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Dopo pranzo Isabelle aveva un appuntamento di lavoro importante perciò ci salutò dicendo di rivederci stasera per cena.
Appena Isabelle ci lasciò soli, io e Matt ci sentimmo abbastanza in un atmosfera di disagio.
A rompere il ghiaccio fu però questa volta, Matt.
"Mamma ha preso la macchina, vuoi che ti accompagni a casa con la mia?", chiese facendo il possibile per non incrociare il mio sguardo.
Era chiaramente imbarazzato.
Lo guardai, anzi lo analizzai, era cambiato.
Non aveva la stessa aria da ragazzino viziato e vanitoso come prima, sembrava maturato dopo l'accaduto.
Aveva imparato ad accettare i suoi errori e prima di tornare a casa mi aveva chiesto scusa chiedendomi il permesso di ritornare.
Io avevo accettato perché aveva gli stessi diritti di stare nella propria abitazione come gli avevo io e non ero nessuno a decidere di privargli della sua stessa casa e famiglia.
I segni del suo cambiamento gli avevo percepiti anche durante il pranzo con Isabelle dal suo tono e modo di parlare.
Era più calmo e quasi intimidito.
Aveva parlato poco a confronto mio e si limitava ad annuire e sorridere, si sentiva colpevole e non pensava di meritarsi di sedersi al mio stesso tavolo.
Ma io non sono una persona cattiva, credo di avere un enorme cuore aperto per tutti.
Se sono riuscita a perdonare Alissa dopo tutto ciò che aveva fatto a me e Antoine perché non farlo anche con mio fratello?
Per perdonarlo, l'avevo già fatto, ma ciò che dovevo cambiare era il mio atteggiamento distaccato e freddo nei suoi confronti.
Stava facendo di tutto per rimediare e avere qualche tipo di collegamento o relazione pacifica, perciò, perché non dargli una seconda possibilità?
Tutti sbagliano nella vita, fanno male agli altri ma se si pentono dei loro fatti allora bisogna provare a riallacciare i rapporti con loro.
E poi in questo periodo volevo rimediare i conti in sospeso con tutti, volevo essere in pace con me stessa, senza alcun tipo di problema, volevo semplicemente essere spensierata e in buoni rapporti con tutti.
Soprattutto con la mia famiglia e i miei amici più stretti.
Cercai il suo sguardo e appena la trovai, gli sorrisi.
"Ti va se andiamo a fare un giro invece?", chiesi.
Lui spalancò gli occhi per la sopresa e sembrò pietrificato.
Io gli passai una mano davanti agli occhi per svegliarlo e quando tornò sulla terra sorrise ampiamente.
"Certo Kate", mi rispose balbettando per la gioia.
"Allora andiamo, che aspetti?", dissi io ridacchiando, poi aggiunsi, "Guido io".
"Quando hai preso la patente?", mi chiese incredulo.
"Beh diciamo che sei rimasto indietro di parecchie cose Matt", risposi io prendendoli dalla mano la chiave della macchina.
Salimmo e io partì verso la spiaggia.
Era una giornata calda e stare accanto all'acqua con il leggero venticello, faceva stare bene.
Arivammo presto e io mi tolsi le scarpe come Matt per camminare scalza sopra la sabbia scottante.
Ci sedemmo vicinissimo alle onde azzurre dell'acqua e io chiusi gli occhi per prendere un profondo respiro.
Si stava proprio bene.
"Kate, grazie davvero", mi disse ad una certo punto lui.
Aprì gli occhi e lo guardai notando che aveva gli occhi lucidi.
"Di cosa Matt?", chiesi.
"Di tutto, insomma dopo quello che avevo fatto, una persona diversa da te non mi avrebbe mai perdonato. Sei veramente una ragazza speciale e io sono fortunato a chiamarti mia sorella, se me lo permetti ancora", disse lui distogliendo lo sguardo da me e posandolo sulle onde davanti a lui.
"Te lo permetto, perché sai Matt, io sono una persona che dà sempre una seconda possibilità. Io prima di perdonare ci penso, penso a cosa io avrei voluto dalla persona a cui ho fatto del male, sapendo che ciò che ho fatto è stato uno gravissimo sbaglio. So bene che tu non avevi pensato alle conseguenze, hai reagito accecato dall'amore e ti capisco perché le persone per l'amore fanno cose estremamente assurde. Ero arrabbiata con te, era lecito esserlo ma poi ci ho riflettuto e ho pensato che tutti prima o poi fanno delle cazzate e lo fanno senza pensarci due volte e quando finalmente si svegliano capiscono cosa diavolo hanno combinato. Anch'io ho sbagliato parecchio fino ad oggi ma ho avuto la fortuna di avere delle persone che hanno cercato di far passare tutto, dimenticare e andare avanti. E lo farò anch'io perché infondo ti voglio ancora bene, anzi te ne ho sempre voluto. Perché, conosci il detto 'si litiga spesso con quelle persone a cui ci tieni veramente'? Perché vuoi che loro stiano bene e non commettano errori che porteranno del male nella loro vita. Perciò io comunque voglio ancora avere il mio fratello indietro dopotutto, e lo accetto così com'è con tutti i suoi pregi e diffetti", dissi.
Matt si asciugò una lacrima ribelle che le era sceso e mi guardò.
Quando incrociò il mio sgaurdo anche le altre lacrime iniziarono a scenderle e lui non riuscì più a controllarle o fermarle.
"Ti voglio bene Kate, te ne voglio veramente un sacco, scusami, scusami davvero tanto. Non era mia intenzione farti del male, me ne pento amaramente, se riuscissi tornerei indietro a prendere a schiaffi il vecchio Matt. Tu mi hai capito e te ne sono molto grato, sei la sorella che ogni fratello vorrebbe. Grazie mille, grazie", disse ma non riuscì più a continuare a causa dei singhiozzi.
Io mi avvicinai a lui e lo abbracciai, un abbraccio forte e genuino.
Lui ricambiò subito stringendomi forte e appoggiando la testa sulle mie spalle, bagnandomi completamente il vestito.
"Dio, quanto mi sei mancata Kate, non hai idea", mi sussurrò e un sorriso automatico mi si sfociò sulle labbra.
Dopo tanto ci staccammo e ci guardammo scoppiando a ridere.
Mi era mancato, dovevo ammetterlo.
Lui si asciugò le lacrime con la manica della camicia anche se gli occhi rimanevano rossi e gonfi.
"Beh allora non mi aggiorni sulla tua magnifica vita?", mi chiese riprendendo a respirare normalmente e guardandomi ridacchiando.
Anch'io ridacchiai e iniziai a raccontarli delle vicende che mi sono capitate in questi ultimi mesi.
Lui commentava ogni episodio con le sue battute che tanto mi mancavano.
Risi troppo con lui e finalmente mi sentivo libera, avevo capito che la sua assenza non mi aveva fatto del bene.
Ora invece stavo bene.

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