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I fiocchi di neve tenere e bianche stavano scendendo lentamente.
Stavano imbiancando il paesaggio di un bianco limpido e affascimante.
Ogni singolo fiocco di neve portava splendore, appariscenza, grazia, eleganza, armonia, dolcezza.
Tutt'attorno sembrava delicato e tenue con un vento gelido che l'accompagnava.
Il freddo sembrava dissolto, svanito, sotto il cielo blu stellato.
Le stelle, quei piccoli minuscoli puntini luminosi che brillavano sopra tutto il prato coperto di soffice neve, riscaldavano l'atmosfera con la loro magia incantevole.
E la luna piena, che le faceva compagnia sembrava così sola, così diversa, ma in quella diversità rispondeva tutta la sua bellezza.
La luna si sentiva spaesata, fuori luogo in quello immenso cielo stellato tutte uguali fra loro, non si sentiva abbastanza, si sentiva sbagliata, perché era completamente l'opposto di tutti i suoi compagni, ma bisogna ricordarsi che fra tutte le stelle la luna è il corpo celeste più amato dai poeti, più guardato dagli innamorati, più dipinto dagli artisti.
E non è la stella.
La luna è unica nel suo genere e non ne esistono altri che potranno mai sostituirla.
Lei è sé stessa e particolare, unica nel suo mondo.
In mezzo a tutta quella serenità c'era una casetta, esattamente ai piedi di una collina.
E in quella piccola casetta c'erano due ragazzini con non più di vent'anni e un grande morbido cuccioloso cane che dormiva accanto al focolare acceso.
I due ragazzi se ne stavano lì uno accanto all'altro stretti stretti per il freddo con le coperte adosso e due tazze di cioccolata fumante in mano.
Stavano parlando, stavano ridendo, stavano scherzando, si stavano godendo la bellissima serata di neve.
Il ragazzo ad un tratto si alzò lasciando la ragazza perplessa.
Andò in camera da letto e prese la sua chitarra, dopodiché ritornò in salotto vicino alla ragazza e le porse un biglietto con scritto 'ti ho scritto una canzone', alla ragazza leggendolo vennero le lacrime agli occhi.
Il ragazzo si accomodò piano accanto a lei con la chitarra posizionata tra le gambe e iniziò a cantare.
La ragazza si sentiva speciale a quelle parole uscite dalla bocca di quel ragazzo che è stato il suo primo amore e la chitarra che accompagnava le dolci frasi rendeva tutto più irreale e paradisiaco.
Finita la canzone, la ragazza praticamente saltò adosso le braccia del ragazzo colta dall'emozione e il ragazzo si lasciò trasportare da quel momento così perfetto, così indimenticabile.
Lei caduta sopra di lui iniziò a ridere a crepapelle e al ragazzo sembrò di non aver mai visto qualcosa di più straordinario e meraviglioso di quella risata aperta e sincera.
Dopo vari tentativi di calmarsi entrambi, si alzarono e si avvicinarono accanto alla finestra per vedere il panorama fuori.
Al ragazzo venne un lampo di idea e i suoi occhi si illuminarono.
Prese la ragazza per mano e la portò fuori sotto la leggera pioggia di fiocchi di neve.
Accese la musica e chiese la mano alla ragazza per un lento.
Lei sempre più sorpresa accettò volentieri e si lasciò trasportare da quella sensazione magnifica.
Tutto era come lei aveva previsto per la sua vita e si sentiva più viva che mai. Il suo sogno si stava avverando.
Anche il dolce cane si aggregò a loro, completando la mini famiglia.
Erano felici.
I loro volti esprimevano vera gioia da tutti i pori.
Sotto quel cielo stellato blu scuro, la luna che li osservava con un sorriso non cancellabile facilmente, il bianco luminoso della neve e loro due che ballavano spensierati e soli creava un atmosfera di pace e tranquillità indistruttibile.
Erano solo loro, sé stessi e innamorati.
Erano Kate e Antoine.

Aprì gli occhi di scatto a causa della sveglia, lasciando un vuoto dentro di me per il bellissimo sogno che stavo facendo.
Giusto, questo tipo di spensieratezza e felicità con Antoine era qualcosa di impossibile per me.
Non poteva mai accadermi una cosa del genere, mai.
Sono sempre portata dalla sfortuna e così andrò avanti.
Non ci sarà nemmeno una casetta, o la neve, o il cielo blu con tantissime stelle e la luna a vederci ballare.
Niente di niente e non posso nemmeno sperare a un momento così.
Io non posso essere felice, mi è stato bandito tutto ciò.
Ed in parte è anche colpa mia.
Spensi la sveglia che continuava a suonare e già rendeva la giornata insopportabile, poi con un pizzico di buona volontà riuscì ad alzarmi.
Controllai l'orario della scuola e notai con grandissima sorpresa che avevo un test di chimica alla prima ora e io me ne ero completamente dimenticata.
Posai una mano sulla fronte per la disperazione e pensai a una soluzione.
Non potevo presentarmi a lezione e poi lasciare il test in bianco.
E ormai siamo a Marzo, manca poco agli esami finali.
Non poteva iniziare più che male questa giornata.
Prima il sogno irrealizzabile anche se Antoine è mio, poi il ritardo della sveglia e ora il test.
Decisi di fare la cosa più giusta, ovvero stare a casa.
Andai in bagno e mi sciaquai la faccia e poi rimasi appoggiata con le mani ai lati del lavabo con lo sguardo basso.
Era tutto perfetto nel sogno ma la realtà lo aveva distrutto.
Scuotai la testa e chiusi gli occhi per qualche secondo per poi posare lo sguardo sullo specchio davanti a me.

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