Finalmente il momento tanto atteso

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P.o.v. Eris

Questa mattina mi ero svegliata di buon umore e dopo essermi vestita completamente in nero... sì, lo adoro, avevo fatto colazione ed ero uscita per andare a scuola. Ormai le ferite erano completamente guarite e sul mio corpo non vi era più alcuna traccia di quello che mi era successo. Attaccato al cancello trovai un pacchetto con un bigliettino sopra, lo presi e subito un odore di pioggia e muschio mi invase. L'odore di Natan. C'era scritto:

Mi dispiace per quello che è successo, non avrei dovuto aggredirti in quel modo, grazie per avermi salvato la vita.

Natan

Ora ho un sorriso ebete stampato in faccia... curiosa apro il pacchetto e dentro c'è tutta la serie di Star Wars in dvd. Credo che la vedrò assieme a lui. Prendo la moto e sfreccio a scuola. Quando arrivo parcheggio e mi guardo attorno per vedere se è già arrivato. Per fortuna ci sono solo i suoi amici, così velocemente entro a scuola e mi dirigo verso il suo armadietto, quando lo trovo faccio diventare il mio dito incandescente e ci incido sopra il mio numero di telefono. Poi prendo i miei libri e vado in classe. Spero che apprezzi la mia piccola sorpresa.

Le ore trascorrono in fretta e presto arriva la ricreazione. Mi sto dirigendo verso il giardino quando incontro Kate. Lei cerca di nascondere la paura nei suoi occhi ma con scarsi risultati. -Senti... mi dispiace per averti pugnalata- le dico con tono calmo guardandola negli occhi -Non... non importa... alla fine è stata colpa mia...- mi risponde abbassando lo sguardo, io la osservo ancora un attimo poi mi giro e me ne vado. Non so perché ma quella ragazza continua a non piacermi... non mi convince... tutto quello che fa o dice sembra così falso... sembra tutto un grande bluff... ma scoprirò chi è realmente.

Finalmente questo inferno, comunemente chiamato scuola, finisce e tutti gli studenti sono finalmente liberi di andarsene. Io mi dirigo verso la moto ma ad un tratto vedo Natan con i suoi amici... manca Johan... strano. Poi li vedo cambiare direzione verso il giardino sul retro. Curiosa di sapere cosa fanno li seguo. Quando arrivo la scena che mi si para davanti mi fa salire una rabbia che non sapevo nemmeno di poter provare. Blake sta di nuovo facendo del male a Johan nonostante il mio avvertimento.
-Blake! Lascialo stare!- gli urla Nate. Spero non finisca come l'ultima volta... -Scusa Natan, sono in astinenza da una settimana: avevo voglia di picchiare qualche sfigato- gli risponde Blake... okay, dopo questa frase si è guadagnato un posto all'inferno.
L'Alpha tira un calcio a Johan. Natan continua a dirgli di smetterla e ad un certo punto chiude gli occhi e quando li riapre sono di un rosso brillante: ora è un Alpha. Salta addosso a Blake e cominciano a lottare. Sono alla pari: non c'è bisogno che intervenga. Si trasformano entrambi e ad un tratto Nate riesce a mordere la gola di Blake che ulula, ma non per il dolore. Sbianco quando capisco che quel vigliacco si vuole far aiutare dal suo branco. I Beta di Blake saltano addosso a Natan, Kate e Louis stanno per andare in suo aiuto ma vengono quasi subito atterrati. Mio dio quanto sono patetici... in tutto sono 20 licantropi senza cervello al comando di uno scemo senza spina dorsale... sarà facile. Sorrido sadica mentre mi faccio avanti. Colpisco con un calcio il licantropo che tiene ferma Kate (che cosa ci fa qui lo scoprirò più tardi) e prima che possa anche solo rendersi conto di ciò che è successo gli pugnalo una spalla poi estraggo il pugnale e lo scaglio sulla gamba di quello che si sta occupando di Louis. Ovviamente il tiro centra il bersaglio e il licantropo cade a terra ululando per il dolore mentre la sua pelle si brucia a contatto con l'argento. Prendo le due calibro 45 che mi porto dietro e sparo in punti non vitali ai Lycan rimanenti. Quando i proiettili terminano e mi ritrovo senza armi noto che cinque sono ancora in piedi. Ad un tratto vedo Nate tornare umano e Blake fargli sbattere la testa per terra con una zampata prima di venire ad affrontarmi. Va bene... vuoi giocare sporco? Ti accontento subito. Il mio corpo viene avvolto dalle fiamme e con un calcio ben piazzato faccio svenire uno dei suoi che mi voleva attaccare alle spalle. Il cielo diventa grigio e dei tuoni cominciano a farsi sentire mentre un forte vento fa piegare gli alberi che circondano la scuola. Con un gesto della mano fulmino i quattro sfortunati che hanno avuto la forza di rimanere in piedi. Ovviamente sto attenta alla carica elettrica... non vorrei mai uccidere uno dei suoi piccoli, odiosi leccapiedi. Quando tutto il branco è KO mi giro lentamente verso Blake e con la velocità da demone gli sono davanti in mezzo secondo, lui sobbalza e deglutisce a vuoto. Io sorrido sadica, lo prendo per il collo e lo sbatto a terra con un movimento fluido. -Perché non hai ascoltato il mio avvertimento?- gli chiedo con voce calma e pacata -Non ti è bastato questo?- gli dico tracciando con un dito una linea che parte dalla sua clavicola destra e va al suo fianco sinistro. I suoi occhi ora sono colmi di terrore. -Ti avevo detto che se avessi fatto un'altra una cosa del genere ti avrei fatto soffrire... e beh, io, sfortunatamente per te, mantengo le mie promesse.- lo afferro per la gola e lo sollevo da terra cominciando a prendermi la sua energia vitale lui urla per il dolore e dopo qualche minuto sviene ed io lo mollo per terra, dopodiché tutto tace e in cielo ritorna a splendere il sole come prima. Io corro da Natan che è seduto a terra con la schiena appoggiata al muro ed è ancora svenuto. Comincio a scuoterlo delicatamente chiamandolo. I suoi amici mi osservano con un misto di ammirazione e paura, forse sono feriti ma il mio unico pensiero in questo momento è Nate. Dopo poco sbatte le palpebre per mettere a fuoco ciò che lo circonda e poi fissa su di me i suoi bellissimi occhi di giada -E-Eris...- sussurra, ma prima che possa aggiungere altro gli prendo il volto tra le mani e, finalmente, lo bacio. La sua vicinanza mi fa impazzire ma ora mi sembra di aver appena fatto il giro del mondo in un secondo. Sento la terra mancarmi sotto i piedi e mi appoggio contro di lui. Il suo odore e la sua pelle calda a contatto con la mia fa aumentare i battiti del mio cuore, che si scontra, sempre più forte, contro tutto ciò che si ritrova di fronte, come se volesse raggiungere quello di lui. I suoi amici fischiano ma io non gli presto la benché minima attenzione: per me ora esiste solo ed esclusivamente lui e so per certo che in questo momento sarei disposta a fare qualsiasi cosa solo per esaudire un suo desiderio. Rivedere il suo sorriso o sentire la sua voce dolce e sincera probabilmente mi darebbe il colpo di grazia. Sì, credo proprio di amarlo. Lui si stacca e mi si sorride -Non sai da quanto aspetto questo momento- mi confessa abbracciandomi forte per poi ribaciarmi. In quel preciso istante sento come il legame che ci unisce consolidarsi e tutte le sue emozioni si mescolano alle mie, confondendosi, percepisco l'amore che prova per me, la felicità per avermi accanto in questo momento... tutto. Ho già detto che lo amo? No? Beh, lo amo, con tutta me stessa. Il mio corpo e la mia anima hanno bisogno di lui. Io ho bisogno di lui. Io sono sua e lui è mio. Vorrei tanto che questo momento non finisse mai. Io e lui soltanto. Per sempre.

Death's daughter is my mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora