Capitolo 16

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La palestra è stata allestita in modo molto vistoso, del resto l'organizzatrice è Michelle Fanning!
Anche le mie ex compagne di classe non sono da meno con i loro abitino succinti lunghi fino sotto il sedere e le scollature profondissime, quasi che le tette possano uscire di fuori da un momento all'altro.

Il groppo in gola, che mi si era formato in gola prima d'entrare, ancora non si è sciolto e sto cominciando ad innervosirmi sempre di più, temo che anche il mio acconpagnatore se ne stia accorgendo.

"Tutto bene, tesoro?!"
Mi domanda dolcemente, mentre mi guarda preoccupato.

Annuisco. "Mi sento un po' fuori luogo."
Gli confesso inghiottendo rumorosamente, la tensione cresce e anche il battito del mio cuore. Alla fine mi verrà un infarto, penso camminando nella palestra a braccetto di Saul.

"Sono loro quelli fuori posto, piccola."
Mi rassicura sorridendo amabilmente. Oddio, quanto lo amo.

Intorno alla pista da ballo sono posizionati quasi una ventina di tavoli circolari con delle tovaglie color violetto, i cui bordi arrivano fino al pavimento. Sopra ci sono dei segna-posto e  individuo il mio nome: Josephine Campbell e accompagnatore. – su due posto, ci sediamo immediatamente.
Ok, siamo seduti e nessuno ci rivolge la parola...
Ma appena quel pensiero mi passa per l'anticamera del cervello, vedo in lontananza arrivare, tutta pimpante su i suoi venti centimetri di tacco, Michelle.

"Claere!"
Mi chiama con la sua voce pimpante. Ho sempre odiato quando mi chiamava con il mio secondo nome!

"Il mio nome di battesimo è Josephine!" le ripeto per la centesima volta. "È cinque anni che te lo ripeto!"
Aggiungo acidamente. È cinque anni che glielo ripeto, o lo fa a posta o non ci arriva?!

"È lo stesso, tesoro! È sempre quello il tuo nome."
Squittisce la sciacquetta ridacchiando felice, perchè ride? Perchè è felice? Ma certo, lei è Michelle Fanning: la ragazza più popolare della scuola! "Non mi presenti il tuo accompagnatore? È tuo cugino, vero?!"
Mi sorride già con gli occhi addossi al mio Saul.

"No!"
Tuono cominciando ad arrabbiarmi sul serio. "Lui è il mio fidanzato!"

Sgrana gli occhi. "Sei sicura?!"

"SICURISSIMA!"
Tuono ancora di più, i ragazzo accanto a noi si sono messi a fissarci. "Vai a fare la troietta con i ragazzi liberi." mi alzo in piedi. "E lui è OCCUPATO!"
Ok, sono incazzata. La bionda davanti a me sgrana gli occhi impaurita e, mentre si gira impettita, se ne va. Mi risiedo accanto al mio ragazzo e, già stufa della serata, comincio a sorseggiare il punch corretto che è dentro il mio bicchiere – fa schifo il punch.

"Mi hai fatto arrapare con quell'uscita."
Spara facendomi andare di traverso il liquido schifoso, mi giro verso di lui con occhi sgranati ma sorrido subito con un tono malizioso.

"Davvero?!"
Gli chiedo guardandolo di traverso, sempre con il sorrisetto stampato in viso. Di sguincio lo vedo annuire, appoggio il bicchiere sul tavolo e mi giro d'intero verso il riccio. "Andiamo via?"
Gli propongo sorridendo.

"E dove andiamo?"

"Da qualche parte dove possiamo divertirci."

"Okay."
Mi afferra la mano e cominciamo a dirigerci verso l'uscita.

"Dove mi porti?"
Gli chiedo curiosa.

"In un posto che volevo farti vedere già da un po'."
Mi risponde, ma dove?

Coinquilini per un mese 2 ~ ormai solo vicini di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora