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Prima ho sentito la tua conversazione con Matt", mi disse Dylan e sentivo la mia ansia crescere.
Il suo sguardo mostrava dolore.
"Dylan non è come pensi...", cercai di dirgli ma lui scuotò la testa in segno di ascoltare e non parlare.
Perciò eseguì il suo ordine.
"Non sapevo che Tom e Matt provassero qualcosa per Emma o che lei ha sempre avuto una cotta per Matt. E ora sapendo ciò, mi sento male. Mi sento male per il fatto che non so se Emma dopo aver saputo che Matt e Tom provano qualcosa per lei, starebbe ancora con me. Insomma lei sì sembra molto presa da me ma lo è veramente tanto quanto lo è per Matt? Tom non mi preoccupa tanto perché so che Emma non ha mai provato nulla che un'amicizia per lui, ma Matt è il mio problema. Insomma Kate, non posso pensare che lei ha in mente Matt e sta tra le mie braccia. Sicuramente a lei piace ancora Matt, è difficile dimenticare il primo amore e ora che lui è tornato tutto nuovo e pulito mi fa ancora più paura il fatto di perderla", mi spiegò e sentì il mio cuore spezzarsi.
Insomma Dylan sembrava quasi, innamorato?
Non volevo che lui perdesse Emma.
Lo vedevo diverso con lei, erano entrambi giusti l'uno per l'altro.
"Ma tu non dirai a Emma di Tom e Matt vero?", chiesi guardandolo e finalmente portando le mie braccia attorno ai suoi fianchi come lui teneva me.
"Sì invece, lei ha il diritto di sapere. Non voglio nasconderle nulla", rispose con la voce spezzante.
"Ma sai che così rischi di perderla Dylan", cercai di fargli riflettere.
"Kate, sei lei mi ama veramente allora starà con me, se non è così non voglio trattenerla e farla soffrire", mi disse.
"Dylan sei davvero coraggioso per compiere un gesto del genere. Si capisce quanto ci tieni a lei", dissi dolcemente, alzandomi in punta di piedi e lasciandoli un tenero bacio sulla guancia.
"È la cosa giusta", rispose solamente, abbassando lo sguardo.
"So benissimo che stai lottando contro te stesso e che dentro stai piangendo. Chi oltre a me ti capirebbe meglio? Ma questa forza che stai mostrando, ti porterà a delle sorprese inaspettate e bellissime, ne sono sicura", dissi accarezzandoli una guancia.
Non sapevo perché ma provavo tanta tenerezza per Dylan in quel momento.
Forse il fatto di vederlo distrutto mi rendeva debole.
Infatti rare volte ho visto Dylan giù di morale, di solito quella ero io ed era lui a rimediare il mio umore.
Ora invece le carte si sono girate e io mi trovavo completamente impreparata a consolarlo.
Lui incrociò il mio sguardo e mi sorrise in modo malinconico per poi abracciarmi e fondare il volto tra i miei capelli.
"Grazie", disse solamente sussurrando.
"Ei, ricordi? Niente grazie e niente prego tra di noi", gli ricordai una delle nostre promesse, accarezzandoli lentamente i capelli.
Lo sentì annuire e sorrisi chiudendo gli occhi e rimanendo nel suo abbraccio.
Non avevamo bisogno di tante parole, i nostri gesti e gli sguardi parlavano per noi.
Il nostro abbraccio sembrò interminabile, avevo davvero bisogno di lui.
Dovevo calmarmi, stavo percorrendo troppe montagne russe allo stesso momento, dovevo prendere fiato.
E chi meglio di Dylan riusciva a tranquillizzarmi?
Un suo abbraccio mi aggiustava, come sempre.

Dopodicchè si staccò da me e mi prese per mano.
"Quanto tempo hai bisogno per prepararti?", mi chiese.
"Mi basterebbe un oretta", risposi.
Era vero, avevo già fatto il bagno, la maschera, i capelli e mi mancavano solo il trucco e il vestito da mettere ma quelle dovevo farle prima di partire.
"Bene, allora ti va se dormiamo un po'? Ho ancora sonno", chiese distogliendo lo sguardo da me.
Sapevo perfettamente che non aveva sonno ma voleva solamente rimanere buttato sul letto accanto a me.
La mia presenza gli faceva bene come a me la sua.
E io avrei fatto di tutto per vederlo sorridere come sempre.
E con tutto, intendevo veramente tutto.
Per me la cosa più fondamentale era riavere il mio Dylan scherzoso, felice, e del tutto spensierato.
Annuì sorridendo e lo seguì sul letto dopo aver chiuso la porta così nessuno ci avrebbe disturbato.
Dovevamo passare del tempo da soli, era da tanto che non lo facevamo e mi mancava parecchio.
Lui si buttò disteso e così feci pure io, mi prese per la vita e mi avvicinò a lui mentre io apoggiai la testa sul suo petto, sentivo il suo battito calmo.
"Credo che ti dovrai rifare i capelli, mi dispiace davvero", disse ridacchiando finalmente ma sempre con un velo di tristezza.
"Già, e mi aiuterai tu giustamente", risposi chiudendo gli occhi, a dir la verità avevo parecchio sonno.
"Kate, mi sei mancata, ero così tanto preso da Emma e il resto che mi ero dimenticato della persona più importante della mia vita", mi disse lasciandomi un bacio tra i capelli.
"Non fa niente, succede quando qualcun'altro prende posto nel nostro cuore. Ma nonostante tutto, nessuno riuscirà mai a indebolire il nostro legame", risposi abbracciandolo.
Alzai la testa per guardarlo e lo vedi sorridere, perciò ricambiai e ritornai con gli occhi chiusi sul suo petto.
Lui mi ricambiò l'abbraccio e in giro di pochi minuti caddì in un sonno profondo tra le braccia di mio fratello.

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