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Erano passati due settimane dalla chiamata dall'Accademia militare e mancava pochissimo al 21 Marzo, una delle date più importanti per me, una data che non avrei dimenticato nemmeno se avessi la memoria, era la data che segnava il compleanno di Antoine, la nascita del mio angelo custode.
Era esattamente per questa ragione che avevo chiesto un permesso ai comandanti di Antoine cosicché potessero concederli una giornata di riposo, fortunatamente ci ero riuscita e ora speravo con tutta me stessa che il piano della sorpresa per il compleanno funzionasse perfettamente, ci avevo lavorato per giorni interi e desideravo che tutto andasse solo per il meglio.
Avevo contattato Andrew e Kris per informarli della sorpresa e far uscire Antoine dall'Accademia inventandosi una scusa, ero certa che lui non avrebbe rischiato di varcare il cancello per il suo compleanno, avrebbe potuto lottare contro il mondo, infrangere qualsiasi legge per me ma per sé stesso non avrebbe mosso un passo.
Il resto dell'organizzazione della festa era già in operazione, tutti i coinvolti avevano un compito preciso ed erano molto felici di poter mettere le mani in qualcosa per Antoine, dopo tutto che lui aveva fatto per me, per avermi salvato la vita e per avermi regalato il sorriso più bello che potesse esistere, però io non gli avrei regalato lo stesso sorriso se non avessi finito di scrivere e comporre la canzone che avevo in mente, l'ispirazione mi aveva completamente abbandonata, anche se per lui possedevo un'infinità di parole da dire.
La festa di compleanno a sorpresa per Antoine si terrà sul tetto di un hotel prenotato da Isabelle, tutto il tetto sarà decorato con tanti luci e sarà di sera sotto il cielo blu stellato di Los Angeles, proprio come desideravo, sarà tutto allestito in base alle preferenze di Antoine e sarà tutto molto tranquillo amici e famigliari intimi, con la novità di due suoi amici d'infanzia da New York.
Alex e Domenic, erano dei suoi vecchi migliori amici dai tempi della middle school, non si vedono da un sacco di tempo a causa dei vari impegni, e sicuramente sarà felicissimo di riabbracciarli dopo molto tempo, avevo saputo di loro grazie ad Andrew, non potevo non cercarli, volevo che Antoine avesse una festa a 360° con tutte le persone care a lui al suo fianco, infondo i 21 anni erano importanti, e per me ogni suo anno sarebbe stato fondamentale, sarebbe stato momento di celebrazione, perché la sua nascita era un dono per me.
Domenic e Alex frequentano l'università di New York e convivono insieme, Antoine si era allontanato da loro per la diversa strada di carriera scelta, facendo ciò aveva perso i contatti ma ci teneva ancora molto alla loro amicizia e ne parlava spesso con Andrew, erano come dei fratelli e una fratellanza non si dimenticava così facilmente.
Il campanello di casa suonò mentre stavo leggendo la bozza della canzone scritta finora e il mio cuore disse di no, non gli piaceva, le parole sembravano dette in modo superficiale e non esprimevano il vero sentimento che provavo per Antoine, le parole scritte non risaltavano affatto la mia forte emozione per lui, non capivo che mi stava succedendo, volevo dire tante cose ad Antoine, volevo fargli capire quanto lo amavo, quanto lui era essenziale per me, come un suo sguardo mi metteva i brividi, ma questa bozza non gli faceva giustizia.
Buttai il foglio per terra frustrata e scesi giù di corsa per vedere chi era arrivato, quando Harry aprì la porta, mi ritrovai davanti un ragazzo poco alto con i capelli biondi, occhi azzurri con un pizzico di marrone, e un ragazzo alto con i capelli scuri, occhi color verde e un tatuaggio ben evidente sul lato sinistro del collo.
"Domenic! Alex!", esclamai sorpresa e contenta di vederli.
"In carne e ossa", rispose il ragazzo biondo sorridendo, lui era Domenic, mentre Alex, il ragazzo con il tatuaggio si limitò solamente a scambiare uno sguardo con me per poi guardarsi intorno, teneva una mano nella tasca dei jeans e con l'altra teneva la borsa sulla spalla.
Non diedi importanza alla noncuranza di Alex, forse era timido, e li feci entrare dentro casa sorridendo, fecero conoscenza con Isabelle e Harry, Matt, David e Dylan invece non erano ancora ritornati a casa, parlammo con Domenic e Alex, erano molto diversi tra di loro, Domenic era una bolla di energia mentre Alex all'incontrario preferiva parlare a monosillabi, ma si completavano e la cosa rendeva la loro amicizia divertente, era buffo ammirarli uno seduto accanto all'altro, Domenic era un raggio di sole e Alex il buio della notte.
Io avevo fatto conoscenza con loro parlando varie volte al telefono in queste ultime due settimane, diciamo che avevo parlato più che altro con Domenic, con Alex non ci eravamo scambiati più di un semplice saluto e spesso non era mai presente nelle nostre conversazioni, però con Domenic ero entrata sin dalla prima chiamata subito in confidenza e d'accordo, potevo pure azzardare e chiamarlo amico.
Tralasciando la noia stampata in volto di Alex, avevano una buona capacità di interagire con il prossimo, ed erano molto in gamba, avevano già conquistato Isabelle e la mia fiducia, era sempre bello fare nuove amicizie e loro sembravano dei ragazzi molto interessanti.
Erano maturi e niente da dire su questo, di aspetto affascinante, pieni di buone maniere e gentilezza, ora capivo perché erano cari amici di Antoine, lui li sceglieva bene gli amici, al contrario mio, valutava attentamente le persone da far diventare parte della propria vita, coloro che sarebbero rimasti nonostante la distanza e la mancanza di comunicazione, la distanza aveva separato Antoine da Domenic e Alex ma il cuore mai.

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