Capitolo 46

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Lacrime calde continuava a scendere inesorabili sulle sue guance.

Come aveva potuto? Lei si era fidata di lui...

Continuò a leggere le lettere una dopo l'altra.

1 luglio,
Severus non ho mai passato una notte così. Lucius non è mai riuscito a soddisfarmi come fai tu. È vero che l'unica cosa che riesce a cancellare i problemi è il sesso. Spero che ti sia divertito con me ieri sera.

                                      Narcissa

Prese in mano un altro foglio.

7 luglio,
Spero di essere riuscita a distrarti per pò dai tuoi pensieri. Quella Granger non merita nemmeno un tuo sguardo. Cosa potrebbe darti una ragazzina rispetto ad una donna come me?
Rifletti su quello che ti ho detto ieri.

                                       Narcissa

E poi un altro foglio.

12 luglio,
Hai ancora la testa occupata da quella ragazza insignificante. Cosa ha lei di speciale?
Non hai voluto darmi ascolto e non capisco il perché, quando sai che ho benissimo ragione. Comunque fare sesso con te è una delle cose più appaganti che esistano in questo mondo. Rifletti, mi raccomando.

                                       Narcissa

Di lettere così c'era una scrivania piena. Come aveva potuto credergli? Solo bugie, bugie e bugie...

Hermione voleva smettere di farsi del male, ma continuava a leggere quelle lettere, mentre le lacrime le appannavano la vista e leggeri singhiozzi uscivano dalle sue labbra.

Era stata una stupida. Stupida lei che gli aveva creduto, stupida lei che lo aveva sempre perdonato, stupida lei che si era concessa a lui...

In quel momento, la porta si aprì ed entrò proprio lui: Severus Piton.

Si girò e vide Hermione piangere.

'Hermione, cosa succede?'

Si avvicinò meglio e vide che stava leggendo. Stava leggendo quelle lettere.

'Hermione, ti prego. Io-'

'TU COSA?' Hermione si alzò di scatto dalla sedia, poggiando le mani sulla scrivania e guardandolo, con occhi pieni di rabbia e tristezza.

Severus applicò un incantesimo per isolare la stanza.

'Hermione io-'

'Diavolo, ancora bugie! Bugie e bugie e bugie! Come hai potuto?! Cosa ti ho fatto di male per meritarmi questo trattamento?!Mi odi così tanto?' chiese lei piangendo ancora di più, ma la voce rimaneva ferma, di chi aveva in mano la situazione.

'No, io ti amo, ti amo tantissimo. È solo che-'

'Solo cosa, Severus? Solo cosa?! Qui i fatti parlano chiaro! E sentiamo, com'è a letto? È molto più dotata di me, non è così? Dopotutto sono solo una ragazzina!'

Severus non rispose. Aveva il cuore a pezzi, ma era solo colpa sua. Non era riuscito ad accontentarsi, aveva voluto di più.

'Ricordami quali sono stati i motivi dei nostri litigi. Sono sempre state le tue bugie! Le tue schifosissime bugie! E io che ti ho dato una parte di me, una parte che qualcun altro meritava sicuramente più di te!' Hermione esplose letteralmente. La sua voce era intrisa di rabbia, che la stava accecando. Ma pensava ogni singola cosa di quello che stava dicendo.

'E dimmi, dove sei stato fin ora? Scommetto a scoparti quella donna, non è così?' non aveva mai usato simili termini.

Lui non rispose. Hermione aveva perfettamente ragione.

La ragazza scese dalle scale e si avvicinò a lui.

'Sai l'unica cosa che mi dispiace di tutto ciò? Che il professor Silente abbia dovuto assistere a questo scempio'

Hermione continuò.

'Non parlarmi mai più, non rivolgermi mai più la parola. Mi fai schifo, Severus!' e uscì dalla stanza.

Le lacrime non avevano smesso un solo istante di uscire dagli occhi della ragazza. Aveva il cuore distrutto, lacerato in mille pezzi. Non lo avrebbe perdonato.

Corse via e andò nell'unico posto dove era sicura che avrebbe trovato solitudine: la quercia nel cortile.

Corse veloce, come se la velocità non le facesse sentire il dolore del suo cuore distrutto.

Si appoggiò sfinita al tronco della quercia e pianse più forte di prima. Si mise una mano sul petto, per sentire il suo cuore battere più forte che mai.

Non aveva mai provato una rabbia così forte, nemmeno alla morte dei suoi genitori.

Voleva strapparsi i capelli o magari picchiare qualcuno e forse provava talmente tanto rabbia da voler infliggere la Maledizione Cruciatus.
Lo desiderava ardentemente.

Ma lei non lo avrebbe fatto. Non avrebbe permesso ad un uomo di rovinarle la vita. In quel momento lo stava odiando. Lo odiava perché, nonostante tutto ciò, continuava ad amarlo e non ne sapeva il perché e Hermione provava un senso di rabbia e frustrazione.

Rimase lì, tenendo chiusi gli occhi, mentre annegava nelle sue lacrime.

Non dico nulla. Commentate e votate✨
~Herm

Strong Love || SnamioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora