Giornata al Luna Park

3.7K 231 1
                                    

P.o.v. Eris

Oggi è domenica, sono sveglia dalle quattro e mezza e il mio unico pensiero è Nate... sembra stupido ma mi manca da morire anche se non lo vedo solo da un giorno. Mi sto annoiando ma poi mi viene un'idea... perversa aggiungerei. Apro la finestra e salto giù, vado in garage prendo la mia moto e vado a casa di Natan. Quando arrivo parcheggio la moto e con un salto salgo sul davanzale della sua finestra, la apro e mi siedo sul davanzale ad osservarlo. Quando dorme è ancora più bello, ha un'espressione così serena... a stento riesco a trattenermi dal saltargli addosso abbracciarlo e baciarlo. Poi noto il suo cellulare e mi viene un'idea. Sogghigno mentre lo prendo e mando un messaggio ai suoi amici dove dico:

Ciao ragazzi, scusate l'orario... volevo chiedervi se oggi volevate andare al Luna Park... alle 8:30 ci troviamo davanti alla scuola. Ci sarà anche Eris.

Spengo il cellulare e lo appoggio sul comodino... passano le ore e il dormiglione del mio compagno ancora non si è svegliato. Non ho mai smesso un attimo di guardarlo... si lo so, sembro una stalker pervertita... ma è più forte di me. Ad un certo punto apre i suoi occhi di giada ancora un po' opachi a causa del sonno e quando mi vede mi rivolge uno dei suoi sorrisi mozzafiato. Io mi avvicino e lo bacio... sono riuscita a resistere tre ore senza toccarlo ma non credo che sarei riuscita a stare lì ferma ancora per molto. -Buongiorno lupetto- gli sussurro all'orecchio e lui comincia a sbavare. Io ridacchio: mi piace fargli questo effetto. Lui mi ribacia -Perché sei qui?... Non che mi dispiaccia... anzi va più che bene... va benissimo...-
Sbadiglia. È così tenero! -Mi sono svegliata presto... mi mancavi... e sono venuta qui, mi piace osservarti mentre dormi: credo che lo farò più spesso- gli rispondo sorridendo maliziosa -Beh... ti avviso... questo spettacolo costa 5 euro a mattina- io ridacchio e poi lo bacio.
-Ti amo- sussurra per poi ribaciarmi. A quelle parole il mio cuore fa una capriola, sono come acqua fresca in un giorno afoso: mi fanno sentire viva. Sorrido -Anch'io ti amo- gli dico per poi abbracciarlo e rimanendo in quella posizione che mi fa sentire protetta, finalmente al sicuro, gli dico l'idea che mi è venuta questa mattina -Ho pensato che oggi potremmo andare al Luna Park... ti va?-
-Oh, certo che mi va... ma dovrei passare anche un po' di tempo con il mio branco visto che sabato scorso gli ho dato buca- sapevo perfettamente che avrebbe risposto così... è davvero un ragazzo unico... ed è il MIO ragazzo... questo non può che rendermi felice... ed estremamente possessiva -Tranquillo ho invitato anche loro... però sabato scorso avresti dovuto dirmelo: ho quasi ucciso il tuo amico la notte di sabato scorso...- non credo che abbia realizzato subito quello che ho detto perché la sua faccia passa da innamorato perso ad arrabbiato ma poi torna normale -Cos'è successo?- mi chiede con tono calmo... strano che il suo amico non gliene abbia parlato... -Louis è venuto a trovarmi a notte fonda per dirmi di starti lontana... e io gli ho lanciato contro un pugnale...- gli rispondo imbarazzata e lui in risposta mi bacia. E io che pensavo si sarebbe arrabbiato... beh, meglio così -Lui ha sbagliato, ma non avresti dovuto aggredirlo-
-Lo so ma mi sono spaventata... è entrato dalla finestra... a notte fonda...- mi giustifico lui sorride e senza dire altro mi bacia. Io gli sorrido -Ora andiamo... ci aspettano davanti a scuola- lo informo e poi sorrido maliziosa -e noi andiamo con la mia moto-
-Ehm... tu esci dalla finestra non voglio che mia madre mi tempesti di domande. Io ti raggiungo fuori- io annuisco e salto giù dalla finestra. Salgo sulla moto e poco dopo arriva anche lui. Per tutto il viaggio mi rimane appiccicato... credo che non si sia ancora abituato alle moto... ma a me va benissimo così.

Come previsto i suoi amici ci stanno aspettando davanti al cancello della scuola. Kate è in sella ad una Vyrus 987 C3 4V... personalmente quel genere di moto a me non piace per niente... ma contenta lei contenti tutti. Johan e Louis salgono dietro di lei e, dopo l'inutile puntualizzazione dello zombie sul fatto che andare in moto per quelli come lui è molto pericoloso, finalmente partiamo.

Il Luna Park è pieno di gente ma sinceramente a me non interessa molto... non ne avevo mai visto uno prima d'ora. Mi guardo attorno e adocchio molte giostre che vorrei provare, prime tra tutte le montagne russe -Okay, per prima cosa le montagne russe e su questo non si discute- dico trascinando Nate verso la giostra. Per tutto il giro mi diverto un mondo... sono bellissime! Quasi meglio delle moto. Nate invece vomita quattro volte... cinque contando quando è sceso. -Stai bene?- gli chiedo preoccupata lui annuisce -Ma certo che sta bene!- esclama Kate -Ha solo bisogno di un altro giro!- dice scoppiando a ridere come un'oca. Io guardo il mio compagno che è sbiancato ancora di più -No... no...- la licantropa lo prende per un braccio e lo inizia a trascinare verso l'inizio della fila. Ma come osa?! Io la seguo e le tiro un pugno... ahhhh che enorme soddisfazione... -Lascialo stare: ha detto che non vuole- le dico -Beh io faccio quello che voglio!- mi risponde... oh, ma tu vuoi proprio morire giovane! -Voglio vedere se riuscirai a fare ancora quello che vuoi quando ti avrò conficcato un pugnale nella colonna vertebrale!- le urlo contro, giuro che se dice un'altra parola la ammazzo -Ragazze calme- ci interrompe Nate -Eris, Kate lo faceva per scherzare e Kate se mi fai risalire su quel coso ti vomito addosso- aggiunge, la licantropa mi guarda male ed io ricambio volentieri lo sguardo. Nate sospira -Raccattiamo gli altri e andiamo a fare qualche altra giostra- dice ed io sogghigno. Lo porto su tutte quelle che vanno ad alta velocità e che ti lasciano cadere nel vuoto. È uno dei giorni più belli della mia vita. Nate non ha fatto altro che vomitare e questo un po' mi dispiace... però se non fosse salito anche lui con me non sarebbe stato altrettanto bello, poi usando i sensi da lupo vince un panda di peluche e me lo regala. Io sorrido e lo bacio. Era tutto perfetto finché non ci venne in mente di dividerci: io volevo fare un'altra giostra adrenalinica mentre Louis voleva vedere qualche spettacolo. -Scommetto che costringerai Nate a venire con te- mi provoca lo zombie -Io non costringerò proprio nessuno, è una sua scelta- mi sto iniziando ad irritare. Io non costringerei mai Nate a venire con me se non se la sente! L'ho già visto stare male un po' troppe volte... -Una scelta un po' forzata- commenta con tono sprezzante quell'oca di Kate -Ah davvero? Beh, non è colpa mia se forse preferisce me ai suoi inutili amici!- ribatto io -Ecco ora tutti sanno quello che pensi di noi!- esclama Louis. Oh ma per favore! L'ho detto solo per evitare di ucciderla! -Non c'interessa il parere di una tro- non la lascio finire che le sparo ad una spalla con un proiettile d'argento. L'ho sopportata fin troppo oggi. Ora basta. La scema ulula dal dolore mentre l'argento corrode la sua lurida carne, poi ringhia. Louis si mette sulla difensiva. Oh oh qui qualcuno ha paura... -ORA BASTA!- urla Natan con rabbia, i suoi occhi sono rossi. So benissimo che è colpa della sua nuova forza da Alpha il fatto che non riesca a controllare la rabbia ma sentirlo urlare non è affatto piacevole. -VOI DUE, SMETTETE DI PROVARE A TRATTARE MALE LA MIA ANIMA GEMELLA! E TU NON PUOI SPARARE A CHIUNQUE TI INSULTI!- ci urla contro per poi cominciare a fare respiri profondi. Kate e Louis sono arretrati di qualche passo. I miei occhi neri ora sono freddi come il ghiaccio ed emano freddo. Sì, come mia madre, quando sono arrabbiata invece di emanare calore emano gelo ed i miei occhi diventano più neri... in effetti sono molto inquietante. -Ora, io e Johan andiamo a fare qualche altra giostra, visto che lui è l'unico che ha intenzione di usare un po' di cervello e voi vi chiarite- senza dire altro trascina via Johan. Col cavolo che ci parlo con questi due. Me ne vado via arrabbiata e quando arrivo alla mia moto mi sfogo su di lei. Dopo qualche minuto la mia bellissima Ducati nera è un ammasso di rottami e io sono ancora arrabbiata. Così torno a casa volando e mi dirigo alla sala degli allenamenti e dopo aver rotto nove sacchi da box finalmente sono calma. Vado a letto senza cena tanto non ho fame. Cerco di dormire ma continuo a rigirarmi nel letto... non riesco a sopportare gli amici di Nate... non capisco perché ce l'abbiano tanto con me... io non gli ho fatto nulla... non ho scelto io di essere la compagna di Natan... non so cosa fare. Sospiro e comincio a guardare il soffitto nero della mia camera. Sarà una notte lunga.

Death's daughter is my mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora