A volte i prof. servono

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P.o.v. Natan

Sono tornato a casa alle prime luci dell'alba: per tutta la notte ho continuato ad osservare Eris e ad accarezzarle i capelli...
Avrei voluto rimanere ancora, ma avevo l'estremo bisogno di riposarmi.
Mi distendo lentamente sul letto: i tagli mi fanno ancora male.
Ah, oggi devo tornare a scuola.
Sospiro: è stato stupendo stare a letto con Eris sempre accanto e non ho per niente voglia di ricominciare il frenetico ritmo della vita scolastica.
Non riesco a chiudere occhio: riesco solo a pensare alla fantastica notte che ho appena passato e l'emozione, l'amore, Eris... mi tolgono il permesso per l'entrata nel mondo dei sogni... ma lo fanno in un modo piacevole... più che piacevole.
Il ricordo dei suoi baci mi fa scaldare il cuore, andare in tilt il cervello, riuscendo ad alimentare la sete d'amore della mia anima.

Quando la sveglia suona non ho recuperato nessuna ora di sonno.
Lo so che ho dormito per sei giorni, ma il processo di guarigione è lungo e faticoso.
Sono stanchissimo, mi sento distrutto.
Mi vesto assicurandomi che la maglietta che decido di indossare copra le bende.
Scendo le scale.
Appena mia mamma mi vede per poco non mi salta addosso... il che sarebbe stato sgradevole calcolando la mia attuale situazione...
-Nate stai bene!-
-Ehm... sì... l'effetto del sonnifero è svanito... circa-
Sta per abbracciarmi, ma per fortuna interviene Logan.
-Sì, abbiamo capito, colpa mia, scusa-
-Sei giorni l'hai fatto dormire!-
Gli tira uno schiaffo non molto forte.
-Mamma, ho detto che mi dispiace... comunque ho visto un gatto in salotto: dovresti andare a controllare-
Mia madre corre subito nella stanza: lei odia quegli animali.
Guardo mio fratello riconoscente.
-Grazie-
Lui accenna un sorriso.
-Beh, in famiglia bisogna aiutarsi e comunque ora tu mi devi un favore-
Sempre il solito.
Sospiro rassegnato.

Appena raggiungo il mio branco mi siedo affianco a loro: sono distrutto.
-Nate sei qui!- esclama Louis felicissimo.
-Sì, Louis... sono qui- rispondo con tono stanco.
-Sono felice che sei tornato Alpha-
Johan mi sorride e io ricambio.
Kate mi lancia un sacchetto pieno di caramelle al caffè: il suo modo per dire che è contenta di vedermi.
-Grazie- dico iniziando a divorarle.
Finite mi sento già meglio.
-Io ho...- incomincia Johan, ma io, vedendo arrivare Eris, lo interrompo.
-Ora devo andare a fare una cosa...-
Mi alzo e mi dirigo verso la figlia della morte.
-Il solito innamorato!- commenta scherzoso Louis e io ridacchio.
-Dobbiamo parlare- annuncio alla mia mate quando la raggiungo.
Lei mi guarda confusa ma con una nota di consapevolezza nello sguardo.
Non so come iniziare.
-Ehm... io credo... credo che la fiducia sia alla base di una coppia...-
Oh, perfetto, che frase banale, ho davvero incominciato alla grande!
Arrossisco leggermente e giochicchio nervosamente con l'orlo della maglietta.
La figlia della morte mi guarda come per dire "continua".
-Eris, non ci dovrebbero essere segreti tra di noi- proseguo con più sicurezza.
-Cosa intendi?-
-Intendo che non mi hai mai informato sul fatto che una banda di assassini ti ha offerto di unirti a loro e che potevi avere gli occhi neri anche di notte-
Sono serio, molto serio.
Lei rimane impassibile.
-Come credo avrai già notato... me la cavo molto bene nel combattimento e nell'uso di armi di ogni tipo... questo perché è da quando avevo cinque anni che vengo addestrata da Steve... mi vogliono per la mia bravura... e per gli occhi sarà stato il riflesso della luce del fuoco-
-Eris... so che non era il riflesso... mi credi così ingenuo? Perché mi stai mentendo?- chiedo con aria leggermente delusa.
-Okay Nate... se te lo dico tu rimarrai con me lo stesso?-
Ha uno sguardo triste.
Come può solo pensare che io potrei lasciarla?!
Cosa le prende?!
-Io non ti lascerei per nessuna ragione al mondo, ok?-
Eris sospira.
-Lo spero... vedi io ho un potere molto raro... solo io e mia madre ce lo abbiamo... non è facile da controllare ed è molto molto pericoloso... i miei occhi diventano più neri quando lo uso... e nel caso di ieri sera hanno cambiato colore... se non ci fossi stato tu avrei ucciso quell'uomo-
Non dico una parola.
La osservo per un po'.
Perché non me l'ha voluto dire?
Lei abbassa lo sguardo.
In questo momento vorrei solo abbracciarla, baciarla e rassicurarla sul fatto che io rimarrò sempre con lei, ma non mi ha ancora detto tutto.
-Che potere è?- le chiedo tentando di rimanere il più serio possibile.
-Io posso prendere l'energia vitale delle persone... fa soffrire moltissimo e quando l'ho presa tutta la persona muore... non l'ho più usato da quando ho minacciato di morte Blake... ma ora sto cominciando di nuovo a perderne il controllo...- risponde impassibile.
Blake?! Ora capisco perché per un periodo cercava in ogni modo di evitarmi.
Decido di non affrontare l'argomento.
Mi dispiace che sia stata così fredda... ha bisogno di me... io ho bisogno di lei... la devo sciogliere.
Senza preavviso la bacio.
Eris sgrana gli occhi e mi guarda con un misto di felicità e confusione.
La prendo per mano e la porto in un posto appartato: non voglio che qualche professore si lamenti riguardo il nostro comportamento.
-Perché non me lo volevi dire?- chiedo sorridendo per poi ribaciarla.
-Beh vedi... io credo che sia un potere orribile... quando ancora ero piccola e non lo sapevo controllare ho ucciso un sacco di bambini innocenti solo perché mi avevano fatta arrabbiare... sono molto più pericolosa di quanto tu creda Nate... e avevo paura che mi avresti  abbandonato dopo averlo saputo...-
Sentendo le parole "bambini innocenti" mi irrigidisco, ma tento di non darlo a vedere.
-Già il fatto che tu pensi che sia orribile ti rende una persona buona, una persona speciale e mi sembrava chiaro il concetto che io non ti abbandonerei e non lo farò mai e poi mai-
La bacio nuovamente.
Ha bisogno del mio sostegno, che io le stia vicino: lo sento chiaramente.
-Mi dispiace di non avertelo detto prima...- sussurra tristemente.
-Non importa: l'importante è che tu ti sia fidata di me e lo abbia fatto-
Sussurro a mia volta vicino al suo orecchio per poi darle un altro bacio.
Lei sorride e mi ribacia.
-Non so cosa farei senza di te...-
Ora è lei a baciarmi.
-Beh, spero che tu non lo scopra mai-
Le sorrido per poi baciarla a mia volta. Lei ricambia e mi abbraccia facendo attenzione a non farmi male. Ah, finalmente, non vedevo l'ora che lo facesse, questa giornata è iniziata davvero alla grande.

-Ragazzi devo dirvi una cosa-
Johan sembra molto insistente così decidiamo di ascoltarlo.
-Sono andato nel bosco e...-
Kate lo interrompe scoppiando a ridere.
-Tu? Nel bosco? Ahahahah che bella battuta-
Il licantropo la fulmina con lo sguardo.
-Sì, io, nel bosco, il nostro Alpha si è quasi fatto ammazzare per provare a seguire il killer e io non ho intenzione di restarmene con le mani in mano ad aspettare che lui venga ucciso!-
Kate, Louis, Eris e io lo guardiamo sconvolti: è la prima volta che Johan è così sicuro di sé.
Sentendo le sue parole non posso fare a meno di sorridere.
-Come stavo per dirvi- prosegue lui -Ho trovato un indizio-
Il licantropo ci mostra una piccola fiala con dentro uno strano liquido.
-Che cos' è?- chiedo.
-Dovevi per forza mostrarlo quando c'era lei?- commenta Kate in tono sprezzante guardando Eris prima che possa rispondermi.
La figlia della morte la guarda impassibile.
-Mi sono stufata di questo suo comportamento altezzoso- sbraita la licantropa mostrando i suoi veri occhi.
Emetto un basso ringhio impedendole la trasformazione.
Lei sbuffa, ma non aggiunge altro.
-Non lo so- riesce finalmente a rispondermi Johan -Pensavo che Eris potesse saperlo-
-Ha ragione- concorda Louis in tono scherzoso -L'affascinante figlia della morte avrà di sicuro qualche asso nella manica-
Ridacchio, ma Eris non accenna il minimo sorriso.
Prende la fialetta e dopo averla esaminata attentamente giunge alla conclusione di non aver mai visto una sostanza simile.
-Inutile come al solito- commenta Kate.
Le scocco un'occhiataccia.
-Potremmo chiedere implicitamente aiuto al prof. Spogels- propone Louis.
-Quel fantasma idiota che ci insegna chimica? Se ci tenete...- acconsente la licantropa.
-Sì, mi sembra una buona idea- concordo.
Johan e Eris annuiscono.

-Ragazzi, dove avete trovato questa sostanza?- ci chiede il prof. esaminandola al microscopio.
Abbiamo deciso di lasciar parlare Kate. -Johan l'ha trovata nel suo zaino: forse suo padre ce l'ha messa dentro per sbaglio... appena la abbiamo vista non abbiamo saputo resistere all'impulso di sapere cosa fosse-
-Non sono tenuto a dirvelo: è un composto molto pericoloso-
-Eddai prof, la prego, io amo la chimica: non posso non saperlo-
Se non la conoscessi direi che è una secchiona che non può resistere alla tentazione di acquisire nuove informazioni.
Spogels sospira, ma cede.
-Si chiama Gradvis: è una sorta di veleno. Per far sì che funzioni bisogna averne in grande quantità. Il procedimento per la diffusione è semplice: si inserisce dentro una macchina che lo liberi nell' aria e si aspetta. Ha due caratteristiche singolari: si diffonde in modo graduatorio andando da leggermente nocivo a pericolosamente mortale e si può rendere innocuo a distanza schiacciando un bottone. Dentro il Gradvis, infatti, non ci sono solo sostanze chimiche, ma anche particelle microtecnologiche che ne permettono la disattivazione. Riguardo alla composizione non so che altre sostanze ci siano dentro: sono sempre rimaste segrete e sconosciute al microscopio. Ragazzi è impossibile che il consiglio sia in possesso di un arma del genere: solo tra i più pericolosi spacciatori ci potrebbe essere qualcuno che continua a produrla. Non so in che guai vi stiate cacciando, ma vi consiglio di restarne fuori-
Ci riprendiamo la fialetta, ringraziamo e ci affrettiamo ad allontanarci.
Chissà cosa vuole fare il killer con questa pericolosa sostanza...

Death's daughter is my mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora