Vi avevo promesso il capitolo ed eccolo qua💕
Era domenica e ciò significava niente lezioni per gli studenti di Hogwarts.
Hermione non si svegliò comunque tardi, ma abbastanza presto rispetto agli altri perché voleva recuperare alcuni compiti e passare del tempo da sola.
Non era riuscita a togliersi dalla mente la scena della sera prima. Pensava davvero che Piton la volesse baciare, ma dopo quello che aveva fatto pensava di essere stata un'idiota a pensarci anche solo per un istante.
E allora perché non era felice? Perché si era sentita vuota dopo che Piton non l'aveva baciata? Come mai le dispiaceva che non fosse accaduto?
Tante domande senza risposta.
O meglio, Hermione una mezza idea ce l'aveva, ma era troppo testarda per darle retta.
Riteneva impossibile il fatto di essere innamorata del professore di Pozioni, del pipistrello dei sotterranei. Ma non escludeva il fatto che poteva essersi infatuata di lui.
Inoltre, il fatto che Piton non la rimproverava più, che non la criticasse più, che le parlava sempre in modo gentile e che si era perfino offerto di aiutarla nel caso avesse bisogno, non aiutava di certo.
Decise che forse scendere giù a studiare l'avrebbe distratta.
Così si vestì, prese i suoi libri e scese nella Sala Grande.
Come immaginava, era deserta ed era il luogo perfetto per concentrarsi sullo studio. Si sedette al tavolo dei Grifondoro e iniziò a ripassare Trasfigurazione.
Passò qualche ora e Hermione fu raggiunta da Harry e Ron.
'Sapevamo che ti avremmo trovata qui. Harry dice che la domenica mattina studi nella Sala Grande' disse Ron
'Sì, è vero. Mi piace stare isolata. Mi aiuta a riflettere' disse Hermione con un largo sorriso.
'Qualcuno oggi è di buon umore. Avanti dicci come è andata ieri sera da Piton?' chiese tutto emozionato Ron.
'Niente di particolare, ho dovuto preparare dei distillati di morte vivente' disse con noncuranza Hermione.
Ovviamente, non avrebbe mai detto che lei e Piton si erano scambiati degli sguardi di fuoco per tutta la serata e che ci era stato un momento di intesa dove Hermione avrebbe voluto baciarlo. Mai e poi mai lo avrebbero saputo.
I tre continuarono a parlare per molto tempo e tra una risata e l'altra non si accorsero che alcuni ragazzi stavano entrando per la colazione.
'Bene, siamo anche in tempo per la colazione' Ron si sfregò le mani soddisfatto.
Iniziarono a mangiare poi, sazi, Harry e Ron andarono a cambiarsi per gli allenamenti di Quiddich e Hermione lì salutò mentre si dirigeva verso il cortile della scuola.
Amava camminare per il cortile. Poteva liberare la mente e osservare il paesaggio che la circondava.
Si sedette all'ombra di un albero che si trovava di fronte al mare che circondava il castello.
Nessun rumore. Solo pace.
Hermione chiuse gli occhi e si beò di quell'atmosfera che la circondava, e sorrise. Sorrise pensando che, nonostante non fosse un bel periodo per lei, ora finalmente lo stava superando grazie ai suoi amici e ad un professore.
Ripensò ai suoi genitori, e a cosa le avrebbero detto in quel momento. Sicuramente le avrebbero detto che erano molto fieri di lei e questo pensiero la fece sorridere.
Non si accorse che una lacrima le stava percorrendo la sua guancia. Se ne accorse solo quando questa le bagnò la mano, che aveva rannicchiato nel suo ventre.
Non si preoccupò però di tutte le lacrime che seguirono la prima. Le lasciò scorrere mentre sul suo viso continuava ad esserci su sorriso radioso che non voleva cessare di essere tale.
'Qualcosa non va, signorina Granger?'
"Possibile che sia ovunque?" pensò Hermione ridendo mentalmente.
'Magnifica mattinata, vero professore?' chiese Hermione gentilmente continuando a guardare il mare.
Piton si sedette accanto a lei.
'Non eviti la domanda, signorina Granger. Perché piange?' chiese dolcemente
'Non lo so, sinceramente. Lei sa che non sto passando un bel periodo...' riferì la studentessa.
'C'è qualcosa che vorrebbe dirmi?' chiese Piton
'Vorrei che lei potesse dirmi perché...perché hanno attaccato loro e non me! Non hanno avuto il coraggio di attaccare chi poteva affrontarli! Sono stati dei cordardi!' alzò la voce Hermione cominciando piangere silenziosamente mentre le lacrime ora scendevano copiosamente sulle sue guance.
Piton rimase in silenzio, lasciando che Hermione si sfogasse.
Poi, proprio come la sera in cui i genitori di lei morirono, l'abbracciò.
La fece sentire protetta tra le sue braccia.Hermione pianse ancora di più, bagnando il frock coat nel professore.
Piton non disse niente, continuò semplicemente a stringerla più forte contro il suo petto.Passò qualche minuto ed Hermione sembrò essersi calmata, nonostante le lacrime continuassero a scendere sulle sue guance.
Hermione era circondata dal braccio del suo professore e guardava il mare, mentre quest' ultimo le toglieva di tanto in tanto delle ciocche di capelli dalla faccia.
'Mi sto rammollendo' pensò Piton in quel momento.
'Hermione, guardami' disse l'uomo chiamandola per la terza volta con il suo nome.
La ragazza non si mosse.
'Ho detto guardami' ripeté con più decisione ma sempre rimanendo gentile.
La ragazza alzò lo guardo e lo fissò. I suoi occhi color ambra erano velati dalle lacrime ed erano incredibilmente rossi e stanchi. Le sue guance erano rigate dalle lacrime che continuavano a scendere sulla sua faccia.
Piton agganciò i suoi occhi a quelli della ragazza che, nonostante stesse piangendo, riteneva belli e luminosi.
Rimasero così per qualche minuto.
Poi Piton la baciò.
Non dico niente 😌 commentate e votate💕
~Herm
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Strong Love || Snamione
FanfictionHermione, un angelo dalle ali bianche Severus, un demone dalle ali nere Le loro anime stanno per scontrarsi e nascerà un amore superiore a tutto e tutti. Ma cosa succederebbe se Hermione fosse in pericolo? Severus riuscirà a mettere da parte il suo...