P.o.v. Eris
Passai tutta la giornata con Nate. Non avevo alcuna intenzione di lasciarlo solo. Verso le dieci di sera lui si addormentò e per quanto volessi restare lì ad osservarlo avevo una cosa più importante da fare.
Ed ora eccomi qui in una radura in mezzo al bosco di cui solo io sono a conoscenza. C'è una cascata che si immette in un piccolo laghetto che per qualche strano fenomeno naturale è sempre ghiacciato nel centro, l'acqua della cascata però è calda e forma una sottile nebbiolina che avvolge ogni cosa creando un'atmosfera quasi inquietante. Non ci vengo da tanto tempo in questo posto... mi ero quasi dimenticata di quanto fosse magico... di notte ha un'atmosfera surreale. Mi siedo su una roccia vicino alla cascata e con i miei poteri creo un enorme lupo di fuoco, chiudo gli occhi e immagino la strada per arrivare a casa di Nate quando li riapro sto guardando con gli occhi del lupo. Quando arriva lo faccio fermare un po' prima e lo faccio ululare per attirare l'attenzione di Nate. È un ululato potente, degno di un Alpha. Vedo Nate uscire dalla finestra ma cade di schiena e guaisce dal dolore però dopo si riprende. Io faccio avvicinare il lupo per vedere se sta bene, Nate lo guarda ammaliato. Faccio scendere una nuvola dal cielo, il lupo la guarda e Nate ci sale. Non posso rischiare che si faccia di nuovo male. Il lupo comincia a correre verso la radura e la nuvola torna in cielo e lo segue. Dopo un po' arrivano e io faccio atterrare Natan davanti al laghetto. Riapro gli occhi e quando mi vede comincia a sbavare... aw che cucciolo... faccio dissolvere la nuvola e il lupo viene verso di me, ad ogni suo passo il fuoco di cui è fatto comincia a spegnersi fino a diventare fumo, dissolvendosi. Nate mi si avvicina sorridendo con sguardo innamorato e io ricambio, poi mi bacia. Con un gesto della mano faccio comparire dei piccoli fuochi che illuminano tutta la radura... è uno spettacolo affascinante. Il fuoco non consuma ciò che sta sotto... è come se avesse vita propria -È stupendo- mormora Nate -Sono contenta che ti piaccia... ma non hai ancora visto niente...- gli dico io sorridendo mentre alzo le mani verso l'alto e dall'acqua cominciano a sollevarsi delle piccole sfere di fuoco che quando raggiungono il cielo esplodono in mille scintille rossastre formando una scritta di fuoco "I LOVE YOU".
Nate mi abbraccia stringendomi forte, mi bacia e sussurra -Anche io ti amo- a quelle parole il mio cuore comincia a fare le capriole, gli sorrido e quando lo bacio un muro di fiamme si alza alle nostre spalle. Ops. Nate si gira un po' spaventato. Arrossisco imbarazzata e abbasso lo sguardo -Ehm... scusa... io... avrei dovuto controllarmi...- piano piano le fiamme si abbassano fino a scomparire -No no, non ti preoccupare è tutto perfetto- mi rassicura baciandomi, io sorrido e le nuvole che ci sono in cielo prendono la forma di piccoli e soffici cuori. Nate mi ribacia. Questa serata sta prendendo una bella piega. -Senti... volevo chiederti... non è che mi potresti insegnare a difendermi?- come non detto. Il mio sguardo diventa improvvisamente serio per poi essere assente come se guardassi attraverso di lui.
-Tu non dovrai mai provare quello che ho passato io... mai...- sussurro rabbrividendo al pensiero
-Ehm.... io intendevo schivare qualche coltello o... un... qualche mossa base di autodifesa...- si affretta a spiegare con leggero imbarazzo -Comunque se hai voglia di parlare di quello che hai passato io sono a tua disposizione- mi dice sorridendo -No... non voglio ripensarci... scusami non volevo reagire così ma... il mio passato non è esattamente come il tuo- dico stringendo i pugni -Comunque per te lo farei... anche se volesse dire ricordare...- aggiungo. Vedo che ci tiene e poi deve assolutamente imparare a difendersi se vuole sopravvivere alla missione suicida che ha deciso di intraprendere con il suo branco... solo non credevo che chiedesse a me... -Io non voglio forzarti- dice abbassando lo sguardo -Tranquillo... lo farò... ma prima devi guarire- gli dico con una nota di tristezza nello sguardo -Ehi, sto bene- mi dice per poi baciarmi -No, non stai bene- sussurro con gli occhi lucidi -Qualche graffio non ci dividerà, neanche un killer o un assassino ci divideranno, niente ci dividerà, staremo insieme per sempre- mi dice con tono deciso e guardandomi dritta negli occhi -Potevi morire... tu non avresti dovuto seguirlo da solo- sussurro. Anche se non lo do a vedere sono ancora molto scossa da quello che gli è successo. -Scusa... non potevo perdere quell'occasione... mi dispiace... non volevo farti preoccupare... non volevo farvi preoccupare- dice abbassando lo sguardo, io sospiro -Ti amo troppo per rimanere arrabbiata... ma giuro che se fai un'altra volta una cosa del genere te ne farò pentire- lo informo guardandolo seria -Beh allora mi conviene fare attenzione... comunque non credo che ne saresti capace- dice sorridendo per poi baciarmi. Ah davvero? Scommettiamo? Io lo allontano e lo guarda seria.
-Se ti fai di nuovo male non ti bacerò più per un anno-
-Okay okay, non mi sembra che sia necessario ricorrere a metodi così estremi- dice lui ridacchiando per poi ribaciarmi. Io non posso fare a meno di scoppiare a ridere... è così dolce...
Lo bacio. Ad un tratto sento un rumore provenire alle nostre spalle e mi giro di scatto. Credevo che questo posto non lo conoscesse nessuno... a quanto pare mi sono sbagliata. Dall'ombra esce un uomo che sta giocherellando con un coltello. La mia mente non fa altro che urlarmi una parola: assassino. Mi alzo da terra e lo osservo impassibile. Non sarò di certo io a fare la prima mossa. -Bene bene, il ragazzino a cui ho dato una lezione... pensavo che saresti morto... e la figlia della morte... ti rinnoverei l'offerta di entrare nella nostra lega, ma sembra che tu sia decisa a perdere tempo con questo cane- quindi è stato lui... oh bene, ha scelto proprio un bel giorno per morire. Natan ringhia e io faccio comparire una gabbia di fuoco che intrappola l'assassino e scatto verso di lui. Entro nella gabbia attraversando le fiamme senza bruciarmi -Come hai osato fargli del male?- gli chiedo con una calma agghiacciante -Ehi calma... lui ha intralciato il mio lavoro: è colpa sua- si giustifica lui -Beh sai... non me ne frega niente.- gli rispondo prendendolo per il collo e sbattendolo contro le sbarre di fuoco della gabbia lui fa una smorfia di dolore e nei suoi occhi inizia ad insediarsi il terrore. Io sorrido sadica.
-Sai... ci vorrà molto più di questo per farmi provare dolore-
Nate sbianca -Eris... lascialo stare...- mi supplica ma io non gli do retta -Lo so...- dico ridacchiando all'uomo. -Questo non è niente- i miei occhi diventano neri nonostante sia notte e l'assassino sbianca. Ma non capisce? La sua paura non fa che aumentare la mia voglia di ucciderlo, di prendermi la sua vita. Per essere un assassino è veramente debole... sarà facile.
-Soffrirai così tanto da dimenticarti il tuo nome... non avresti dovuto toccare il mio mate- gli dico a denti stretti -Eris... ti prego... non fargli del male... è stata colpa mia...-
Nate.
Mi volto lentamente verso di lui e quando realizzo cosa stavo per fare mollo l'assassino e la gabbia scompare mentre i miei occhi tornano azzurri. Lui non deve sapere che cosa posso fare. Mi abbandonerebbe e io non lo sopporterei.
-Non ne hai il coraggio eh?- dice l'uomo, la paura lo sta lentamente abbandonando.
-VATTENE!... Vattene finché ancora te lo consento- gli urlo contro stringendo i pugni -Sai... è stata una fortuna che tu non abbia accettato l'offerta del mio capo, sei troppo debole- mi dice per poi andarsene. Io con nonchalance vado verso un albero, con un pugno lo sradico e poi lo brucio. Sono troppo debole?! Ma se lo stavo per uccidere! Devono smetterla di dirlo! IO NON SONO DEBOLE!
Sento Natan avvicinarsi a me lentamente -Tutto bene?- mi chiede. Ho rovinato tutto! Questa doveva essere una serata tra noi due e invece io ho quasi ucciso un uomo!
-NO! Non va bene... non va bene per niente... sto perdendo il controllo...- sussurro rivolta più a me stessa che a lui. Senza preavviso mi abbraccia.
-Tranquilla... sono orgoglioso di te- ma perché deve essere così dannatamente dolce anche quando mi meriterei di essere lasciata sola?! Cado in ginocchio e scoppio a piangere, Nate mi stringe forte. Sono un disastro... lui non si merita una come me... -Ti prego, non fare così, hai fatto la cosa giusta... Eris io ti amo, non sai quanto ti amo- mi sussurra per poi baciarmi.
-M-mi d-dispiace... mi dispiace tanto...- mi scuso singhiozzando. Sono così patetica.
-E di cosa? Hai fatto la cosa giusta e come ho già detto sono fiero di te- mi dice sorridendo. Se solo sapesse... -Sto peggiorando Nate... questa... questa è già la... la seconda volta che... perdo quasi completamente il controllo... non va bene...- gli dico singhiozzando e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, lui mi accarezza i capelli -Eris ci sono io e tu potrai contare sempre su di me e anche se dovessi perdere mille volte il controllo io ti amerei e ti aiuterei sempre, non ti lascerei mai sola- poi mi bacia. Era esattamente quello che volevo sentirmi dire. Il legame è una cosa stupenda. Lo guardo negli occhi mentre le lacrime continuano a solcare le mie guance pallide -Ti amo anch'io Nate... non sai quanto...- gli dico sentendo il cuore più leggero dopo le sue parole, poi lo bacio.
-Io invece credo di saperlo- dice sorridendo e mi ribacia. È sempre il solito... mi asciugo le lacrime e cerco di sorridergli -Scusami tanto... non doveva finire così... ma posso rimediare...-
Guardo il cielo e una soffice nuvola scende e si posiziona davanti a noi. Io subito ci salgo sopra seguita da Nate che mi sorride. La nuvola si alza verso il cielo e si unisce alle altre -Lo so che non ti piace volare... ma resteremo fermi- lo rassicuro facendo comparire dei piccoli fuochi attorno a noi. Le fiamme cominciano a prendere la forma di piccoli cuori. -È stupendo...- dice Nate rimanendo a bocca aperta ed evitando di guardare in basso -Grazie- mi bacia.
-Non è niente di che... tu lo sei molto di più- gli dico mentre lui sbava con uno sguardo da innamorato perso... quanto lo amo... passerei la vita tra le sue braccia... ma ha una faccia così buffa che non riesco a trattenermi e scoppio a ridere per poi baciarlo -Ti amo Nate... mi prometti che resterai sempre con me?- gli chiedo con una luce di speranza che mi brilla negli occhi. -Sì te lo prometto- mi conferma baciandomi come per sigillare la promessa. Mi appoggio al suo petto continuando a far esplodere dei fuochi in cielo. Sono così rilassata con lui che senza accorgermene mi addormento tra le sue braccia avvolta nel suo dolce profumo. Perché se c'è lui anche una brutta giornata può migliorare fino a diventare perfetta... come lui, che è perfetto nella sua imperfezione.
STAI LEGGENDO
Death's daughter is my mate
WerewolfDue ragazzi, due caratteri completamente diversi, una sola anima. Eris è dolore, sangue e oscurità. Natan è dolcezza, luce e fedeltà. Lei ha un passato difficile che la perseguita ogni notte, la sua anima tormentata non ha mai trovato pace, la sua a...