P.o.v. Natan
Ad un tratto, mentre dormo, non sento più il calore del corpo di Eris...
Mi sveglio immediatamente.
I raggi del sole filtrano tra le fessure della tapparella permettendomi di vedere chiaramente che la mia mate non è distesa accanto a me.
-Eris non c'è...- mugolo ancora assonnato.
-COOOSA?! ERIS NON C'È?!-
Cado dal letto trascinando con me le coperte.
Mi alzo di scatto.
Se Eris fosse in pericolo?
Se stesse male?
Se le fosse accaduto qualcosa di brutto?!
Sto per mettermi a correre verso la porta, ma inciampo sulla coperta e cado di faccia.
In pochi secondi sono di nuovo in piedi.
Eris... devo trovarla.
Seguendo il suo odore giungo in cucina: sta facendo colazione.
-Eris!- esclamo ancora scosso.
-Ciao lupetto! Vuoi un toast con la Nutella?- mi chiede con nonchalance.
Io mi avvicino a lei.
-No... cioè sì... cioè perché sei qui?-
Gesticolo nervosamente con le mani.
-Sto facendo colazione... non posso?-
Sorride divertita.
Lo so, quella che ho appena fatto si potrebbe benissimo candidare al concorso della domanda più stupida dell'anno.
Arrossisco.
-No... cioè sì... cioè mi hai fatto preoccupare...- balbetto.
Lei si alza e sorride maliziosa.
-Vieni qui- dice indicando la sedia su cui era seduta.
Esibisce uno sguardo accattivante.
Ok, ora la mia faccia non è più una faccia, è un pomodoro.
Vuole sedersi in braccio a me... è fantastico!
Mi siedo e lei si appoggia sulle mie ginocchia. Si gira verso di me e prendendomi il viso tra le mani mi bacia.
Il suo volto è a pochi centimetri dal mio...
Il mio cuore batte all'impazzata...
È così bello...
Sorrido e la ribacio...
È tutto così fantastico...
In quel momento entra Steve: la seconda persona che odio di più al mondo...
Appena lo vedo per poco non cado dalla sedia.
Imbranato fino alla fine.
-Ehi per...- inizia Eris, ma io la interrompo baciandola.
L'allenatore inizia a guardarmi come se volesse torturarmi con coltelli d'argento ricoperti di strozzalupo, il che probabilmente è vero.
Mi fissa mentre prende il pane, mi fissa mentre prende la marmellata, mi fissa mentre spalma la marmellata sul pane, mi fissa mentre mangia...
Ma che problemi ha?!
In fondo è lui che la torturava quando aveva cinque anni!
Io continuo a baciarla mentre scocco occhiatacce a Steve.
Quando se ne va stacco le mie labbra da quelle di Eris e le sorrido.
Per fortuna l'assassino non ha deciso di commentare, perché se lo avesse fatto credo che per una volta avrei messo da parte i miei principi.
-Guarda che so che...- inizia, ma io la interrompo nuovamente baciandola.
-Non importa- sussurro.
-Non importa- concorda lei sempre sussurrando.
Ora è lei a baciarmi.
-Ti amo Eris- bisbiglio spostandole un ciuffo di capelli che le è andato in faccia.
Lei sorride.
Il suo bellissimo sorriso... quello che riempie il mio cuore di gioia... quello che ammirerei per ore e ore...
-Anche io ti amo Nate-
Mi bacia.
È così bello sentirselo dire... è la frase più bella del mondo... quelle semplici parole mi scaldano il cuore... mi fanno sentire bene, felice, amato... spazzano via ogni mia preoccupazione, ogni mia paura, ogni mio dubbio... perché Eris è la mia mate, il mio mondo, la mia ragione di vita.Alle quattro Eris sta riposando.
È così dolce, mi dispiace lasciarla sola ma ho del lavoro da svolgere.
Provo ad uscire dalla sua camera tentando di fare il meno rumore possibile, ma, incantato dalla sua bellezza non mi accorgo che la porta è chiusa e ci vado a sbattere contro.
Accidenti!
Eris mugola qualcosa di incomprensibile e si gira di lato.
Per fortuna non si è accorta di niente.
Esco dalla villa frettolosamente e mi dirigo verso il campetto.
Decido di passare per il bosco, così posso trasformarmi e correre più veloce.
Avete presente quando avete paura di fare qualcosa e prima la fate meglio è?
Ecco.
Sì, lo ammetto, sono terrorizzato al solo pensiero che dovrò andare contro la Morte, e nel senso letterale della parola.
Dentro di me si sta svolgendo un combattimento all'ultimo sangue tra paura e buonsenso contro coraggio e determinazione.
Sto per decidere di rinunciare e tornare indietro però la determinazione e il coraggio hanno la meglio: io lo devo fare, devo vendicare Eris, devo far pentire sua madre di averla avvelenata.
Ho detto che farei di tutto per la mia mate? Bene è il momento di dimostrarlo.
-Sempre di fretta eh?-
Alzo lo sguardo: Jack è seduto a cavalcioni sul ramo di un albero.
Ma... ma... perché lo incontro sempre?! Non che mi dia fastidio, ma è strano!
"Mi stai pedinando?!"
Lui alza le mani in segno di resa.
-No no, tranquillo, mi piace semplicemente passare il tempo qui-
"Ok... "
-Inoltre, so che dove sei te ci potrebbe essere anche Kate- aggiunge esibendo uno dei suoi sorrisi da fighetto.
Eccolo il vero motivo dei nostri "accidentali" incontri.
"Jack, dovresti farti avanti prima che lo faccia qualcun'altro"
-Lo so amico, sto solo aspettando il momento giusto... comunque, dove stai andando così di fretta? La tua mate non dovrebbe essere nella sua gigante e lussuosa villa che ti stai lasciando alle spalle?- Cambia argomento sottolineando con la voce la parole "gigante" e "lussuosa".
"Lo so che è lì" ribadisco io "Mi devo incontrare con il mio branco".
Non so se specificare il motivo: meno persone ne sanno di questa storia meglio è.
-E per quale motivo devi incontrarti con il tuo branco?- mi stuzzica lui.
"Che c'è? Non posso avere voglia di passare un pomeriggio con i miei amici?" mento.
-Amico, se c'è una cosa che ho imparato dalla vita è che se qualcuno corre in quel modo non è per andare ad un appuntamento con gli amici-
Ok, ora devo per forza dirgli la verità.
-Vogliamo sfidare la Morte, vuoi unirti a noi?-
Jack sbianca.
-Voi siete pazzi! No, certo che non voglio! Io ci tengo alla pelle! Anzi! Ci tengo alle bende! Se qualcuno mi chiederà qualcosa io non ho né visto né sentito niente basta che non mi mettiate in mezzo, addio-
Detti ciò scompare tra gli alberi.
Non lo posso biasimare se ha rifiutato: stiamo per mettere in atto un piano folle quanto pericoloso.
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Death's daughter is my mate
WerewolfDue ragazzi, due caratteri completamente diversi, una sola anima. Eris è dolore, sangue e oscurità. Natan è dolcezza, luce e fedeltà. Lei ha un passato difficile che la perseguita ogni notte, la sua anima tormentata non ha mai trovato pace, la sua a...