P.o.v. Natan
Sabato mattina mi sveglio presto e mi vesto frettolosamente.
Lascio in entrata un biglietto con su scritto "Vado a scuola prima per incontrare i miei amici. Natan".
Esco senza fare colazione.
Kate era stata irremovibile: dovevamo incontrarci davanti al campetto alle cinque del mattino, ed io ovviamente sono in ritardo.
Ovvio che oggi non vado a scuola!
Oggi vado a caccia del criminale, scienziato pazzo, malvivente o chiunque sia che ha creato la sostanza che vuole usare il killer per i suoi scopi. Quanto sono emozionato!
E ci sarà anche Eris!
Sbavo al pensiero.
Sono ancora stupito per il fatto che Kate l'abbia invitata: si vede che i miracoli esistono.
Per tutta la settimana, dopo aver fatto trovare alla polizia il Gradvis (nessuno voleva essere sbattuto in prigione per occultamento delle prove) abbiamo messo da parte la questione "killer", ognuno aveva dei problemi da risolvere: Kate aveva delle questioni in sospeso con il padre, Johan era via per tutta la settimana con la madre, Louis doveva aiutare in negozio e io avevo deciso di concentrarmi sugli allenamenti.
Sì, avevamo deciso di riprovarci.
Infondo avevo promesso a me stesso che l'avrei aiutata e come ho già detto io la sosterrò sempre, S.E.M.P.R.E.Flashback
Quando mi sveglio trovo sul comodino un vassoio colmo di bignè al cioccolato.
Mi viene subito l'acquolina in bocca.
Che bontà...
Vicino a quelle delizie c'è un biglietto con su scritto:Spero tu mi possa perdonare, so di aver fatto una cosa orribile ma non era mia intenzione... per questo voglio rimediare. Ti aspetto alla radura con la cascata alle 8:00. Sii puntuale. Ti amo lupetto.
Eris
Subito dopo aver letto l'ultima parola inizio a sbavare con uno sguardo da innamorato perso stampato sul volto.
Eris... che dolce...
Avevo pensato tutta la notte a lei... ma non al fatto che mi avesse ferito brutalmente e... (meglio non ritornare sull'argomento).
Mi sono tornate in mente le sensazioni di quando io l'ho avvolta con il mio corpo in forma ferale, di come eravamo stati bene insieme, di quando le ho leccato la faccia, di quando l'ho baciata...
Quanto la amo... c'è un limite all'amore?
Beh, se la risposta è sì l'ho superato appena ho visto Eris.
Credo che anche oggi salterò scuola...
Beh in questo momento nella mia classifica delle priorità la scuola è al -10000000000000000000 posto ed Eris è al 100000000000000000000 posto (e anche di più).
Ormai sono diventato bravo a falsificare firme e inventare giustificazioni.
Opto per indossare una canottiera bianca, un po' attillata, e un paio di pantaloncini corti.
Speriamo che vada bene...
Una volta vestito guardo i bignè con desiderio.
Li voglio, li desidero, hanno un aspetto troppo invitante e appetitoso.
Me ne metto in bocca uno senza pensarci due volte.
"No! Li devo mangiare con Eris!" mi autorimprovero.
Lo so, a volte so essere molto crudele con me stesso.
Non riesco a resistere alla tentazione e ne mangio un altro.Alle otto arrivo a destinazione: credo che questa sarà l'unica volta che sarò in perfetto orario, ma per Eris, questo ed altro.
La figlia della morte è seduta sopra un sasso e mi dà le spalle.
Ha gli occhi chiusi.
È bellissima, come al solito.
Si gira verso di me ed apre gli occhi, i suoi stupendi occhi neri...
Mi guarda con amore e desiderio e si morde il labbro inferiore.
Credo di aver fatto colpo...
Le vado incontro sorridendo e la bacio. Ogni volta che la bacio provo una sensazione nuova e fantastica.
Ogni volta è un esperienza unica, magica, come se fosse la prima volta.
In mano tengo il vassoio dove solo rimasti solo due bignè (è comunque un traguardo no?) e a volte gli lancio furtive occhiate.
-Tienili per dopo... da cosa vuoi cominciare?- mi chiede sorridendo.
Per dopo?!
Dovrò resistere.
Ogni volta che mi sorride mi sento sciogliere e il mio cuore incomincia a battere all'impazzata.
-Ehm... uhm... ehm...- balbetto iniziando a sbavare.
Credo che dovrei aprire una centrale idroelettrica a bava: una nuova energia innovativa che si produce alla semplice vista di Eris.
Indossa gli stessi vestiti del primo allenamento... non credo che riuscirò mai a non scompormi quando la vedo indossare quei vestiti... quando la vedo in generale.
Sbavo ulteriormente per poi pulirmi la bocca con la mano che poi strofino sui pantaloni.
Lei mi bacia e io ricambio con un sorriso.
-Beh, sei tu l'esperta- le faccio notare.
Lei è la migliore, in tutti i sensi.
-Combattimento corpo a corpo?- mi chiede con tono incerto.
Non so combattere decentemente, per niente, ma sono qui per imparare e per mettermi in gioco... e per passare del tempo con Eris ovvio.
-Va bene- rispondo con decisione e determinazione.
-Ci andrò piano... molto piano... fammi vedere quello che sai fare- mi incita con tono provocate.
È così carina (ricordo che è particolarmente carina quando si preoccupa).
Decido di partire con una mossa che so eseguire in modo semi decente: il pugno.
Lei mi ferma con facilità e girando su se stessa mi sbatte a terra di schiena.
Oh no...
La ferita...
Per qualche secondo temo il peggio, ma prima di toccare il suolo compare una nuvola sotto di me che mi fa atterrare sul morbido.
Eris... ha pensato proprio ha tutto... è una persona fantastica.
Le sorrido.
-Mh... non hai un buon equilibrio... lavoreremo anche su questo...- commenta e io annuisco.
Già, ho sempre avuto uno schifo di equilibrio: da piccolo una volta avevo provato a camminare velocemente sul muretto di un marciapiede ed ero caduto rovinosamente a terra.
Sì, lo ammetto, sono sempre stato un po' imbranato.
-Ora attacco io... difenditi- mi spiega.
-Ehm... come dovrei fare...?-
Sono abbastanza imbarazzato: a lei sembrerà di sicuro una domanda stupida.
-Usa l'istinto-
Corre verso di me e quando mi arriva davanti invece di colpirmi si butta a terra e passa sotto le mie gambe.
Si rialza dietro di me e con un calcio ben piazzato dietro alle ginocchia mi fa cadere a terra e mi si siede sopra ridacchiando.
-Lo trovi divertente eh?- le chiedo divertito per poi girarmi invertendo le posizioni.
Le sorrido.
Lì, sopra di lei, mi viene voglia di baciarla, e poi farlo ancora, ancora e ancora.
Lei mi precede.
-Sì, molto- mi risponde riuscendo ad invertire nuovamente le posizioni. Poi si alza in piedi e mi porge la mano ed io la afferro sorridendo.
Io so che potrò contare sempre su Eris, come lei potrà contare sempre su di me.
-Sai, sei più brava del previsto- commento con tono scherzoso ridacchiando. Lei mi bacia di nuovo e mi regala uno dei suoi sorrisi più sinceri.
La amo in un modo inimmaginabile... vorrei passare ogni millisecondo della mia vita con lei... abbracciati... a baciarci...
-Ora attaccami tu e memorizza come mi difendo- mi ordina riportandomi alla realtà. Tento con un calcio frontale, ma lei mi afferra la caviglia, ruota il busto e io mi ritrovo magicamente disteso sulla pancia.
-Non cominciare con un calcio frontale... è troppo semplice-
-Già, l'ho notato- le rispondo con ironia.
Farò tesoro di tutti i consigli che mi dà o almeno di quelli che riuscirò a memorizzare: quando c'è lei per me è difficile concentrarmi... e a me questo va più che bene.
-Riprova- mi dice sorridendo zuccherosa.
-Uhm... non conosco altre mosse oltre ai calci e i pugni- le spiego con imbarazzo.
-Inventa- mi risponde.
Ok... che mossa potrei fare... mmmmmmh... voglio provare a stupirla.
Scatto verso un albero con l'intenzione di usarne il tronco per fare un salto mortale.
Pessima idea.
Mi do troppa poca spinta e prima che possa saltare staccando i piedi dalla corteccia cado.
Di schiena...
La ferita...
Merda.
Fortunatamente Eris mi fa atterrare su una nuvola.
-Non fare cose strane- mi rimprovera con tono severo.
-Sì... scusa... lo so... sono una frana...-
Abbasso lo sguardo: ha ragione, non avrei dovuto agire senza pensare.
-Puoi usare i poteri da Alpha se vuoi-
Mi sorride... è una persona unica... la amo: la preferisco perfino ai bignè!
Mi alzo e sorridendo le mostro i miei veri occhi.
Le tiro un pugno sullo stomaco usando la forza da Alpha.
La colpisco in pieno.
Sbianca.
No... cos'ho fatto... non avrei dovuto... non mi so ancora controllare...
Sono uno stupido!
-Scusa... scusa... mi dispiace tanto, io... io non la so ancora controllare... a volte ne uso troppa...-
-Non... non fa... niente...- balbetta lei tenendosi una mano sullo stomaco.
Stupido, stupido, stupido!
Avrei dovuto pensarci due volte prima di farlo!
Ora lei sta male per colpa mia!
Devo rimediare... devo assolutamente rimediare.
Il suo sguardo diventa freddo, assente.
Non voglio che risucceda... non voglio che venga aggredita di nuovo dai suoi ricordi.
La abbraccio stringendola forte.
-Eris...- sussurro rassicurante.
Voglio solo rassicurarla, farle sentire che le sono vicino.
Ha una temperatura corporea bassissima... strano... spero che stia bene.
-Eris... tutto ok?- le chiedo guardandola con aria interrogativa e preoccupata. Lei si limita ad allontanarsi e comincia a fare dei respiri profondi.
Sta tentando di calmarsi... di non perdere il controllo... la devo aiutare.
Mi avvicino a lei...
Le prendo il volto tra le mani... il suo bellissimo volto...
La bacio...
La sento rilassarsi.
Mi ribacia...
-Scusami...- sussurra dispiaciuta.
-No, scusami tu-
Sorrido.
-Okay... riprova- mi dice sorridendo a sua volta.
Provo con un calcio basso per tentare di "falciarle" le gambe.
Lei salta e con una rovesciata atterra alle mie spalle.
Poi appoggiando due dita sulla mia fronte mi atterra.
Si siede sopra di me.
Wow.
È bravissima, è fantastica, è stupenda ed è la mia mate... cosa potrei chiedere di meglio?
La guardo con il mio classico sguardo da innamorato perso.
-Come hai fatto?- le domando stupito.
-Se il tuo avversario è a terra e tu gli spingi indietro la fronte lui non riuscirà ad alzarsi... non serve impiegare molta forza- mi spiega con nonchalance.
La guardo con ammirazione.
-Ok, capito, ora prova ad attaccarmi te- le chiedo tentando di rimanere serio e con determinazione.
-Okay-
Lei mi si avvicina di colpo e usando la velocità e la forza da demone mi tira un pugno al centro del petto.
Volo per qualche metro all'indietro.
Che male!
Faccio una smorfia di dolore.
-Ok, ora siamo pari- dico provando a sorriderle.
Non voglio che si preoccupi... o forse sì....
Ribadisco: è così carina quando si preoccupa!
-Ehm... scusa... io... mi... mi ero dimenticata che devo andarci piano...- si scusa imbarazzata.
Che dolce.
Le sorrido.
-Non preoccuparti sto bene- la rassicuro alzandomi.
-Ok, sono pronto-
Lei corre di nuovo verso di me mi tira un altro pugno questa volta senza usare i "potenziamenti" da demone.
Lo paro con il palmo della mano destra e poi la guardo come per dire "sono bravo eh?".
Arriva il dolore.
Non avevo calcolato che il colpo sarebbe stato comunque forte.
-Boia che male!- esclamo girandomi e iniziando a scuotere la mano.
Eris scoppia a ridere.
Sono contento di averla fatta divertire.
Mi si avvicina ancora ridendo -Stai bene?- mi chiede cercando di rimanere seria ma con scarsi risultati.
-Sì sì, sto bene- le rispondo sorridendo.
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Death's daughter is my mate
WerewolfDue ragazzi, due caratteri completamente diversi, una sola anima. Eris è dolore, sangue e oscurità. Natan è dolcezza, luce e fedeltà. Lei ha un passato difficile che la perseguita ogni notte, la sua anima tormentata non ha mai trovato pace, la sua a...