Ma cosa mi prende?!?!

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P.o.v. Natan

Oggi pomeriggio Kate viene a casa mia per insegnarmi le dieci regole da rispettare per sopravvivere con Jack.
-Sono felice di conoscere un altro membro del tuo branco- dice mia mamma sorridendo mentre la aspetto davanti alla porta.
-Vedo che sei impaziente che questa Kate arrivi- nota.
Già, sono impaziente...
Perché sono così impaziente?!
Lei è solo una mia amica...
Ripenso a quel bacio...
Quando eravamo soli sulla moto...
Sono veramente sicuro che per me non fosse niente?
No...
Ma cosa mi sta succedendo?!
Eris è la mia mate! La mia compagna di vita! Non posso tradirla!
Sento suonare il campanello.
Apro subito la porta e il cancello.
-Buongiorno, ciao- saluta Kate sorridendo una volta entrata.
-Ciao Kate, piacere di conoscerti, io sono Rose la mamma di Natan-
La mia amica le stringe la mano sorridendo.
-Il piacere è tutto mio-
È così carina quando sorride... è più che carina...
Arrossisco.
Eh?!
Sì, è una bella ragazza, ma perché sto reagendo così?!
Prima che possa aggiungere altro prendo Kate per un braccio e la trascino in camera mia.
-Aspetta!-
La licantropa si ferma di colpo a metà delle scale.
-Un filo...- nota indicando un lungo spago sottile sul gradino dopo quello in cui siamo noi.
Alziamo lo sguardo: sopra di noi c'è un secchio pieno di... credo che siano quelle cose che stanno dentro il water.
-Noah e Lily... saranno di sicuro sopra ad aspettare che il loro scherzo vada a buon fine- commento.
-Sono tuo fratello e tua sorella minori?-
Annuisco.
-Ho sempre desiderato avere un fratello o una sorella... mi sento sempre così sola a casa...-
-Beh, sai come si dice, attenta a ciò che desideri-
Lei ridacchia.
Ha dei bellissimi occhi... non avevo mai notato quanto fossero stupendi... sono del colore del cielo sereno... io amo il cielo quando è azzurro, senza nuvole, libero... guardandoli mi sento tranquillo, rilassato...
No... aspettate... sono gli occhi di Eris che mi fanno sentire bene... o almeno lo facevano...
Ma cosa mi sta succedendo?!
-Nate, reggimi il gioco- mi riporta alla realtà Kate.
-AHHHHHHHH- urla -Che schifo! Chi è stato a fare questo scherzo di pessimo gusto?!-
È veramente brava a recitare.
La guardo con ammirazione.
Lei mi dà un colpetto con il gomito facendomi ricordare che anche io sono sul palcoscenico.
-Credo siano stati Noah e Lily- rispondo alzando la voce.
-Che schifo... puzzerò per tutta la vita!-
Mi guarda come per dire "trova un modo per farli scendere".
Ci penso per qualche secondo.
-Beh, per consolarti ti offro alcuni dei buonissimi biscotti al cioccolato che ci sono in cucina. Vieni-
Le dico iniziando a scendere le scale.
Appena sentono la parola "cioccolato" Lily e Noah si fiondano giù dalle scale cadendo vittime del loro stesso scherzo.
Io e Kate scoppiamo a ridere.
Mi rendo conto che sono felice di passare del tempo solo con lei: mi fa stare bene...
No, devo pensare a Eris, devo concentrarmi su Eris.
Continuando a ridere giungiamo in camera mia e ci sediamo sul pavimento, uno di fronte all'altro.
-La tua camera sembra la mia, un po' più colorata però- commenta notando il disordine.
-Guarda che la posizione di ogni singolo indumento a terra è calcolata eh-
-Sì certo, come no-
Scoppiamo di nuovo a ridere.
-Sai, sei la prima che riesce a tenere testa a Lily e Noah-
Mi complimento sorridendo.
Lei ricambia.
Il suo sorriso è stupendo... lei è stupenda...
C-cosa?! Di solito faccio questi pensieri su di Eris!
-Bene, ora passiamo alle cose serie: le dieci regole per sopravvivere con Jack- annuncia.
-Primo: non accennare discorsi con doppi sensi-
Annuisco ridacchiando.
-Sì, da come avrai capito è abbastanza... cioè volevo dire... molto pervertito-
La guardo con consapevolezza.
-L'ho notato, e se prova di nuovo a chiedere di baciare Eris lo rispedisco dritto dritto nel suo sarcofago-
"E se provasse a baciare Kate?" chiede una vocina dentro di me. Non ci voglio pensare: ho paura delle conclusioni a cui potrei giungere.
La licantropa scoppia a ridere.
-Non l'ho mai visto tanto spaventato: Eris l'ha proprio terrorizzato-
Ricordando la scena rido anche io.
-Senti... riguardo alle tue divergenze con lei...- inizio, ma Kate mi fa segno di lasciarla parlare.
-Ci ho pensato... e se lei tiene veramente al fatto che noi dovremmo smettere di litigare mi verrà a chiedere perché la tratto così male, sennò, no-
Sospiro, ma sorrido...
Vorrei dirle che non dovrebbe comportarsi come una bambina invidiosa, ma non ci riesco, non riesco ad arrabbiarmi con lei... è troppo carina... è forte... indipendente... astuta... e...
Non ci capisco più niente!
Io amo Eris ma mi sento anche attratto da Kate!
-Secondo- prosegue la licantropa -Se vuole fare una cosa stupida non dargli corda o si monta la testa-
-O meglio, non dargli benda-
dico con sguardo provocatorio.
-Era pessima, mi sa che Louis ti ha influenzato troppo-
-Già-
Scoppiamo di nuovo a ridere.
Passare del tempo con lei è fantastico: il tempo vola, ma allo stesso tempo sembra che si fermi per farci gustare ogni singolo momento.
Non la conosco da molto... e già ho capito che è una persona speciale...
Ma cosa mi prende?!
-Terzo: non ricordargli che è un discendente di Tutankhamon o non la smetterà più di darsi delle arie-
-Del tipo "Ehi, Tutankhamon è un mio antenato, ho ancora le sue vecchie pergamene"-
Lo provo a imitare senza grandi risultati.
Kate ride lo stesso.
-Aspetta, fai provare a me, "Ehi, lo sapevi che Tutankhamon è un mio lontano antenato? No? Bene, ora che lo sai potrai dedurre che sono una mummia importante"-
È u.g.u.a.l.e.
Le risate riempiono la stanza.
-Ma come fai?- le chiedo stupito e con ammirazione continuando a ridere.
-Beh, anni e anni di duro allenamento e comunque una potenziale attrice non svela mai i suoi trucchi-
Esibisce un sorriso sghembo.
Prendo il cuscino dal letto e glielo tiro in faccia.
Le sorrido.
Lei ridacchia.
-Allora vuoi la guerra eh?-
Appallottola una maglietta e me la tira addosso.
In poco tempo vestiti volano per la stanza.
Dopo un'oretta buona ci distendiamo a terra, stanchi, ma felici.
-Le altre regole quali sono?- le chiedo mentre riprendo fiato.
-Beh, a dire il vero erano solo tre, ho detto dieci perché, come ben sai, adoro mentire- risponde ridacchiando.
Io le tiro un pugno amichevole sulla spalla.
-Allora qui abbiamo una piccola furfante-
Lei arrossisce e nel suo sguardo compare una nota di tristezza.
-Cosa c'è? Ho detto qualcosa di sbagliato?- le chiedo con aria preoccupata mettendomi seduto.
Lei fa lo stesso.
-No no, è solo che mia mamma mi chiamava sempre così...-
-Beh allora credo che continuerò a farlo per mantenere vivo il suo ricordo-
Sorrido.
Lei arrossisce ancora di più.
-Sì, ma non in pubblico...-
È così dolce...
Ridacchio.
-Se vuoi parlare di tua madre io sono qui- le dico con voce rassicurante.
Kate annuisce e dopo qualche minuto passato in silenzio incomincia.
-Lei... lei è morta di malattia... se solo avessimo avuto i soldi per le cure... lei sarebbe ancora viva...-
Delle lacrime solitarie iniziano a solcarle le guance.
Mi alzo e le porgo una mano.
Lei la afferra e si alza a sua volta.
Le sue labbra sono a un centimetro dalle mie...
I nostri respiri si mescolano...
-Mi dispiace... non posso capire quello che provi, ma sappi che io ti starò sempre vicino-
Le sorrido.
-Sei una persona gentile Nate-
Si asciuga le lacrime.
-Sei una delle persone migliori che abbia mai incontrato... sei altruista... metti sempre prima il bene degli altri al tuo-
Il mio cuore inizia a battere come il timer di una bomba: accelerando sempre di più.
Kate mi bacia.
Io non la respingo, anzi ricambio...
È una sensazione diversa rispetto a quella di quando bacio Eris... è più "umana"... non so come spiegarlo...
In questo momento dentro di me la sensazione di confusione che avevo prima è esplosa riempiendomi di se e di ma...

Cosa mi sta succedendo?

Death's daughter is my mate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora