P.o.v. Eris
Flashback
Oggi mi sono svegliata con una voglia spropositata di vedere Nate. Nella mia mente c'è ancora impressa l'immagine delle ferite che gli ho inflitto. Sono una persona orribile. Ma lui vuole imparare e non mi interessa quanto soffrirò, gli insegnerò a tutti i costi. Mi vesto con la solita divisa di allenamento ed esco di casa. Mentre percorro la strada per andare a casa di Nate mi viene un'idea. Entro in una pasticceria poco distante e compro un vassoio colmo di bignè al cioccolato. Quando arrivo entro come al solito dalla finestra e appoggio il vassoio sul comodino poi prendo un foglio e una penna e gli scrivo un biglietto che poi appoggio accanto al vassoio.
Spero tu mi possa perdonare, so di aver fatto una cosa orribile ma non era mia intenzione... per questo voglio rimediare. Ti aspetto alla radura con la cascata alle 8:00. Sii puntuale. Ti amo lupetto.
Eris
Fatto ciò mi dirigo alla radura, mi siedo su una roccia a gambe incrociate e chiudo gli occhi. Mi focalizzo sull'udito e sull'olfatto. Sento l'acqua della cascata scontrarsi contro le rocce sottostanti, gli scoiattoli correre sui pini, degli uccellini volare e... dei passi... inspiro profondamente e un odore di pioggia e muschio mi invade. Apro gli occhi e mi alzo. Il mio mate mi viene incontro e mi bacia sorridendo. Vedo che ha in mano il vassoio dove mancano solo due bignè... credo voglia dividerli con me... che pensiero carino... -Tienili per dopo... da cosa vuoi cominciare?- gli chiedo sorridendo -Ehm... uhm... ehm...- balbetta lui iniziando a sbavare, io lo bacio. È la persona più dolce e buffa del mondo... lo amo così tanto che solo stargli lontana mi fa stare male.
Nate sorride -Beh, tu sei l'esperta-
-Combattimento corpo a corpo?- gli chiedo con tono incerto. In realtà io non so come fare con lui... non ho mai fatto un allenamento da principianti.
-Va bene- risponde lui con tono deciso
-Ci andrò piano... molto piano... fammi vedere quello che sai fare- gli dico usando un tono provocante. Nate prova a tirarmi un pugno. Okay, miglioreremo anche la tecnica. Io lo fermo con facilità e girando su me stessa lo sbatto a terra di schiena, ma prima che tocchi il suolo faccio comparire una nuvola sotto di lui. Non voglio che la ferita peggiori. Lui mi sorride, ah quanto amo i suoi sorrisi... -Mh... non hai un buon equilibrio... lavoreremo anche su questo...- lo informo e lui annuisce.
-Ora attacco io... difenditi-
-Ehm... come dovrei fare...?- mi domanda lui imbarazzato.
-Usa l'istinto- gli rispondo poi corro verso di lui e quando gli arrivo davanti invece di colpirlo mi butto a terra e passo sotto alle sue gambe, mi rialzo dietro di lui e con un calcio ben piazzato dietro alle ginocchia lo faccio cadere a terra e mi siedo sopra di lui ridacchiando.
-Lo trovi divertente eh?- mi domanda divertito, poi si gira invertendo le posizioni e sorride, io lo bacio -Sì, molto- gli rispondo mentre riesco nuovamente ad invertire le posizioni e mi alzo in piedi. Gli porgo la mano e lui subito la afferra e si alza. -Sai, sei più brava del previsto- mi dice con tono scherzoso ridacchiando. Mi bacia e io gli regalo uno dei miei sorrisi più sinceri. Lo amo. E per quanto vorrei passare tutta la giornata a baciarlo stretta tra le sue braccia devo insegnargli a difendersi. -Ora attaccami tu e memorizza come mi difendo- gli ordino allontanandomi un po' da lui. Nate prova con un calcio frontale e io gli afferro la caviglia poi ruoto il busto e lui si ritrova a terra di pancia. Non va bene. -Non cominciare con un calcio frontale... è troppo semplice- gli spiego -Già, l'ho notato- mi risponde lui ironico -Riprova- gli dico sorridendo zuccherosa -Uhm... non conosco altre mosse oltre ai calci e i pugni- mi spiega imbarazzato.
-Inventa- gli rispondo semplicemente io. Nate prova ad usare il tronco di un albero per fare un salto mortale e atterrare alle mie spalle ma non si dà abbastanza spinta e prima che possa saltare cade. Io sbianco e subito faccio comparire una nuvola sotto di lui -Non fare cose strane- lo rimprovero con tono severo -Sì... scusa... lo so... sono una frana...- sì, la frana più carina del mondo -Puoi usare i potenziamenti da Alpha se vuoi- gli dico sorridendo per cercare di rassicurarlo: non deve dubitare delle sue capacità.
Nate si alza e mi mostra i suoi veri occhi. Io mi incanto a guardarli, sembrano due rubini... sono semplicemente bellissimi. Sto ancora annegando in quel mare rosso sangue quando sento un forte dolore allo stomaco e sgrano gli occhi. Quando realizzo che Nate mi ha appena tirato un pugno usando la forza da Alpha sbianco. -Scusa... scusa... mi dispiace tanto, io... io a volte non la so ancora controllare...- cerca di scusarsi lui. Ma non è colpa sua gliel'ho detto io che poteva... e da brava idiota mi sono distratta. -Non... non fa... niente...- balbetto io cercando di rassicurarlo tenendomi un mano sullo stomaco... fa abbastanza male. Improvvisamente ricordo che Steve mi tirava sempre calci sullo stomaco quando piangevo... e io non riuscivo a smettere di piangere... non era colpa mia... ma faceva così male... e io non potevo fare nulla contro di lui. Il mio sguardo diventa freddo, assente e una rabbia cieca mi percorre tutto il corpo. Sento Nate abbracciarmi.
-Eris...- sussurra. Ho una temperatura corporea bassissima... succede sempre così quando sono arrabbiata: divento fredda come il ghiaccio. -Eris... tutto ok?- mi chiede lui guardandomi con aria interrogativa. Io mi allontano e comincio a fare dei respiri profondi. Devo calmarmi. Non deve finire come l'ultima volta. Nate si avvicina, mi prende il volto con le mani e mi bacia. Sotto il suo tocco mi rilasso e lo bacio di nuovo -Scusami...- sussurro dispiaciuta -No, scusami tu- mi risponde sorridendo -Okay... riprova- gli dico sorridendogli a mia volta. Nate prova con un calcio basso per "falciarmi" le gambe. Devo ammettere che non è male come tecnica ma con me ovviamente non funziona. Salto e con una rovesciata atterro dietro di lui e appoggiandogli due dita sulla fronte lo atterro poi mi siedo sopra di lui e gli blocco braccia e gambe. -Come hai fatto?- mi domanda stupito -Se il tuo avversario è a terra e tu gli spingi indietro la fronte lui non riuscirà ad alzarsi... non serve impiegare molta forza- gli spiego con nonchalance -Ok, capito, ora prova ad attaccarmi te- mi chiede serio e determinato -Okay- io mi avvicino a lui di colpo e usando la velocità e la forza da demone gli tiro un pugno al centro del petto che lo fa volare per qualche metro. Ops. Nate fa una smorfia di dolore -Ok, ora siamo pari- io lo guardo dispiaciuta -Ehm... scusa... io... mi... mi ero dimenticata che devo andarci piano...- mi scuso imbarazzata -Non preoccuparti sto bene- mi rassicura alzandosi -Ok, sono pronto-
Corro di nuovo verso di lui e quando gli tiro un altro pugno Nate lo para con una mano e poi la guarda come per dire "sono bravo eh?", poi però si gira scuotendo la mano. -Boia che male!- esclama, io lo guardo interrogativa e poi scoppio ridere. La sua faccia è la cosa più buffa del mondo. Mi avvicino a lui ancora ridendo -Stai bene?- gli chiedo cercando di rimanere seria ma con scarsi risultati -Sì sì, sto bene- mi risponde sorridendo.
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Death's daughter is my mate
WerewolfDue ragazzi, due caratteri completamente diversi, una sola anima. Eris è dolore, sangue e oscurità. Natan è dolcezza, luce e fedeltà. Lei ha un passato difficile che la perseguita ogni notte, la sua anima tormentata non ha mai trovato pace, la sua a...