Io voglio solo baciarla!

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P.o.v. Natan

Aspetto Eris con impazienza: non so dove sia andata e inizio a preoccuparmi. Mi giro e mi rigiro nel letto... è estenuante sapere che non posso andare a cercarla.
Perché no?
Uno non mi sono ancora ripreso del tutto dalla "terapia risucchia anima", due se incontro il re come minimo mi brucia vivo per essermi alzato.
Sospiro e continuo ad agitarmi nel tentativo di trovare una posizione comoda.
Perché non arriva?
Affondo la faccia nel cuscino.
Inizio a pensare che lei non torni da me apposta: l'ho fatta arrabbiare davvero molto...
Forse non avrei dovuto scherzare sull'accaduto, ma mi sento in colpa e farlo mi fa sentire meglio.
Ripenso al sogno...
A ciò che mi ha detto...
Una lacrima mi riga la guancia.
Vorrei solo che ora lei fosse qui con me...
Alla fine constato che, se sto disteso di pancia, sono abbastanza comodo.
Quanto vorrei che Eris fosse distesa accanto a me... per abbracciarla... per poterla stringere forte tra le mie braccia...
Con quella dolce e desiderata immagine stampata nella mente cado in un sonno profondo.

Vengo svegliato dalla voce della mia mate che sussurra dolcemente il mio nome mentre mi accarezza la schiena.
-Ehi lupetto, è il momento di svegliarsi-
Mugolo qualcosa di incomprensibile e lentamente mi giro di schiena.
Eris mi sorride.
Ok, ho appena deciso che voglio girare un film sul sorriso di Eris: si potrebbe benissimo aggiungere come ottava meraviglia del mondo!
-Buongiorno- le dico con la voce ancora impastata dal sonno, però il mio sguardo tenta in ogni modo di non incrociare il suo.
-Ehi, cosa succede? Guarda che non sono arrabbiata con te- mi rassicura.
Io mi siedo accanto a lei e la guardo dritta negli occhi...
Ogni volta che li guardo ci vedo la mia immagine riflessa e mi piace pensare che è così perché io sono parte di lei, sono impresso nella sua mente, l'unica cosa che vuole guardare veramente sono io.
-Veramente?- chiedo speranzoso per ottenere un'ulteriore conferma.
Lei ridacchia.
-Ma certo: anche se sei stato un irresponsabile e sconsiderato sono felice che tu abbia rischiato così tanto per me-
Le sorrido: ho combinato un casino, di nuovo, e sono sollevato ora che abbiamo risolto.
Inoltre sono molto felice, che apprezzi almeno un po' " le mie "gesta".
Provo a baciarla, ma lei si allontana inclinando il busto all'indietro e appoggiando i gomiti sul letto.
La guardo imbronciato.
Eris scoppia a ridere.
-Hai una faccia buffissima- commenta per poi sospirare -E va bene, ti assolvo dalla tua punizione-
Si riavvicina lentamente a me e prendendomi il volto tra le mani mi bacia.
Io le sorrido per poi baciarla a mia volta. Finalmente! Evviva!
Eris mi cinge il collo con le sue braccia e io le circondo la vita con le mie.
Rimaniamo così, abbracciati, a baciarci... questo sì che è vivere...

Percepisco qualcuno che mi sta accarezzando la schiena.
Eris...
Mi rilasso al tocco della sua mano.
Sento che il cuscino è bagnaticcio e finalmente comprendo quello che è successo: ho sognato e ovviamente ho sbavato.
Anche se sono "sveglio" non voglio farlo notare a Eris: adoro farmi accarezzare la schiena da lei... sì, lo so, sono un lupetto fino alla fine.
Lei avvicina la sua bocca al mio orecchio -Guarda che so che sei sveglio- sussurra sorridendo.
Io apro gli occhi e la prima cosa che faccio è provare a baciarla a tradimento.
Niente, non ne vuole sapere.
-Mmmmmm, dai, un bacino piccolo piccolo- mi lamento sedendomi accanto a lei ed iniziando ad accarezzarle i capelli.
-No. Smettila di provarci- distrugge tutti i miei sogni lei.
Guaisco nell'inutile tentativo di impietosirla, poi ripenso a ciò che mi aveva detto nel sogno e trattengo a stento la bava.
Sì, ormai lo avete capito: sono un tenero lupo bavoso e imbranato.
Dolce no?
-Ehm... consideri almeno un 5% "eroico" quello che ho fatto?... Insomma una dimostrazione di quanto tengo a te- le chiedo nella speranza di aver fatto un sogno premonitore.
-Senti Nate... quello che hai fatto è stato stupido e irresponsabile, potevi morire. E se fosse successo sono sicura che non hai minimamente pensato a come mi sarei sentita io-
Ha ragione, ha completamente ragione... ma mi farebbe molto piacere se apprezzasse almeno un po' il modo in cui ho agito... in fin dei conti l'ho fatto per lei...
Guaisco nuovamente e guardo con tristezza i suoi occhi grigi... chissà quando torneranno neri...
Io ho bisogno dei suoi bellissimi occhi neri...
Mi trasformo in un lupo e mi accoccolo accanto a lei.
Eris mi accarezza il pelo con dolcezza.
Io comincio a scodinzolare felice poi le lecco la faccia.
Beh, questo non si può definire un bacio, quindi mi è ancora concesso.
Eris ridacchia.
Ok, ora che me la sono goduta, è il momento di affrontare l'argomento tanto spaventoso quanto assillante "perché ieri sera non è tornata da me".
Ritorno umano guardandola dritta nei suoi occhi grigi.
-Eris... ieri sera... perché mi hai lasciato solo?-
Sì uso proprio queste parole, "lasciato" e "solo", voglio farle capire che ci sono rimasto male senza farla sentire in colpa... beh, forse se si sente in colpa un pochino un bacio me lo dà...
-Io... mi sono addormentata sul tetto... cercavo di immaginarmi le stelle...-
Mi spiega con tono leggermente triste.
Ah, ma come posso fare l'offeso con lei? È semplicemente impossibile!
E come ho potuto pensare che mi avesse lasciato solo?! Lei è la mia mate, la mia vita, la luce che illumina le mie giornate: non lo farebbe mai.
-Vedrai che le potrai riammirare prima di quando pensi- la rassicuro accarezzandole i capelli.
La bacio... o almeno sarebbe andata così se non si fosse spostata all'ultimo momento.
-La vuoi finire? Questa volta non ti perdono- mi rimprovera con tono serio.
-E smettila di cercare di approfittare del fatto che non ci vedo, è irritante- aggiunge stizzita.
Sbuffo e mi ridistendo... appoggiando la testa sul cuscino... dove ho sbavato... ok, questo fa schifo.
Sospiro.
Io.ho.bisogno.che.lei.mi.baci.
Però è così risoluta e testarda, inoltre oggi sto decisamente meglio di ieri e non posso neanche contare sul fattore "sono un povero reduce che ha appena sofferto moltissimo e non riesce neanche a reggersi in piedi".
-Vado a mangiare... vuoi qualcosa anche tu?-
Mi chiede completamente disinteressata riguardo la mia reazione.
Io borbotto qualcosa di incomprensibile: sul serio non so nemmeno io quello che ho detto, e mi alzo.
-Ti accompagno- le dico leggermente seccato.
Eris si incammina verso la porta.
STA ANDANDO DA SOLA?!
Potrebbe inciampare! Sbattere! Cadere! Morire!
Mi affretto a raggiungerla e le cingo la vita con il braccio destro.
Lei appoggia la testa sulla mia spalla e chiude gli occhi.
Sorrido: adoro quando si lascia aiutare per farmi contento.
-Cosa vuoi mangiare?- le chiedo dopo averla fatta sedere.
-Credo che mangerò dei biscotti...- mi risponde con tono stanco appoggiando le braccia sul tavolo e appoggiando la testa tra di esse.
Io, dopo aver aperto varie credenze, li riesco a trovare e ne verso un po' su un piatto che poi posiziono di fronte a Eris.
-Sono quelli con le gocce di cioccolato- la informo sorridendo. Lei allunga una mano e dopo averne preso uno gli dà un morso e mormora un "grazie".
-Mmmmmm ho un'idea- le dico arrossendo leggermente.
La invito delicatamente ad alzarsi, poi la faccio sedere sulle mie gambe: da quando lo ha fatto la prima volta ho scoperto che questo è il modo migliore per stare seduti... io sulla sedia e lei sulle mie gambe... adoro sentirla così vicina... sentire il suo odore... il battito del suo cuore... ciò che lei prova per me... e che io provo per lei: amore.
Ok, è un occasione che non posso perdere, tra poco ci riprovo. Lei prende un altro biscotto poi si volta a "guardarmi" -Tu non mangi?-
-Beh... diciamo che io vorrei qualcos'altro...-
Avvicino le mie labbra alle sue sperando con tutte le mie forze che non mi respinga.
-No- mi ferma con tono secco e girando il volto dall'altro lato.
Guaisco.
Questo amore oggi mi è un po' precluso.
-Tanto non cambio idea Nate-
Guaisco nuovamente. Eris sospira, si alza in piedi e va verso la porta.
-Ehi, dove stai andando?-
-Mi gira la testa... vado a letto...-
Mi alzo di scatto e trasformandomi la raggiungo.
"Salta su".
Lei non se lo fa ripetere due volte e subito sale sulla mia schiena apparentemente senza fatica.
Scodinzolo felice.
"Mi fai le coccole?" chiedo speranzoso.
-Mm... forse...-
F-forse?! Io devo avere assolutamente le coccole!
Non può togliermi anche le mie amatissime coccole...
Guaisco e abbasso le orecchie. Eris allunga una mano verso la mia testa e comincia ad accarezzarmi.
Ora va meglio.
Rincomincio a scodinzolare e uggiolo felice.
"Se torno umano mi baci?" provo a convincerla.
-No. Ma se me lo chiedi ancora non ti tocco più.-
Ormai ho imparato che quando Eris minaccia fa sul serio, perciò decido che è meglio fare una pausa dai miei vani tentativi di persuaderla.
"Sai essere veramente crudele..." commento.
-Non sai quanto... posso fare molto peggio-
"Mmmmmm andiamo nel bosco?"
-No, voglio andare a letto.-
Sbuffo.
Perché mi parla sempre con questo tono secco?
È così tanto arrabbiata con me?
"Ok" acconsento "Ma vengo anche io"
Inizio a dirigermi verso camera sua.
-No... lasciami sola... non serve che resti con me...-
C-cosa?!
Certo che serve!
Lei sta male e io devo sostenerla in ogni modo.
La appoggio delicatamente sul letto e mi appallottolo accanto a lei.
-Nate... sul serio... lasciami sola...-
Perché non vuole stare con me?
Io ho bisogno di lei... sì, forse sono un po' appiccicoso, ma ho bisogno di lei...
Guaisco.
"Io voglio rimanere qui con te..."
-Beh io voglio restare da sola quindi se non te ne vai tu me ne vado io.- dice con tono stizzito.
Io guaisco nuovamente e le lecco la faccia. Lei per tutta risposta si alza in piedi e barcollando leggermente si avvia verso la porta.
Perché fa così...
Salto giù dal letto, la raggiungo con le orecchie basse e le tocco una gamba con il muso.
La figlia della morte si allontana subito.
-Nate, sul serio, lasciami sola- ribadisce allontanandosi.
Guaisco e la seguo a distanza con le orecchie basse e la coda tra le gambe.
-Nate, anche se non ti vedo so che ci sei- mi avverte irritata avvicinandosi alla finestra del salotto.
"Dai Eris..."
-No! Niente "dai Eris". Voglio stare sola. Smettila di seguirmi!-
In un batter d'occhio la figlia della morte apre la finestra, spalanca le ali e scompare tra le nuvole.
Mi siedo e guaisco.
Forse avrei dovuto lasciarla stare... ma lei sta male... e io mi preoccupo... e sì, lo ammetto, sono diventato un tantino appiccicoso... ma pensavo le piacesse... avrei dovuto lasciarla sola... mi aveva chiesto solo una cosa... sono una frana.

Di notte vado in camera sua.
Sta dormendo...
Quanto è bella...
Vorrei distendermi accanto a lei e stringerla tra le mie braccia... ma direi che per oggi ho fatto abbastanza danni, così mi limito ad accucciarmi accanto al letto.
Voglio solo che arrivi domani per farmi perdonare...

Death's daughter is my mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora