Capitolo 35

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Rimasero stesi sul letto per un tempo indefinito.

Hermione nascondeva il viso nel collo del suo professore e lui stringeva la ragazza accanto a sè dandole di tanto in tanto qualche bacio.

Poi Hermione parlò.

'Devo andare, Severus' si staccò da lui e si rivestì sotto gli occhi del suo insegnante.

'Herm, qualcosa non va?' chiese lui dolcemente.

'Io...non lo so...' disse la ragazza.

Il professore si alzò di scatto, si rimise l'intimo e la raggiunse piazzandosi davanti a lei.

'Hermione dimmelo!' disse lui severo.

'Io credo di essere ancora arrabbiata con te per il fatto che mi hai mentito...' disse lei

Ed era vero. L'unica cosa che la ragazza non sopportava erano le bugie e sentì piano piano una morsa al cuore, chiaro segno che iniziava a provare rabbia.

Gli occhi di Severus si addolcirono ma la sua espressione rimase comunque impassibile.

'Hermione...'

Severus si sentiva male per quello che aveva fatto. Aveva dovuto mentire così tante volte nella sua vita che ora dire bugie gli sembrava dire la verità. Non c'era distinzione per lui. Però questo lo faceva allontanare dalla donna che amava.

Le lacrime iniziarono a velare gli occhi di Hermione.

'Mi avevi promesso che non mi avresti detto più bugie, Severus...me lo avevi promesso...' disse la ragazza con voce rotta, e appena se ne accorse respirò profondamente e cercò di far finta di niente.

Severus se ne accorse e non poté non pensare a quanto volesse sembrare forte per dire quelle cose e mantenere la calma. Sicuramente avrebbe voluto piangere, forse tirargli dei pugni o chissà quante altre cose. Eppure si tratteneva. Era successa la stessa cosa durante la Guerra, quando Hermione dovette sopportare tutto quello che stavano dicendo a lui e non poteva reagire.

'Hermione, avevo paura! Poche volte nella mia vita ho avuto paura di perdere qualcosa! Io non avevo il coraggio di venire da te, pensavo mi avresti urlato contro e mi avresti detto di sparire dalla tua vita e io avevo così dannatamente paura che succedesse! Io ti amo, Hermione. Non sai come mi dispiace, come mi pento per averti mentito, ma avevo paura. In questi mesi non facevo altro che pensarti, chiedendomi come stavi, con chi stavi e se tu avessi...'

Piton distolse lo sguardo. Quel pensiero gli faceva venire un tale disgusto.

Gli occhi di Hermione si addolcirono.

'Se proprio lo vuoi sapere, non stavo affatto bene. Mi mancavi tu. E smettila di pensare che potrei preferire qualcun altro a te e, per la cronaca' Hermione si avvicinò al suo orecchio e sussurrò 'questa è la seconda volta che faccio l'amore'

Il cuore di Severus si alleggerì.

Lui la strinse in un dolce abbraccio, tirandola il più possibile a sé.

'Ti prego Herm, perdonami. Ho bisogno del tuo perdono' disse lui.

'L'ho già fatto' rispose lei sorridendo.

Lui la guardò negli occhi, le prese i fianchi e la baciò.

Immediatamente, il sapore di fragola invase la bocca del mago e quello di menta quella della ragazza. Le loro labbra si schiusero lasciando che le loro lingue si rincorressero a vicenda, rendendo il bacio più intenso.

Si staccarono e si guardarono negli occhi.

'Mi sei mancata così tanto, Herm. Mi è mancato farti sentire quanto ti amo' sussurrò lui.

'Mi sei mancato anche tu, Sev. Mi sei mancato troppo per portare rancore nei tuoi confronti. Quello che è successo è stato così bello. Vorrei poterlo rivivere ancora' disse lei sorridendo.

'Beh...si può sempre fare un secondo round. Io non mi tiro certo indietro!' disse lui ghignando maliziosamente.

Hermione spalancò gli occhi e diede un leggero schiaffo al suo braccio.

'Professore, non pensavo fosse così pervertito!' disse lei.

Lui rise. Una risata maledettamente perfetta.

'Colpa tua. Mi fai questo effetto' disse lui sorridendo dolcemente.

'Beh, professore, ho paura di quello che potrebbe farmi quindi me ne vado prima che sia troppo tardi' disse lei girandosi e camminando per prendere i jeans per terra.

Lui la guardò e dovette stringere i pugni per trattenersi. La ragazza di fronte a lui era una dea in intimo e non faceva altro che istigarlo.

'Herm, ti prego non camminare così o non risponderò più delle mie azioni' disse lui.

La ragazza si piegò a terra per prendere i jeans. Lui strinse le mani ancora di più.

'Perché? Sto facendo qualcosa che non dovrei?' chiese la ragazza preoccupata, ignara dell'effetto che stava avendo su Piton.

'Sì, Herm. Il tuo essere dannatamente perfetta mi sta creando alcuni problemi...' disse lui accentuando l'ultima parola.

Lei capì e rise.

'Mi dispiace ma non ho tempo per il "secondo round" come lo chiami tu. Devo andare, seriamente' disse lei infilandosi i jeans.

Senza neanche accorgersene, prese la camicia del suo professore da terra e se la mise. Un gesto naturale.

Il professore sorrise per il gesto e disse dolcemente

'Herm...'

'Sì?' disse lei continuando ad abbottonarsi la camicia.

'Ti stai mettendo la mia camicia' sorrise l'uomo.

Lei si guardò e si affrettò a sbottonarla.

'Scusami, l'abitudine'

'No, ferma. Tienila. A te sta meglio' disse l'uomo e si avvicinò al suo orecchio.

'E così si capisce che sei mia'

Hermione sorrise e si diresse in salotto.

Arrivata alla porta si girò vedendo Severus più distante da lei, ancora in boxer.

Lei si avvicinò. Averlo davanti a lei solamente in intimo la stava facendo impazzire.

'Neanche tu scherzi, mister Perfezione' rise la ragazza.

'Troppo buona' disse lui sorridendo.

'Devo andare. Ci vedremo presto' disse lei dandogli un leggero bacio sulla guancia.

'Ti amo, Herm'

'Ti amo anche io'

E uscì dalla casa.

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~Herm

Strong Love || SnamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora