P.o.v. Eris
Mi sveglio sentendo la luce del sole sul viso. Apro gli occhi e realizzo di essere ancora sulla nuvola e che Natan non c'è. Non posso negare di essere delusa ma ha bisogno di riposare. Scendo dalla nuvola, che la sera prima avevo fatto atterrare per evitare che Nate si sentisse male, e volo a casa. Ho passato tutta la notte tra le braccia di Natan. È stato semplicemente fantastico. Vorrei che fosse sempre così...
Entro silenziosamente dalla finestra della mia camera. Non riesco a togliermi dalla testa il mio lupetto... avrà sicuramente delle domande da farmi e non lo biasimo affatto, solo non so se sono pronta per dargli le risposte. Sospiro, mi vesto, faccio colazione e vado in garage a prendere una delle mie moto nuove (si, sono piena di moto). Opto per la mia Aprilia RSV4 RF nera con dei teschi disegnati.
Appena arrivo Nate mi raggiunge. Ha uno sguardo serio stampato in volto -Dobbiamo parlare- mi annuncia distruggendo la briciola di speranza che avevo, sfortunatamente ma anche fortunatamente non ho un mate scemo. Io lo guardo confusa ma con una nota di consapevolezza nello sguardo. Magari non è ancora tutto perduto. -Ehm... io credo... credo che la fiducia sia alla base di una coppia...- inizia arrossendo leggermente e cominciando a giocherellare con l'orlo della maglietta. È nervoso e imbarazzato. Ma ci può essere qualcosa di più dolce?!?! Nonostante tutto io lo guardo impassibile aspettando che continui -Eris non dovrebbero esserci segreti tra di noi- dopo questa frase il mio stomaco si contorce su se stesso e credo di essere impallidita leggermente -Cosa intendi?- gli chiedo con un filo di voce facendo la finta tonta -Intendo che non mi hai mai informato sul fatto che una banda di assassini ti avesse offerto di unirti a loro e che potevi avere gli occhi neri anche di notte- mi dice serio come non lo è mai stato. Io rimango impassibile cercando in tutti i modi di non vomitargli sulle scarpe. Non sarebbe affatto bello, né per me né per lui. Non mi sento ancora pronta per parlargliene e il mio stomaco me lo conferma, ma purtroppo non vedo via d'uscita -Come credo avrai già notato... me la cavo molto bene nel combattimento e nell'uso di armi di ogni tipo... questo perché è da quando avevo cinque anni che vengo addestrata da Steve... mi vogliono per la mia bravura... e per gli occhi sarà stato il riflesso della luce del fuoco- gli rispondo con tono fermo e sicuro cercando di convincerlo, ma invano -Eris... so che non era il riflesso... mi credi così ingenuo? Perché mi stai mentendo?- chiede con aria delusa... oddio... perché fa così? Non sa quanto vorrei dirgli tutto ma non è così facile e anche se non voglio ammetterlo ho paura... ho il terrore di perderlo.
-Okay Nate... se te lo dico tu rimarrai con me lo stesso?- gli chiedo con sguardo triste. So già la risposta ma non sono sicura che poi farà quello che dice. -Io non ti lascerei per nessuna ragione, ok?- questa frase per quanto bella non cambia il mio stato d'animo. Sospiro rassegnata -Lo spero... vedi io ho un potere molto raro... solo io e mia madre ce lo abbiamo... non è facile da controllare ed è molto molto pericoloso... i miei occhi diventano più neri quando lo uso... e nel caso di ieri sera hanno cambiato colore... se non ci fossi stato tu avrei ucciso quell'uomo- gli dico trattenendo le lacrime. In questo momento avrei solo bisogno che mi abbracciasse e che mi dicesse che va tutto bene e che lui resterà sempre con me, che mi aiuterà a controllarlo ma purtroppo non accade niente di tutto ciò. Lui mi osserva in silenzio e io non riuscendo a reggere il suo sguardo lo abbasso. -Che potere è?- mi chiede serio interrompendo il silenzio che si era creato. Prendo un respiro profondo e poi parlo -Io posso prendere l'energia vitale delle persone... fa soffrire moltissimo e quando l'ho presa tutta la persona muore... non l'ho più usato da quando ho minacciato di morte Blake... ma ora sto cominciando di nuovo a perderne il controllo...- gli spiego rimanendo impassibile. Voglio morire. Contro ogni mia aspettativa mi bacia. Sgrano gli occhi sorpresa e lo guardo con un misto di felicità e confusione. Mi prende per una mano e mi porta in un posto appartato -Perché non me lo volevi dire?- mi chiede sorridendo per poi ribaciarmi. Non ci credo... lui... lui non è arrabbiato con me... è un ragazzo fantastico ed è il mio di ragazzo. Il mio cuore comincia a battere sempre più forte sembra quasi che voglia uscirmi dal petto: non sono mai stata così felice e sollevata di vedere il suo sorriso. -Beh vedi... io credo che sia un potere orribile... quando ero ancora piccola e non lo sapevo controllare ho ucciso un sacco di bambini innocenti solo perché mi avevano fatta arrabbiare... sono molto più pericolosa di quanto credi Nate... e avevo paura che mi abbandonassi dopo averlo saputo...- ricordando quello che avevo fatto mi sale un conato di vomito che reprimo con fatica. Vedo Nate irrigidirsi sentendo la parola "bambini innocenti" e il mio stomaco si contorce -Già il fatto che tu pensi che sia orribile ti rende una persona buona, una persona speciale e mi sembrava chiaro il concetto che io non ti abbandonerei e non lo farò mai e poi mai- mi rassicura baciandomi nuovamente. Perché riesce a sorprendermi ogni singola volta? Davanti a lui sono debole e fragile, completamente vulnerabile. Lui mi rende debole. Per me è una sensazione nuova, mai provata fino ad ora. Ma so che lui mi proteggerà, sempre, anche a costo della sua vita. Di lui mi posso e mi potrò sempre fidare. -Mi dispiace di non avertelo detto prima...- sussurro tristemente -Non importa: l'importante è che tu ti sia fidata di me e lo abbia fatto- sussurra a sua volta vicino al mio orecchio per poi darmi un altro bacio. Brividi di piacere mi percorrono tutta la spina dorsale per poi espandersi in tutto il corpo. Questo è l'effetto che mi fa. Ogni singola volta. Io non posso fare a meno di sorridergli e lo bacio.
-Non so cosa farei senza di te...- sussurro più a me stessa che a lui ribaciandolo -Beh, spero che tu non lo scopra mai- mi dice sorridendo per poi baciarmi a sua volta. Io ricambio e lo abbraccio facendo attenzione a non fargli male. Sono sicura di non essere l'unica qui ad avere bisogno di un abbraccio.-Ragazzi devo dirvi una cosa- annuncia Johan. Io lo guardo attentamente: sembra una cosa seria.
-Sono andato nel bosco e...-
Kate lo interrompe scoppiando a ridere. -Tu? Nel bosco? Ahahahah che bella battuta- ma lasciarlo finire è troppo difficile?? Il licantropo la fulmina con lo sguardo -Sì, io, nel bosco, in nostro Alpha si è quasi fatto ammazzare per provare a seguire il killer e io non ho intenzione di restarmene con le mani in mano ad aspettare che lui venga ucciso!- Kate, Louis, Nate e io lo guardiamo sconvolti: non l'avevo mai sentito parlare così. Natan sorride.
-Come stavo per dirvi- prosegue lui -Ho trovato un indizio- Johan ci mostra una piccola fiala con dentro uno strano liquido. -Che cos'è?- chiede Nate -Dovevi per forza mostrarlo quando c'era lei?- commenta Kate in tono sprezzante guardandomi. Oh ma sul serio?! Ma che problemi ha questa qui?! Io come al solito mi limito a guardarla impassibile. Non ne vale la pena. -Mi sono stufata di questo suo comportamento altezzoso- sbraita la licantropa mostrando i suoi veri occhi. Mio dio che paura! Ora faccio un infarto. Che poi non mi comporto in modo altezzoso, preferisco solo ignorare le sue patetiche provocazioni. Nate emette un basso ringhio impedendole la trasformazione. Peccato... le avrei fatto capire chi sono molto volentieri...
Lei sbuffa, ma non aggiunge altro. Brava cagna. -Non lo so- riesce finalmente a rispondermi Johan -Pensavo che Eris potesse saperlo-
-Ha ragione- concorda Louis -L'affascinante figlia della morte avrà di sicuro qualche asso nella manica- il mio compagno ridacchia, ma io non accenno il minimo sorriso. Okay... sicuramente sta migliorando... forse potrei prestargli più attenzione. Prendo la fialetta e dopo averla esaminata attentamente ho un'ipotesi ma preferisco tenerla per me. Non voglio che Kate abbia qualche altra motivazione per affermare che io sia un'assassina. Credo sia Gradvis: una sostanza altamente nociva che se respirata porta alla morte. -Non ho mai visto niente di simile- concludo io ridandogliela. -Inutile come al solito-
Nate scocca un'occhiataccia a Kate.
-Potremmo chiedere implicitamente aiuto al prof. Spogels?- propone Louis
-Quel fantasma idiota che ci insegna chimica? Se ci tenete...- acconsente la licantropa -Sì, mi sembra una buona idea- concorda Nate. Io e Johan annuiamo.-Ragazzi, dove avete trovato questa sostanza?- ci chiede il prof. esaminandola al microscopio. Hanno deciso di lasciar parlare Kate. Idioti. -Johan l'ha trovata nel suo zaino: forse suo padre ce l'ha messa dentro per sbaglio... appena l'abbiamo vista non abbiamo saputo resistere all'impulso di sapere cosa fosse- spiega. Ma scherziamo?? Non ci crede nessuno. C'è quale professore crederebbe che un normale studente ha casualmente trovato una sostanza letale nel suo zaino per giunta messa dal padre!?!? -Non sono tenuto a dirvelo: è un composto molto pericoloso- ovviamente lui....
-Eddai prof, la prego, io amo la chimica: non posso non saperlo- si certo, lei ama rompere le palle non la chimica. Spogels sospira, ma cede. Idiota. -Si chiama Gradvis: è una sorta di veleno. Per far sì che funzioni bisogna averne in grande quantità. Il procedimento per la diffusione è semplice: si inserisce dentro una macchina che lo liberi nell'aria e si aspetta. Ha due caratteristiche singolari: si diffonde in modo graduatorio andando da leggermente nocivo a pericolosamente mortale e si può rendere innocuo a distanza schiacciando un bottone. Dentro il Gradvis, infatti, non ci sono solo sostanze chimiche, ma anche particelle microtecnologiche che ne permettono la disattivazione. Riguardo alla composizione non so che altre sostanze ci siano dentro: sono sempre rimaste segrete e sconosciute al microscopio. Ragazzi è impossibile che il consiglio sia in possesso di un arma del genere: sono tra i più pericolosi spacciatori ci potrebbe essere qualcuno che continua a produrla. Non so in che guai vi state cacciando, ma vi consiglio di restarne fuori- ci spiega. La mia ipotesi era corretta. Ci riprendiamo la fialetta, ringraziamo e ci affrettiamo ad allontanarci. Spero che il killer non voglia fare quello che penso...
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Death's daughter is my mate
WerewolfDue ragazzi, due caratteri completamente diversi, una sola anima. Eris è dolore, sangue e oscurità. Natan è dolcezza, luce e fedeltà. Lei ha un passato difficile che la perseguita ogni notte, la sua anima tormentata non ha mai trovato pace, la sua a...