Salvato dalla morte

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P.o.v. Natan

Da quel bacio la mia vita è più colorata, tutto è fantastico, tutto è perfetto: Eris mi ha completato, ha completato la mia anima, ha completato il mio cuore.
Lei è il mio universo, il mio mondo.
Ha iniziato a passare il tempo con me e le mie giornate ora sono più piene... non penso entrerà a far parte del branco, ma a me va bene così.

Sabato appena la vedo arrivare mi allontano dagli altri e la raggiungo.
La bacio...
Quanto adoro baciarla...
-Ciao lupetto- mi saluta lei sorridendo e ribaciandomi.
Adoro quando mi chiama lupetto...
Adoro tutto di lei...
-Ehi, che ne dici se oggi passiamo la giornata insieme? Dopo scuola intendo- propone.
Ci rifletto un po' su: sono un Alpha ora, ho delle responsabilità ed è programmata l'uscita tra amici per oggi... ma non posso dire di no ad una proposta del genere fatta dalla mia mate...
La invito? Nah, è una pessima idea: di sicuro lei e Kate litigherebbero ogni cinque secondi.
Decido di accettare e di spiegare ai miei amici il motivo per cui non potevo venire su WhatsApp dopo scuola: non ho voglia di litigare.
-Sarebbe perfetto- sorrido.
Lei ricambia, andiamo a recuperare gli altri e ognuno si dirige nella rispettiva classe.
Sono sicuro che sarà una giornata fantastica: io, Eris, soli.

A fine scuola chiamo mia mamma per avvertire che sarei andato a casa della compagna che era venuta a cena da noi e lei, ovviamente, fa qualche battuta estremamente stupida e poco divertente che però mi fa sorridere lo stesso.
Scrivo su WathsApp il messaggio (sicuramente lo leggeranno un'ora dopo), saluto il mio branco e raggiungo Eris.
-Sono pronto... aspetta... la bici!- corro a prenderla per poi tornare.
-Ora sono pronto-
Lei mi guarda stranita.
-Andiamo in moto-
-Guarda che ti riesco a seguire benissimo- dico con un sorriso provocatorio.
Lei mi bacia.
-Oh, vorrei proprio vederti-
-Allora che ne dici di usare il tuo trucchetto e di partire?-
-Già fatto!- Eris salta in sella e si dirige a tutta velocità verso la villa.
Io pedalo usando la forza da lupo, ma quando la raggiungo la figlia della morte accelera.
Rido divertito.
Arrivo con un minuto di ritardo.
-Non male- commenta lei sorridendo -Comportati bene e mio padre non ti farà nulla-
Io sbuffo ed entriamo.
Stiamo per giungere in camera di Eris che il re ci vede.
-Cosa ci fa lui qui?!- chiede con tono arrabbiato.
Io gli scocco un'occhiataccia.
Lo so, è il sovrano e dovrei rispettarlo, ma non posso ignorare ciò che è successo.
-Ehm... abbiamo chiarito...- spiega lei -Lui è il mio compagno di vita e tu non lo puoi tenere lontano da me- aggiunge con tono serio e autoritario.
Suo padre sbianca.
-C-cosa?!-
-Lui è l'altra metà della mia anima, lo devi accettare- dice lei con tono pacato.
Sta evidentemente trattenendo la rabbia.
-NO! TU TI MERITI DI MEGLIO DI UNO STUPIDO CANE!-
Cane?! Non esiste insulto peggiore per un licantropo.
Lo guardo con disprezzo.
-È così che mi considera? È così che considera la mia specie?-
Lui ricambia con lo stesso sguardo.
-Tu non meriti mia figlia-
Ecco, questa è la goccia che fa traboccare il vaso.
Scatto verso di lui pronto per saltargli addosso, ma Eris mi ferma prendendomi la mano e intrecciando le sue dita con le mie.
-Ora basta papà, stai esagerando. Sono grande ormai decido io cosa fare nella mia vita... e se farò degli errori ne pagherò il prezzo.-
Lui non le dà ascolto e se ne va furibondo.
Il secondo ostacolo che dobbiamo superare per rimanere finalmente soli è Steve che ci impedisce di entrare in camera di Eris.
La figlia della morte in un microsecondo estrae la sua pistola e gliela punta contro.
-Ora tu ci fai entrare o ti uccido-
L'allenatore rimane impassibile anche se si irrigidisce visibilmente.
-Eris... non puoi continuare a saltare gli allenamenti...-
-Per me va bene allenarmi- acconsento facendo finta di esserne entusiasta: non voglio che Eris discuta con il suo mentore a causa mia.
La figlia della morte mi guarda dispiaciuta.
-Sei sicuro?- chiede.
Annuisco.
Giungiamo nella sala allenamenti al terzo piano.
È più grande di un campo da calcio!
-Per caso è grazie a questi "allenamenti" che sei così brava a combattere?- chiedo ad Eris.
-Certo: è da quando avevo cinque anni che mi addestro duramente-
-Non potevi giocare a... che ne so... pallavolo?-
Sono allibito.
Eris scoppia a ridere.
-No...-
-Iniziate con duecento giri di riscaldamento alla massima velocità- ci interrompe Steve con tono autoritario.
Sbianco.
-D-duecento?-
Steve non mi presta la minima attenzione mentre Eris ha già iniziato.
Io mi affretto a seguirla, ma dopo il venticinquesimo giro la mia resistenza mi abbandona e mi distendo a terra con il fiatone.
Alla faccia che dovevamo rimanere soli stile romantico.
Quando finisce Eris si ferma ad osservarmi.
-Stai bene?-
-Mai stato... meglio... credo-
Eris mi sorride.
Io ricambio.
-Ora duecento flessioni! Forza!- rovina il momento Steve.
Ok, lo odio, è ufficiale.
Eris ubbidisce.
Faccio un respiro profondo e mi metto al lavoro.
Ad un certo punto, senza che io me ne accorga, i miei occhi diventano rossi ed inizio ad usare la forza da lupo.
-Niente "potenziamenti da licantropo"- mi rimprovera l'allenatore notandolo.
Anche se l'ho fatto involontariamente sbuffo e i miei occhi tornano normali, ma interrompo l'esercizio dopo poco.
-Ora dovete lanciare dei pugnali in fronte a dei bersagli in movimento, avete a disposizione due pugnali- spiega Steve quando Eris termina le flessioni.
Pugnali!? Non ho mai utilizzato pugnali in tutta la mia vita!
Compaiono sei ologrammi che corrono a zig zag verso di noi.
Che faccio? Devo almeno provarci.
Scaglio un pugnale contro uno dei bersagli e, se non lo avesse evitato, avrei colpito Steve in pieno.
Arrossisco leggermente imbarazzato.
-Uhm... scusa...-
Eris ridacchia divertita mentre Steve mi lancia occhiate assassine.
La figlia della morte lancia i suoi pugnali contemporaneamente e questi si conficcano sulla fronte di due delle sagome che scompaiono, poi lei corre a recuperare i pugnali e li scaglia nuovamente contro altre due sagome che fanno la fine delle precedenti. Ne rimangono due. Lei mi lancia uno sguardo d'intesa mentre conficca il pugnale sulla fronte di un'altra.
Ok, ce la posso fare.
Colpisco l'ologramma sulla pancia.
Sorrido soddisfatto: per me è un grande risultato.
Steve sospira rassegnato.
-Ma dove l'hai trovato questo incapace?-
L'espressione di Eris diventa seria e in meno di un secondo Steve si ritrova un pugnale conficcato sull'addome.
Lui rimane impassibile.
-Non provare più ad offenderlo okay?-
Steve sospira e si leva il pugnale.
-Sì principessa-
La figlia della morte sorride.
Lei è il suo mentore hanno davvero un bel rapporto.
-Ora dovete fare la stessa cosa ma usando le pistole, avete tre proiettili ciascuno: non sprecateli-
Ah ah ah, che simpatico.
Compaiono altri ologrammi.
Sparo un colpo.
Per sbaglio colpisco la gamba di Eris.
Mi avvicino a lei preoccupato.
-Tutto ok? Scusa... ehm... lo so sono una frana-
Tento di nascondere che in verità sto andando nel panico.
E se morisse?! E se perdesse la gamba?! E se morisse perdendo la gamba?!
Devo smetterla di essere così paranoico.
-Tranquillo non è il primo proiettile che mi colpisce- mi rassicura.
Steve si batte una mano sulla fronte.
-Sei un caso perso, fatti da parte prima di combinare altri danni-

Finito l'allenamento è già ora di cena.
Quando prendiamo posto a tavola il re è già seduto.
Non mi degna di uno sguardo.
Alcuni camerieri servono varie portate.
-Oggi potrete gustare il Samundrai Khazana Curry, la Golden Cake, la Zillon-Dollar Frittata, una pizza con una base di panna, quattro tipi di caviale, uova di salmone, coda di aragosta e diversi tipi di wasabi e il Berkishire-
Detto ciò i camerieri tornano in cucina.
Ma che roba è?!
Cibo alieno?!
Non so neanche come si mangia!
Mi sforzo di non far notare il mio disagio e, anche se non sono abituato a questo tipo di cucina, fingo che tutto sia delizioso.
-Chi sono i tuoi genitori?- mi chiede il re.
-Beh... mia mamma è una casalinga e mio papà lavora in una caserma di polizia-
C'è troppa calma... troppo silenzio.
È difficile ammetterlo, ma mi manca il rumore di casa mia: quando mangiamo siamo più casinari di un'orda di barbari.
-Hai fratelli e sorelle?-
-Sì...-
Anche se non provo simpatia per lui sono in soggezione, decisamente in soggezione.
-Sai usare un'arma-
-Ehm... no: non ho mai avuto bisogno di imparare a farlo...-
-Hai un branco?-
-Sì, formato questa settimana-
-Fai utilizzo di alcol o droghe?-
Lo guardo sconvolto, ma cerco di rispondere con sicurezza.
-No, lei?-
Ok, qualcuno dia a quest'uomo un premio per le occhiatacce più inquietanti e minacciose del mondo.
Per tutta la cena continua a farmi domande non lasciando il tempo ad Eris di intervenire in mio aiuto.
Che razza di domanda è -Hai un televisore al plasma con opzione di realtà aumentata in soggiorno?- Non pensavo che lo avrei mai detto, ma, per fortuna arriva la morte.
-Ciao, sono Beatrix, piacere, credo che tu abbia già sentito parlare di me- si presenta sorridendo.
-Salve vostra maestà... io... io... sono Natan-
-Chiamami pure Beatrix-
Anche se è gentile parlare con la "massima autorità" mi rende un po' nervoso.
Ok, ok, nervoso oltre ogni limite.
Per fortuna, però, interrompe la serie di domande assurde che mi stava facendo suo marito.
Le sono grato di avermi salvato la poca reputazione.

La sera guardiamo il primo di Star Wars.
A metà film Eris si addormenta appoggiando la testa sulla mia spalla.
Io le accarezzo i capelli.
Non è andata come previsto, ma tutto sommato è stata una bella giornata.
Mi concentro su di lei.
È stupenda.
Lo so che inizio ad essere ripetitivo, ma è la pura verità!: lei è semplicemente unica.

Death's daughter is my mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora