Capitolo 47

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Ritornò nel dormitorio dei Grifondoro, ancora deserto.

Prese della carta e una piuma e iniziò a scrivere.

17 ottobre, Hogwarts
Cosa ho fatto di male per meritarmi tutti questo, Harry? Cosa ho fatto di male?! Io lo amavo e lo amo più di ogni altra cosa! Non ha fatto altro che ferirmi e umiliarmi per tutto questo tempo e io stupida che non mi sono accorta di nulla! Vuoi sapere cosa ha fatto, Harry? Vuoi saperlo?! È andato a letto con la madre di Draco! Non una sola volta! Mi sale il disgusto. Non ho mai sofferto così tanto. Non ha fatto altro che mentirmi ed era per questo che litigavamo: per colpa delle sue continue schifosissime menzogne! Vorrei che tu e Ron foste qui, accanto a me. Ho proprio bisogno di voi. Spero di risentirti presto, Harry. Avevo bisogno di sfogarmi.

                                         Hermione

La carta della lettera era bagnata dalle sue lacrime e alcune parole erano sbavate.

Richiuse la lettera, la diede a Linus, che volò via nel cielo limpido.

Si sedette sul divano e ricominciò a piangere, silenziosamente.

Sentì dei passi scendere dalle scale delle stanze del dormitorio, ma non se ne curò: stava troppo male per dare conto agli altri.

'Cavolo, Herm cosa succede?!' la voce di Ginny risuonò nelle orecchie di Hermione.

La ragazza era piegata davanti a lei, con una mano sulla sua guancia mentre cercava di asciugarle le lacrime.

'È finita, Ginny...è finita...'

'Perché è finita, Herm? Cosa è successo?'

'Mi ha tradita, per tutto questo tempo...non ha fatto altro che mentirmi!' la voce della riccia intrisa di rabbia.

Ginny si sedette accanto a lei e l'abbracciò, mentre Hermione bagnava il tessuto del pigiama con le sue lacrime.

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'Perché lo hai fatto, Severus?' la voce pacata di Albus Silente riempiva la stanza.

'Io...io non lo so!' la voce di Severus Piton, rotta dal pianto.

Non era mai stato così fragile come in quel momento. Anzi, solo una volta lo era stato: alla morte di Lily.

Le lacrime scendevano sul viso del mago, mentre aveva le mani tra i capelli e la testa bassa, incapace di guardare l'uomo che si era fidato di lui.

'Lei si fidava di te, Severus. Si era fidata di te anche quando nessuno sembrava crederti. Perché hai voluto rovinare tutto?' l'ex preside continuò a parlare.

Severus era proprio così: era sempre in grado di rovinare tutto. Anche quando trovava la felicità, lui non si accontentava, voleva di più.

E ora si ritrovava a piangere per la ragazza che aveva tradito, per la ragazza che si era fidata di lui e lo aveva sempre perdonato nonostante tutto. Ma ora sapeva che lei non lo avrebbe perdonato.

'Perché oggi sei andato da Narcissa?'

'Io le ho detto che avevo chiuso con questa storia di andare da lei, che amo Hermione e volevo stare solo con lei'

'Sei andato troppo tardi'

'Lo so!' tutta la rabbia che Piton provava in quel momento uscì dalle sue labbra.

'Io ho bisogno di lei, Albus. Lei mi aveva fatto dimenticare. Ero riuscito ad andare avanti. Ma ora mi sembra di essere tornato indietro' sussurrò lui.

'Il tempo risolve ogni cosa, Severus'

'Non questa volta, Albus'

Severus rimase ad osservare fuori dalla vetrata, le lacrime che continuavano a scendere copiose sulla sua pelle.

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Hermione si svegliò. Era sul divano, qualcuno la stava scuotendo dolcemente.

Vide il volto di Ginny sorridente.

'Herm, dobbiamo scendere a cena'

'No, Ginny. Non ho voglia di scendere. Vai tu'

'Sei sicura?'

Hermione annuì sorridendole dolcemente.

L'amica se ne andò e rimase solo lei, probabilmente l'unica nel dormitorio, visto che era ora di cena. Aveva dormito tutto il giorno.

Si alzò e si guardò allo specchio. Aveva un aspetto orribile: i ricci annodati tra loro, gli occhi rossi segnati da profonde occhiaie, i vestiti stropicciati e il leggero trucco che aveva era tutto sbavato. Un disastro.

Andò a farsi una doccia, si tolse il trucco e si pettinò i capelli, dopodiché, con un colpo di bacchetta, la divisa da Grifondoro era perfettamente stirata e la indossò.

Non poteva nemmeno restare nel dormitorio. Quella sera doveva controllare il castello perché era il suo turno.

Si guardò nuovamente allo specchio. Aveva un'aria più decente e nessuno l'avrebbe più scambiata per pazza.

Era riuscita ad aggiustarsi un pò ma non poteva fare nulla per il suo cuore infranto. Non c'era cura per quello.

Sentì le lacrime velarle gli occhi, ma immediatamente le cacciò via, ripetendosi che doveva riuscire ad affrontare la situazione in maniera matura, o almeno provarci.

Aspettò che Ginny tornasse sul divano leggendo un libro, o meglio, un ricettario: quello che Severus gli aveva regalato a Natale.

Accarezzò la pelle nera della copertina del libro e ne sfogliò le pagine delicatamente.

Quel libro era risultato più interessante di quanto Hermione avesse pensato e ormai lo leggeva quasi tutti i giorni. Ma ora non ci riusciva.

Richiuse il libro e sospirò. Doveva farcela. Aveva affrontato situazioni ben peggiori e una delusione non l'avrebbe dovuta fermare.

Ma non era una semplice delusione. Era la sua prima storia d'amore e lei ci credeva veramente. Una lacrima bagnò la copertina di pelle nera.

L'asciugò in fretta, poi sentì la porta del dormitorio aprirsi e tutti i Grifondoro entrarono, compresa Ginny.

L'amica si andò a sedere vicino ad Hermione.

'Lui ti stava cercando lo sguardo. Non aveva una bella cera'

'Non mi interessa, Ginny. Ha avuto quel che meritava'

Le due parlarono per un pò, poi la rossa andò a letto dicendo che era tardi, mentre Hermione uscì dal dormitorio per fare il suo giro di perlustrazione.

Succederà qualcosa. Me lo sento. Come state? Spero bene❤
Spero non mi odiate per il capitolo precedente❤
~Herm

Strong Love || SnamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora