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Passarono due mesi.
Eravamo a fine Maggio e mancavano poche settimane alla fine della scuola nonché al prom e il diploma.
Questi due mesi sono stati i mesi più intensi ma tranquilli mai affrontati da quando ero qua a Los Angeles.
Per me le acque erano così calme da insospettermi e pure spaventarmi.
Insomma io non ero abituata a vivere una vita serena, e tutta questa freddezza non mi convinceva affatto.
Ma comunque era stato un bene immenso perché ero riuscita a concentrarmi di più sullo studio, che avevo trascurato molto per i miei precedenti fatti.
Ero a rischio di perdere tutti i colloqui per i college per le assenze fatte e per essere stata indietro di programma; ma per me perdere i colloqui sarebbe stato come perdere una parte di me, perciò avevo alzato le maniche e mi ero messa al lavoro dando tutta me stessa sulle domande di ammissione.
Infine i risultati erano riaffiorati, ed erano stati così tanto sorprendenti da far rimanere a bocca aperta tutti i professori e alunni.
Avevo fatto tutti i colloqui possibili per i College di mio interesse ed ero stata contenta delle parole dei professori della Harvard e Stanford, ora dovevo solo aspettare la lettera di accettazione dai college e partire per una nuova vita.
Questo anno scolastico era stato un temporale completo, era iniziato con un cielo sereno pieno di raggi di sole per poi trasformarsi in uno sempre più grigio, cupo e freddo, erano arrivati i primi tuoni e fulmini, aggravandosi sempre di più fino alla caduta della pioggia, forte e sempre più forte; ora il cielo era stabile dopo il tormento che aveva subito, ed era preoccupato sul fatto se sarebbe ritornato con un raggio di sole oppure avrebbe iniziato a grandinare, era ancora tutto da predire.

Non avevo più avuto notizie di Antoine dal suo compleanno e a volte David mi aggiornava riguardo al suo percorso.
Mi mancava, ma questa era la persona che mi ero scelta nonostante la mia consapevolezza sul fatto che sarei dovuta andare incontro a tante difficoltà, per amore si poteva fare di tutto anche soffrire in silenzio.
Dei suoi migliori amici, Alex e Domenic, non avevo più saputo nulla, era come se fossero scomparsi dopo la festa e a dir la verità non avevo nessuna intenzione di rintracciarli.
La relazione di Emma e Dylan andava a gonfie vele ed erano una delle coppie più invidiate dai giovani di Los Angeles, e mi sembrava alquanto palese questa affermazione.
Con Cameron il mio rapporto era stabile, eravamo molto amici e quando abbiamo occasione scambiamo due chiacchiere, era sempre un piacere parlare con lui ma purtroppo per i suoi problemi famigliari ci vedevamo poco in giro e appena lo beccavo facevamo un giro insieme al parchetto aggiornandoci sulle nostre vite.
Invece, ora che Dylan ed Emma erano sempre occupati a fare i piccioncini, io Tom e Thomas abbiamo creato un bel trio, diciamo che erano diventati i miei migliori amici ed eravamo adirittuta inseparabili, riudcivano a sopportarmi per qualsiasi mia paranoia e gli ringraziavo parecchio per la loro pazienza.
Mi avevano aiutata molto e ne sarò grata per sempre, infondo eravamo tutti e tre sulla stessa barca, senza pensieri e una vita amorosa al limite senza speranza.
Eravamo davvero molto uguali e la loro presenza mi fa sempre bene, mi diverto con loro, anzi precisando, finalmente ho dei amici veri che mi vogliono per come sono.
Harry e Cole ormai sono sempre in giro insieme e gli capisco, chi non vorrebbe passare del tempo con il proprio migliore amico dopo due anni senza nessun contatto?
Perciò non gli biasimo e gli lascio completamente liberi di fare ciò che vogliono.
Pure con loro ho un ottimo rapporto e sono sempre presenti quando ne ho bisogno.
Matt è ritornato a casa e anche se la situazione con lui è abbastanza tesa, abbiamo fatto il patto di ricominciare da capo e con tanta fatica sono riuscita a perdonarlo, ci parliamo di raro, se non è assolutamente necessario e viviamo come due persone che si vedono solo a colazione e a cena.
I genitori hanno capito la nostra situazione e ci hanno lasciato molto liberi sulla nostra decisione.
David e Isabelle sono delle persone fantastiche e sempre a disposizione per qualsiasi necessità.
Con Alissa ci ho parlato una volta, in cui mi diceva come si stava trovando a Londra e che per ora era tutto normale, aveva iniziato una nuova vita serena e spensierata come una ragazza completamente diversa da com'era qui a Los Angeles e io non potevo che essere solo facile per lei.
Per il resto tutto apposto e l'andamento della mia vita in questo periodo mi sta rendendo più allegra e serena del dovuto.
Però nella mia mente pessimista gira sempre la frase, che "dopo tanto sole e caldo, arriva la tempesta", ma questa volta non darò retta alla mia mente ma al cuore che continua a ripetermi che andrà tutto alla grande.

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