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Le sue labbra morbide si posarono sulle mie e il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.
Stava accadendo, stavo veramente dando il mio primo bacio.
Lui premette di più sulle mie labbra e le socchiuse per permettermi di assaporare le sue.
Ero inesperta nel settore perciò mi ritrovai in parecchio difficoltà nel fare qualche passo.
Lui capì e lo sentì sorridere tra le mie labbra, sorrisi pure io.
Mi avvicinò di più a lui e mi prese il viso tra le sue mani per guidarmi assieme a lui.
Io posai le mani sul suo petto e sentì in suo cuore battere velocemente mentre respirava faticosamente.
Amavo come reagiva a me, al mio tocco, alle mie carezze, al mio bacio.
Gli strinsi la felpa con le mani quando lui mi morse il labbro inferiore facendomi rabbrividire.
Una scossa lungo la schiena mi scese nel momento in cui lui si staccò da me per prendere fiato e mi guardò dritta negli occhi.
Le emozioni che vedevo nel suo sguardo erano incomprensibili e inspiegabili.
Aveva le pupille dilatate e i capelli scompigliati a causa del vento mentre le labbra erano rosse e i zigomi arrossati.
Sembrava un opera d'arte.
"Sei bellissima", sussurrò tra le mie labbra e io deglutì a fatica, avevo la gola asciutta.
Non risposi e mi limitai a sorridere abbassando lo sguardo, mi sentivo imbarazzata per il gesto iniziale, avevo fatto io il primo passo e ripensando a ciò che era avvenuto poco tempo fa, mi sentivo le guancie in fiamme.
"Ehi", mi chiamò lui alzandomi il volto con le mani per far incrociare i nostri sguardi.
"Non devi sentirti imbarazzata, devi sentirti coraggiosa perché al contrario, io sono stato un codardo e non sono riuscito a fare ciò che ho voluto dal primo giorno in cui ti ho vista. Tu ce l'hai fatta, devi considerarti forte, e ti ringrazio per aver fatto il primo passo Kate, io con te non ci sarei mai riuscito", mi disse sorridendo.
Io lo fissai per qualche secondo prima di dargli un semplice bacio a stampo sulle labbra, il che mi fece venire la pelle d'oca.
Lui si sorprese ma poi mi sorrise dolcemente e mi abbracciò forte a lui, come se volesse congiungere i nostri cuori solitari.
Stavamo abbracciati silenziosi, non avevamo bisogno di tante parole per comprenderci, ci bastava un semplice sguardo o un semplice abbraccio per raccontare tutte le emozioni contrastanti che ci balenavano dentro.
Rimasi nelle sue braccia per un bel pò a pensare a tutto ciò che era avvenuto in giro di poche ore e mi sentì mancare il fiato.
Avevo dato il mio primo bacio alla persona della quale mi ero innamorata e non esisteva cosa più bella di questa.
Mi sentivo fortunata, per una volta nella mia vita una cosa era andata come avevo desiderato.
Non avevo mai perso la speranza nel sentire il sapore di un bacio di Antoine.
Non bisogna mai perdere la speranza anche se la cosa per la quale stiamo lottando sembra molto lontana da noi.

Ad un tratto il mio cellulare squillò assieme a qualche goccia di pioggia che sentì cadermi in testa.
Antoine si mise il cappuccio della felpa in testa e mi coprì con il suo braccio mentre tiravo il telefono dalla tasca per non bagnarmi.
Guardai il telefono e vidi un messaggio da Dylan che mi diceva che mi avrebbe chiamato tra mezz'ora.
Io spalancai gli occhi e guardai Antoine, avevo molte cose da dire a mio fratello.
"Dai ti accompagno a casa, così potrai parlargli tranquillamente", mi informò Antoine e ci alzammo da quel muretto che mi rimarrà per sempre impressa nel cuore, era diventata parte di me.
Incrociò le sue mani alle mie e camminando lentamente arrivammo davanti alla sua macchina parcheggiata.
Salì e lui si mise al volante accendendo il riscaldamento siccome faceva parecchio freddo, poi mi sorrise e partì.
"Come ti senti ora Kate?", mi chiese senza distogliere lo sguardo dalla strada.
Lo guardai e mi sembrò abbastanza teso per la risposta, forse non voleva sapere solo come stessi ma se il bacio mi era piaciuto o no.
"Sto molto meglio Antoine, grazie", risposi e lui sorrise, poi aggiunsi, "È stato un primo bacio indimenticabile".
Lui si girò a guardarmi dolcemente e mi strinse la mano con la sua e la lasciò apoggiata sulla mia gamba mentre guidava con l'altra.
"Sei stata brava, non me l'aspettavo, ti sei esercitata per caso?", mi chiese con un sorriso malizioso.
"Sei uno scemo!", esclamai e gli tolsi via la mano dalle mie gambe facendo finta di essermi offesa.
Lui iniziò a ridere e io sorrisi senza farmi notare.
Arrivammo davanti a casa mia e io scesi giù dalla macchina senza salutarlo perché volevo vedere la sua reazione.
Infatti non mi deluse e scese pure lui, io iniziai a camminare e ad un tratto lo sentì prendermi il polso e attirarmi a lui così forte che girandomi andai a sbattere contro il suo petto.
Incrociai il suo sguardo con le iridi di un colore più azzurro dell'oceano.
"Non ti lascerò mai andare senza avermi salutato, mai. Ricordatelo", lo disse con così tanta serietà che mi fece sospendere il fiato.
Io annuì e lui mise le mani sui miei fianchi avvicinandomi ancora di più.
Sentì il suo respiro caldo su di me mentre appoggiò le sue labbra sulle mie facendo accelerare il mio battito cardiaco.
Fu un bacio semplice ma che raccontava tante cose che lui non riusciva a dirmi a parole.
Quel bacio mi trasmise molti sentimenti, come la malinconia, la nostalgia, la mancanza, la felicità e l'amore.
Dovevamo salutarci e non sapevamo quando ci saremo rivisti ma ero sicura che quando avrei avuto bisogno, lui ci sarebbe stato.
Ci staccammo e io aprì gli occhi per guardarlo mentre gli accarezzai la guancia lentamente.
"Mi mancherai", gli dissi semplicemente.
"Anche tu", rispose lui fotografando il mio volto con il suo sguardo per ricordarsi la mia espressione dopo un bacio lento e pieno di emozioni.
Lo abbracciai e un ultima volta sentì il suo cuore battere, quel suono mi tranquillizzava e mi faceva stare bene, mi sentivo protetta e a casa.
"Mi prometti che ci rivedremo presto?", gli chiesi guardandolo.
"Te lo prometto", mi rispose e mi accarezzò il volto.
Dopodicchè mi lasciò un bacio sulla fronte e si staccò da me.
Lasciò andare la mia mano intrecciata alla sua e con un espressione dolente salì in macchina.
Scambiò un ultimo sguardo con me con un sorriso rattristato e poi partì per l'Accademia.
Sapevo benissimo che stavamo prendendo un rischio, questa relazione non sarebbe mai stata regolare o senza complicazioni.
La distanza ci avrebbe messo alla dura prova ma era questo il potere del vero amore.
Se veramente eravamo destinati a stare insieme allora avremo combattuto e supertato ogni ostacolo.

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