui?!?!? Che vergogna... Vedendo la mia reazione si affretta ad aggiungere -Non lo faccio mai tranquilla- mi rassicura divertito -Ti prego mi fai vedere?- gli chiedo curiosa -Ehm... okay...- mi risponde esitando un attimo -Okay. Dimmi a che cosa sto pensando- lui mi guarda negli occhi e si concentra -Mi vuoi bene? Ne sono onorato principessa...- mi risponde sorridendo divertito. Io lo guardo sbalordita poi però il mio sguardo diventa preoccupato quando lui comincia a tremare e a non reggersi bene in piedi. Mi avvicino a lui -Che ti succede??- gli chiedo preoccupata appoggiandogli una mano sulla spalla -Non... non ti preoccupare... succede sempre così... quando uso quel potere...- mi risponde tremando -Stupido! Allora perché hai accettato di mostrarmelo?!- lo ammonisco ma lui sorride -Perché volevo accontentarti...- sussurra prima di svenire. Io faccio comparire una nuvola sotto di lui e mi incammino verso casa. Sto ancora camminando nel bosco quando vedo Dylan muoversi e poi aprire i suoi bellissimi occhi cangianti. Guarda la nuvola sotto di lui come se si stesse chiedendo se ha le allucinazioni -No. Non stai sognando. La nuvola l'ho creata io per questo ti tiene- gli spiego lui mi sorride e si rimette a dormire. Ridacchio e quando arrivo a casa faccio scomparire la nuvola e lui cade a terra imprecando mentre io scoppio a ridere. Lui mi guarda malissimo e io lo guardo con un'espressione innocente stampata sul volto. Lui scuote la testa rassegnato, mi si avvicina e mi circonda la vita con un braccio. Entriamo in casa e dato che è l'una andiamo a mangiare qualcosa. Sento suonare il campanello e Dylan va ad aprire. Lo seguo anch'io e quando vedo chi c'è alla porta lo abbraccio di slancio -Ciao lupetto!- lo saluto per poi baciarlo. Nate mi stringe forte e mi bacia a sua volta -Mi sei mancata... cosa ti è successo?- sussurra -Uhm... niente... sono svenuta due volte... ma niente di che...- gli rispondo vaga -Digli la verità- mi ammonisce Dylan e io in risposta lo fulmino con lo sguardo. Lui alza le mani in segno di resa -Cosa intende?- mi chiede Nate e io sospiro -Sono svenuta perché ho evocato uno spirito... e poi perché Kate mi ha detto una cosa di cui dovremmo parlare- lo guarda seria e il biondino accanto a me se la ride sotto i baffi. Nate mi ignora e guarda male Dylan -Chi è lui?- cambia discorso Natan -Dylan- rispondo secca l'angelo gli fa un sorriso sghembo -Perché è qui?- mi chiede il mio compagno -Vive con me- rispondo con nonchalance e Nate sbianca -P-perché?- mi chiede scioccato -Ho una casa grande... lui è venuto appositamente per incontrare me e Steve... così vive qui- gli spiego -Non so se te ne sei reso conto ma lei è una leggenda- gli dice Dylan mentre mi scompiglia i capelli e io ridacchio. Nate lo guarda male e con diffidenza. -Cosa vuoi?- gli chiede l'angelo io gli tiro una gomitata sullo stomaco e lui sbianca -Violenta- sussurra con una nota di divertimento nella voce -Sono venuto per parlare con Eris- spiega Nate -Hai scoperto qualcosa?- gli domando curiosa -Sì- Nate mi sorride e mi bacia -Dimmi- gli dico sorridendo. Nate guarda Dylan -Può restare. Sa tutto- lo rassicuro. Nate però mi guarda male e io in risposta gli faccio gli occhi dolci. Mi ribacia. -Venite... andiamo in camera mia- Quando arriviamo io mi siedo sul letto e Dylan con me -Lo scienziato pazzo ha detto che gli è stata commissionata un enorme quantità di Gradvis che riuscirà a produrre solo per fine Novembre... il killer non gli ha rivelato i suoi piani, ma gli ha detto di tenere d'occhio la villa reale l'uno Novembre- ci informa Nate -Non credo voglia me... e mia madre è immortale quindi non avrebbe senso...- dico ragionando ad alta voce -Tuo padre- conclude il biondino. Sbianco. -Come lo fermiamo?- chiedo sperando che abbia un piano -Beh, con il branco abbiamo deciso di aspettare che arrivi quel giorno...- mi risponde. Un gran bel piano direi. -A proposito del branco... ho chiarito con Kate- gli annuncio sorridendo. Natan sorride e mi bacia -Sono molto felice... e comunque lo sapevo già- sussurra e poi mi ribacia -Parli della tipa che ti ha fatto prosciugare le energie per vedere l'anima di un morto, che ti ha trascinato da tua madre contro la tua volontà e che ha baciato il tuo mate?- chiede con falsa innocenza l'angelo -Sì Dylan. Grazie per avergli detto tutto- gli dico ironica -Oh ma lui non lo sapeva già?- mi chiede continuando a recitare la parte dell'angioletto. Sospiro. Nate d'altro canto non sembra sorpreso -Io lo sapevo- mi dice infatti -Te l'ha detto Kate?- gli chiedo con una punta di irritazione nella voce -Ehm... sì- risponde lui -Lei mi ha detto che ti ha baciato e pensa che tu sia interessato a lei. È vero?- gli chiedo con tono freddo. In realtà sto morendo dentro. Se la risposta fosse sì non so come reagirei. Comincio ad emanare freddo e Dylan notandolo mi mette una mano sulla spalla -Calmati- sussurra al mio orecchio -Non lo so- mi risponde Nate.
-Come non lo sai?! Tu l'hai baciata!- gli urlo contro arrabbiata. Com'è possibile che non lo sappia?! Dylan lo guarda malissimo. Il freddo aumenta e fuori è scoppiata una tempesta -Sì l'ho baciata! E con ciò?!- urla lui. Sgrano gli occhi -Io non vado in giro a baciare ogni ragazzo carino che incontro!- sbraito ancora più infuriata. Fuori si sente un boato e un fulmine passa accanto alla finestra. Dylan mi abbraccia -Shhh... calmati... tranquilla....- sussurra stringendomi contro il suo petto -Beh io non sono te e faccio quello che voglio!- Scoppio a piangere e Dylan mi stringe più forte. -V-vattene...- sussurro singhiozzando -Eris... io...- sussurra Nate. No caro, dopo quello che hai detto non te la puoi cavare così facilmente. Mi giro di scatto verso di lui e nello stesso istante una potente onda d'urto lo scaraventa contro alla finestra che si rompe facendolo cadere giù. Mi stacco da Dylan -Per favore lasciami sola...- gli chiedo con un filo di voce. Lui annuisce e se ne va. Appena chiude la porta urlo liberando tutta la rabbia e il dolore. Parte della foresta che circonda la mia villa prende fuoco anche se fuori piove. Mi butto sul letto a pancia in giù e scoppio a piangere con la faccia contro il cuscino per attutire il rumore dei singhiozzi.

Dopo non so quanto sento un rumore provenire dalla finestra ma non ci faccio molto caso -Ehi... Eris...-
Sussulto sentendo la voce di Nate e mi alzo di scatto -Cosa vuoi ancora?- gli chiedo con la voce spezzata dai singhiozzi. Inaspettatamente Nate mi abbraccia e mi bacia io non posso fare a meno di irrigidirmi a quel contatto poi però mi lascio andare e lo stringo forte. Le lacrime iniziano a solcare le guance di Natan -Mi... mi... dispiace... io non... non volevo dire quelle cose... ero venuto a dirti che... che... io... io ho scelto te.... che io sceglierò sempre te...- mi dice piangendo. Il mio cuore si riempie di gioia.
Lui ha scelto me...
Lo bacio.
-Ti amo... e ti amerò per sempre Natan... anche se tu scegliessi un'altra... per me ci sei solo tu- gli dico ribaciandolo, perché è vero, anche se mi spezzasse il cuore tradendomi io continuerei ad amarlo, vederlo felice, anche se con un'altra, è quello che voglio -Anche io ti amo e ti amerò per sempre- mi conferma baciandomi a sua volta. È più forte di me: a lui non posso resistere. Non posso stargli lontana. Senza di lui mi sento persa. Lui è la luce che illumina le tenebre del mio cuore. Senza di lui sono persa.

Death's daughter is my mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora