Non ho mai pensato molto a come sarei morta...

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P.o.v. Eris

Mi sveglio sul tetto e appena apro gli occhi un forte dolore alla testa mi fa gemere... sì, in effetti non è stata un'idea geniale quella di dormire all'aperto in inverno... ma è così triste... se non fossi stata addestrata a memorizzare ogni singolo particolare ora tutto nella mia mente sarebbe più sfocato, meno vivido... Provo un disperato bisogno di vedere di nuovo il volto di Nate o solamente il suo sorriso... mi manca così tanto...

Spalanco le ali ed entro dalla finestra della mia camera poi vado da lui ed immediatamente il suo odore mi calma. Mi siedo accanto a lui mentre ascolto il battito calmo e regolare del suo cuore... sta ancora dormendo. Involontariamente una mia mano si va a posare sulla sua schiena e comincio ad accarezzarlo, non so perché ma sento il bisogno di confortarlo, di fargli sentire che ci sono, che nonostante quello che ha fatto è stato solo ed esclusivamente per me e un po' mi sento in colpa per questo ma avrebbe dovuto pensare alle conseguenze. Lo sento rilassarsi sotto al mio tocco e sento che il suo battito cardiaco accelera leggermente: si è svegliato. –Guarda che so che sei sveglio- sussurro al suo orecchio con un leggero sorriso sulle labbra. Mi diverte il fatto che farebbe qualunque cosa per avere delle coccole. Lui prova a baciarmi a tradimento ma mi allontano prontamente. Non cederò, non adesso. –Mmmmmh, dai, un bacino piccolo piccolo- si lamenta sedendosi accanto a me e cominciando ad accarezzarmi i capelli, che per la verità è una cosa che odio ma se lo fa lui diventa un'azione improvvisamente dolce e rassicurante. –No. Smettila di provarci- gli rispondo risoluta e lui guaisce tentando inutilmente di impietosirmi e magari avrebbe anche funzionato se non fossero state queste le circostanze. –Ehm... consideri almeno un 5% eroico quello che ho fatto?... Insomma una dimostrazione di quanto tengo a te...?- mi chiede speranzoso. Quello che ha appena detto mi scalda il cuore ma non se la caverà con una semplice frase. –Senti Nate... quello che hai fatto è stato stupido e irresponsabile, potevi morire. E se fosse successo sono sicura che non hai minimamente pensato a come mi sarei sentita io- gli faccio notare con una leggera freddezza. Guaisce nuovamente e sento che ha lo sguardo puntato su di me. Ad un tratto si trasforma in lupo e si accoccola accanto a me. Awwww! Ma non può fare così! Comincio ad accarezzargli il pelo con dolcezza e lui mi lecca la faccia. Ridacchio divertita, poi lo sento tornare umano –Eris... ieri sera... perché mi hai lasciato solo?- mi domanda con una nota di tristezza nella voce e un po' mi dispiace... avrà pensato che non fossi tornata a causa sua... –Io... mi sono addormentata sul tetto... cercavo di immaginarmi le stelle...- gli spiego con tono un po' triste. –Vedrai che le potrai riammirare prima di quanto pensi- cerca di rassicurarmi accarezzandomi i capelli... e cerca di nuovo di baciarmi. Ma è possibile?!?! –La vuoi finire? Questa volta non ti perdono- lo rimprovero con tono serio –E smettila di cercare di approfittare del fatto che non ci vedo: è irritante- aggiungo stizzita. Non capisce che se fa così me lo fa pesare più del dovuto? In questo momento vorrei solo buttarmi sul letto e piangere ma mi trattengo. Nate sbuffa e si ridistende. Io mi avvio verso la porta –Vado a mangiare... vuoi qualcosa anche tu?- chiedo con totale disinteresse. Lui borbotta qualcosa di incomprensibile e si alza. –Ti accompagno- dice leggermente seccato. Ma sul serio: chi te l'ha chiesto? Se devi fare così restatene lì dove sei! Ha la capacità di farmi arrabbiare in meno di un minuto... e di farsi perdonare in meno tempo ancora. Io esco dalla porta con passo veloce ma a tratti incerto. Sento Nate affrettarsi per raggiungermi e cingermi la vita con il braccio. Uf, non riuscirò mai a restare arrabbiata con lui per più di cinque secondi. Appoggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi: sforzarsi di vedere è inutile. Mi lascio aiutare solo perché so di farlo felice... e anche perché mi gira la testa e ho paura di cadere a terra. –Cosa vuoi mangiare?- mi chiede dopo avermi fatta sedere. –Dei biscotti vanno bene...- gli rispondo con tono stanco appoggiando le braccia sul tavolo e affondando la testa tra di esse. Mi sento veramente male ma sono brava a non darlo a vedere. Lui dopo un po' mi appoggia davanti un piatto –Sono quelli con le gocce di cioccolato- mi informa e io allungo una mano e mormoro un "grazie" per poi prenderne uno e dargli un morso. –Mmmmmh ho un'idea- mi dice invitandomi delicatamente ad alzarmi per poi farmi sedere sulle sue gambe... e sarebbe un gesto estremamente dolce se non fosse che ogni più piccolo movimento mi provoca delle dolorose fitte alla testa. Prendo un altro biscotto e mi volto leggermente verso di lui –Tu non mangi?- chiedo nascondendo una smorfia di dolore. –Beh... diciamo che io vorrei qualcos'altro...- mi risponde avvicinando le sue labbra alle mie. –No- lo fermo con tono secco e girando il volto dall'altro lato provocandomi una serie di dolorosissime fitte alla testa e cominciando a maledirmi in egiziano. Lui guaisce. –Tanto non cambio idea Nate- lo informo con tono neutrale e lui guaisce nuovamente. Sospiro, mi alzo in piedi e mi dirigo verso la porta. Non mi sento affatto bene e mi è anche passata la fame... in più preferirei andare a letto prima di svenire e fargli fare un infarto.
-Ehi dove stai andando?-
-Mi gira la testa... vado a letto...-
Lui si alza di scatto e trasformandosi mi raggiunge "Salta su" mi dice abbassandosi e io non me lo faccio ripetere due volte. "Mi fai le coccole?"
-Mh... forse...- gli rispondo distendendomi letteralmente sopra di lui. Anche stare seduta dritta mi risulta difficile. Lui guaisce e io allungo una mano verso la sua testa e comincio ad accarezzargli le orecchie, lui guaisce felice. "Se torno umano mi baci?" mi chiede speranzoso –No. Ma se me lo chiedi ancora non ti tocco più- gli rispondo leggermente seccata. "Sai essere veramente crudele..."
-Non sai quanto... e so fare di meglio- lo avverto soddisfatta.
"Mmmmmh andiamo nel bosco?"
-No, voglio andare a letto- gli rispondo sull'orlo dell'esasperazione. Lui sbuffa. "Okay" acconsente "Ma vengo anch'io" mi dice mentre si avvia verso la mia camera. –No... lasciami sola... non serve che resti con me...-
Ho bisogno di restare da sola e riflettere, lo so che si preoccupa ma non riuscirei a restare un minuto di più con lui che continua a cercare di baciarmi e a farmi domande. Lo amo ma a volte riesce davvero ad essere assillante. Nate mi appoggia delicatamente sul letto e si appallottola accanto a me. –Nate... sul serio... lasciami sola...- mormoro con voce stanca. Guaisce. "Io voglio rimanere qui con te..."
Ma perché insiste?? Non capisce che ho i miei motivi se voglio restare sola?
-Beh io voglio restare sola quindi se non te ne vai tu me ne vado io.- lo avviso con tono stizzito. Sta esagerando. Non gli sto chiedendo di uccidersi ma solo di lasciarmi sola per un po' cavolo! Lui guaisce e mi lecca la faccia. Okay basta. Mi alzo dal letto barcollando leggermente e mi avvio verso la porta, lui però mi raggiunge e mi tocca una gamba con il muso. Io mi allontano subito. Nate guaisce e mi segue a distanza. Ma crede che sia una stupida?! –Nate anche se non ti vedo so che ci sei- lo avverto irritata mentre mi avvicino alla finestra. "Dai Eris..." comincia lui ma lo interrompo subito –No! Niente "dai Eris". Voglio stare sola. Smettila di seguirmi!- dico per poi spalancare le ali e scomparire tra le nuvole. Dopo un po' mi distendo su una nuvola e mi copro con le ali anche se so per certo che mi verrà la febbre con questo vento freddo. Dopo un po' comincio a tremare ma resto dove sono. Continuo a pensare di aver sbagliato a punire Natan in questo modo ma d'altro canto se gli fosse successo qualcosa non avrei potuto sopportarlo. Non posso permettermi di perdere l'unica persona che amo. Se continuo a trattarlo così magari poi si stancherà e non mi vorrà più, ma se non mi dimostro almeno un po' arrabbiata non capirà la lezione e si caccerà di nuovo nei guai a causa mia... ormai non so più cosa pensare... volevo restare sola per schiarirmi le idee ma non sta funzionando... mi sento solo più confusa di prima... ed è meglio che torni a casa prima di prendermi una polmonite.

Death's daughter is my mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora