Il mio mate è un cretino

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P.o.v. Eris

Sto ancora dormendo tra le calde braccia di Nate quando ad un tratto non lo sento più. Mugolo qualcosa di incomprensibile contrariata. Poi sento le sue labbra sulle mie e sorrido. Mi sento sollevare e appoggiare su qualcosa di soffice... il suo letto probabilmente.

Passa qualche minuto e mi sento il suo sguardo addosso. Apro gli occhi e mi stiracchio. Quando lo vedo seduto sulla sedia ad osservarmi gli sorrido e con la super-velocità scatto verso di lui e gli salto in braccio per poi baciarlo -Buon giorno lupetto- gli sussurro e lui mi ribacia -Sai credo che dovrò trovarti un soprannome- io ridacchio e lo bacio. L'amore che provo per lui è indescrivibile e non si può misurare. Il suo sguardo diventa improvvisamente serio... oddio... cos'ho fatto adesso... -Eris, ieri cos'è successo? Chi ti ha fatto del male?- già... me n'ero completamente dimenticata... ora mi uccide. E la cosa inquietante è che io lo lascerei fare... -Nessuno... è stata colpa mia... ho fatto una cosa stupida...- gli dico abbassando lo sguardo... sono una completa idiota. Lui mi tira uno schiaffo che quasi non sento e poi mi bacia -Mi hai fatto preoccupare da morire!- mi ribacia. -Scusami... non ci ho pensato... e scusami anche per aver distrutto la moto...- gli dico la verità... come sempre sono solo un'egoista... non ho minimamente pensato alle conseguenze del mio gesto e a quello che avrebbe passato lui... -Ah, chissene frega della moto, l'importante è che tu stia bene- mi bacia di nuovo e io gli sorrido. Quanto lo amo...
-Nate sei sveglio?-
Merda, sua madre. Natan cercando di alzarsi cade dalla sedia trascinandomi con lui. -Ehm... uhm... ehm...- cerca di dire arrossendo, io sto per scoppiare a ridere (la sua faccia è la cosa più dolce e buffa dell'universo) ma lui mi mette una mano sulla bocca -Sì mamma, ora arrivo- io lo bacio -Ci vediamo a scuola lupetto- gli sussurro per poi lanciarmi giù dalla finestra e volare a casa mia, dove mi cambio e vado a scuola.

Finita la scuola velocemente mi alzo in volo e creo una coltre di nuvole bianche e soffici per nascondermi. È pericoloso volare di giorno gli umani potrebbero vedermi, ma io non ho voglia di farmi la strada a piedi e soprattutto CAMMINANDO. Quando sono quasi arrivata comincio a sentirmi strana ed inquieta. Poi sento un forte dolore alla gamba e alla schiena... ma che... poi sento il legame assopirsi e in un secondo capisco: Nate. Oddio, cosa gli sarà successo... volo alla massima velocità verso casa sua. Sono completamente nel panico. Entro dalla finestra e mi ritrovo davanti il suo branco, suo fratello Logan e lui disteso sul letto. La sua faccia è contratta in una smorfia di dolore. Sbianco completamente e mi avvicino al letto -C-cosa gli è successo...?- chiedo in un sussurro rivolta a nessuno in particolare -Non lo so- risponde Logan -L'ho trovato così nel bosco-
-Vi lascio soli- aggiunge andandosene.
-Sai riconoscere l'autore delle ferite?... Kate dice che potrebbe essere stato il killer- mi chiede Louis -Dovrei vederle... aiutatemi a girarlo- Johan e Louis annuiscono e mi aiutano io gli levo delicatamente la maglietta e di colpo il mio sguardo diventa freddo -È stato un assassino- rispondo con tono gelido -Non avrebbe senso!- esclama quell'idiota di Louis -So riconoscere le ferite inflitte da un assassino quando le vedo... ha usato un proiettile e delle lame d'argento imbevuti di aconito... solo gli assassini hanno certe armi- gli spiego inespressiva sussurrando l'ultima frase... sono sicura di essere molto inquietante in questo momento ma se mi lasciassi sopraffare dalla rabbia sarebbe un bel problema.
-Aco-che? Comunque sono sicuro che sia stato il killer- ribatte Louis... ora lo ammazzo -Secondo me dovremmo chiederglielo quando si sveglia- dice Johan preoccupato... tanto ho ragione io... ma lasciamo pure che credano quello che vogliono -Beh se è stato un assassino potrebbe essere una persona di nostra conoscenza- dice Kate guardandomi.
Eh?? Possibile che l'unico neurone che si ritrova si sia danneggiato?! Ma come può solo pensare che sia stata io?!?! Se lui muore io muoio con lui... non potrei mai fargli del male. Comincio a fissare Kate come se volessi strapparle l'anima per poi farla a brandelli e i miei occhi diventano due pozzi neri senza fondo, due buchi neri che attirano e distruggono qualunque cosa si trovi vicino a loro.
Vedo la sua energia vitale.
È così giovane e pura...
La voglio.
Ne ho bisogno.
Comincio a camminare verso di lei. -Credi di farmi paura?- dice Kate. Johan arretra. -Eris... c-calmati- dice Louis spaventato. In quel momento riprendo il controllo del mio corpo, sbatto più volte le palpebre e mi fermo poi faccio un respiro profondo tenendo lo sguardo inchiodato al pavimento -Andate via.- dico a denti stretti -Ehm... noi... vorremmo rimanere qui... anche noi teniamo a Natan...- dice Johan. Questo lo so perfettamente! Il punto è che una parte di me vuole prendersi la loro energia vitale, uccidendoli in un modo lento e doloroso oltre ogni limite! Ma ho promesso a Nate con avrei più fatto loro del male.
-È il nostro Alpha...- dice Louis -Vi prego. È per il vostro bene. Non voglio uccidervi- dico facendo dei respiri profondi e stringendo i pugni. Devo controllarmi. Assolutamente.
-Andiamocene si vede che qui siamo di troppo- dice Kate con disprezzo. Per fortuna se ne vanno. Per la frustrazione tiro un pugno alla parete che si crepa. Mi siedo sul letto accanto a Nate e gli prendo una mano tra le mie. Una lacrima cade sulla sua mano. Lo osservo attentamente e mi si stringe lo stomaco. La consapevolezza di quello che gli sarebbe potuto accadere mi colpisce come uno schiaffo in pieno viso. Se fosse morto... se Logan non l'avesse trovato... se quell'assassino avesse deciso di ucciderlo invece di dargli solo una lezione... io non posso vivere senza di lui. Comincio a respirare irregolarmente. Mi manca l'ossigeno. La vista mi si annebbia. Poi ad un tratto entra Logan e quando mi vede in quello stato si avvicina -Che succede? Starà bene lo sai vero?- io comincio a tremare -Se tu... non... non lo avessi trovato... lui... lui sarebbe...- credo di star avendo un attacco di panico. Lui mi si siede accanto.
-Non pensare a questo- mi volto verso di lui e lo guardo con gli occhi colmi di terrore -Io... io... io non posso vivere senza di lui...- senza preavviso Logan mi abbraccia -Lo so, lo so, ora però devi calmarti: credo che lo stesso valga per lui- avere qualcuno accanto che mi capisce mi rassicura, lo stringo forte e scoppio a piangere sfogando tutta la paura, la rabbia e la tristezza accumulata. Lui mi accarezza i capelli -Mio fratello è molto fortunato e anche tu lo sei- grazie a lui riesco a calmarmi un po' e mi asciugo le lacrime.
-G-grazie... scusami io... io non so perché ho reagito così...- gli dico abbassando lo sguardo... non mi conosce nemmeno ma mi ha aiutata comunque... in questo assomiglia molto a suo fratello... gli sono grata per quello che ha fatto... -Perché lo ami- mi dice alzandosi -Bene ora vado a rassicurare i miei genitori sul fatto che Nate è sotto l'effetto di un potente sonnifero- io annuisco e torno a guardare il mio mate.

Death's daughter is my mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora