~ 1 ~

31.8K 788 33
                                    

DAWSON

11  Settembre 2016.

Sono arrivato nel suolo americano di preciso mi trovo a Boston, la mia città natale.
Dopo tre anni lontano da qui.
Sono stato dai miei nonni materni a Londra, in un piccolo paesino fuori Londra, sono stato con loro e mia sorella.
Ora sono qui per andare da mio padre, sarà dura riprovarci, di nuovo ma devo farlo.

Quando avevo tredici anni e mia sorella dieci, vivevamo qui a Boston con mamma e papà come tutte le altre famiglie, però non eravamo come le altre famiglie.
Mia madre era scomparsa, non la trovavano più, anche la polizia aveva  lasciato le indagini.
Io non ci volevo e non ci voglio ancora credere, ma dopo cinque anni è dura sapere che la figura materna non c'è più e non si sa il motivo, la ragione.
Esattamente cinque anni fa mio padre cambiò atteggiamento, iniziò a fare uso di stupefacenti e alcolici.
Pensavo che con il passare del tempo avrebbe  smesso invece peggiorava  sempre di più, giorno dopo giorno, lo sapevano tutti, quello che era successo alla famiglia Smith, alla mia.
Non potevo più rimanere in quella casa con lui in quelle condizioni.
In questa città, con mia sorella piccolina.
Non potevo più sopravvivere a tutto quello, non potevo far finita, dovevo proteggere me ma soprattutto, più di tutti, mia sorella.

Partii.

Portai via mia sorella da lui, andammo a Londra, dai nonni.
A Londra dopo un periodo buio, abbiamo riniziato a vivere, era tutto normale, andavo a scuola lì e mia sorella pure.
Ho conosciuto altre persone che in poco tempo erano diventate per me nuovi amici, amiche e come ogni ragazzo andavo alle feste, fumavo e bevevo alcolici, non era vietato a Londra come negli Stati Uniti.

Non facevo vedere il dolore dentro di me, non stavo bene, soffrivo ancora parecchio per tutto, invece mia sorella era più tranquilla, andava a scuola, aveva amiche, era ritornata a vivere, lei non ci pensava più anche perché era piccolina, ricorda  molto poco.

Presi una decisione, mi ci è volle del tempo, ma la presi.
Un giorno prenotai un volo per Boston di sola andata.
Volevo ritornare da mio padre, sapere come stava, cosa faceva, con chi era, se era guarito.
Dovevo ritornare, perché Londra non era la mia città anche se mi ha dato una boccata d'aria fresca, non era per me così...lo chiesi anche a mia sorella Giulia.
Ma la risposta non fu quella che volevo sentire.

"Non posso, ho una vita qui, ho tutto qui, non voglio ritornare lì ora"

Non ci fu nessuna possibilità, lei rimase lì.

Così presi l'aereo e salutai Londra.

BOSTON

Ho preso un taxi e la prima cosa che noto è che non è cambiato niente, sembra rimasto tutto uguale a come lo ricordavo.
Molto diverso dal clima e da tutto quello che era Londra anche se questa città ha delle sfumature Europee.

Tassista " siamo arrivati"
Io" grazie, arrivederci "

Scesi dal taxi con il borsone nero in spalla, mi fermai ad osservare la casa davanti a me, non era cambiato niente, un solo dettaglio, zero.
Avanzai verso la porta di casa, con la mano che mi tremava, suonai.

Forse non è in casa.
Forse non vive più qui.
Forse è a lavoro.
Forse è fuori.

X" Arrivo"

Una voce di una donna...cazzo forse ho sbagliato casa, forse l'ha venduta veramente e ha cambiato vita.
Si aprì la porta.

X" Buongiorno, lei è? "
Io"Sto cercando il Signor Smith? Vive ancora qui?"
X" si, Erick c'è un ragazzo che ti cerca"
Erick" Chi è? Arrivo"

DON'T STOP DREAMING (REVISIONATO) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora