Capitolo 3

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SLASH'S POV

"Mi fai entrare?!"
Mi sprona la bruna davanti a me, mi guarda aspettando che lo facessi con quel suo solito sopracciglio alzato quando comincia a stufarsi. Quando ho annunciato agli altri che sarei andato ad aprire io lo sapevo che dietro la porta co avrei trovato lei ma non pensavo che si facesse bella per una cena qualunque, si è messa un vestito lungo fino a metà coscia con dei motivi a fiori sui toni del giallo ocra; i capelli lasciati sciolti sulle spalle e il trucco acqua e sapone proprio come piace a me su di lei. Non ha bisogno di trucco perchè è già bellissima così com'è al naturale. Ma la cosa che mi fa impazzire di lei è quel suo bellissimo e dolce sorriso che mette in risalto con un filo di rossetto rosso, che le dona. Appena l'ho vista in tutto il suo splendore sono rimasto ammagliato, è da un anno che non la vedo per più di due minuti calcolando che l'ultima volta mi ha sbattuto la porta in faccia.

"Ehm, si scusa."
Le rispondo risvegliandomi dai miei pensieri, sempre su di lei certamente. Mi sposto ed ora può passare, fa un passo in avanti varcando la porta ed avvicinandosi, mentre le guardo il culo, ai ragazzi che le sono venuti incontro. Rimpiango quello che ho fatto e pensare che se non avessi fatto cazzate appena tirnato sarebbe stata mia, solo mia.
Dopo che l'hanno salutata con baci e abbracci noto il piatto che ha in mano che, ricoperto di alluminio, emana un buon profumini; sembra che anche qualcun'altro se ne sia accorto.

"Jo, cosa hai portato."
Le domanda Duff curioso.

"È una crostata, non potevo venire qui a mani vuote."
Spiega sorridendo, e pensare che potrebbe essere mio quel sorriso.

"Ma non dovevi! Ho preparato la mia famosa torta di mele!"
Al solo pensiero mi viene il volta stomaco, quante volte l'ho buttata via di nascosto nascondendola sotto al tovagliolo mentre la mangiavamo.

"La tua torta è famosa solo ai bidoni della spazzatura davanti casa."
Borbotta Izzy che la pensa come me, anche lui ha adottato una tattica molto unica: appena vedeva una di quelle torte appoggiate al bancone faceva finta di farla cadere e siccome lui è Izzy allora Axl non si arrabbiava.

"COMUNQUE!"si schiarisce la voce Izzy per non far sentire il commento al rosso."Non dovevi."

"Invece si che dovevo! Mi sarei sentita in debito!"
Ribatte sempre sorridente, Steven la fa accomodare ad un posto al tavolo e tutti fanno lo stesso tranne me.

"Saul?! Vieni?"
Mi sprona Duff indicandomi la sedia vuota, infondo al tavolo e lontano da lei. Ma perchè?

"Ehm, ok."
Rispondo sedendomi, sono lontano da lei ma da qui ho una bella vista su lei."Allora, Josephine."comincio un discorso appoggiandomi con il braccio al tavolo per metterci la mano."Frequenti ancora l'università?"
Le chiedo sorridendo.

"Ehm, si."
Mi risponde nervosa, abbassa lo sguardo volgendolo sul piatto.

"E...vai bene?"
Mi interesso ancora di più, voglio sapere assolutamente tutto. Sono nervoso quanto lei.

"Si, ho passato un esame la settimana scorsa ed è andato bene. Il prossimo è tra sei mesi."
Mi spiego guardando in faccia gli altri uno a uno, ma non me.

"Ok..."
Rispondo flebile, a quel punto mi guarda dritto negli occhi trasudanti di tristezza e delusione.
Dopo di che Izzy – la casalinga, come l'abbiamo soprannominato – ci serve la cena spiegando i passaggi del suo arrosto a Jo che sembra trovarlo delizioso.
Mentre mangio la guardo, mentre bevo la guardo, mentre lei ascolta il minuzioso procedimento del corvino la guardo.

Finalmente abbiamo finito di mangiare, la torta di Jo era squisita e quella di Axl...beh, Duff per sbaglio ci ha starnutito sopra e quindi giù nel secchio. Ma che peccato...
Ora siamo in salotto: io seduto su una poltrona, Steven nell'altra – davanti a me –, Duff è seduto a terra con un cuscino sotto il cuscino e Axl, Izzy e Jo sono sul divano.

"Duff, vuoi sederti al mio posto?"
Si offre Jo.

"Non preoccuparti, honey."come si permette a parlarle in quel modo?"Se ti facessi sedere a terra non sarei un uomo!"
E le fa l'occhiolino facendola arrossire. Brutto figlio...ma come cazzo si permette? Lei è mia e lo sarà per sempre anche se ora non stiamo insieme, per farglielo capire gli lancio un'occhiataccia che nota subito con un pizzico irritazione.

"Slash, puoi venire un attimo di là?"
Mi chiede, vuole parlarmi.

"Con piacere."
Lo raggiungo mentre ci chiudiamo nel bagno.

"Cos'era quell'occhiataccia?"
Mi domanda incazzato indicando...boh, indica sempre a cazzo di cane quando è incazzato.

"Ci stavi provando con lei!"
Gli punto l'indice contro il petto.

"Non è vero! Mi sto conportando come tutte le volte che sto con lei, amichevolamente!"
Spiega imbufalito.

"Ah si?!"

"Si, a quest'ora me la sarei già scopata se mi piaceva, cazzo!"
A quel punto non lo reggo più e lo prendo per il colletto della t-shirt.

"Non dirlo neanche per scherzo, cazzo! Hai capito, cazzo?!"

"Dici troppi cazzo quando parli, cazzo!"
Mi fa notare.

"Anche tu, cazzo."
Ribatto.

"Possiamo andare, cazzo?"
Si aggiusta la maglietta dopo averlo lasciato.

"Si,cazzo."

"Cazzo..."
Lo sento borbottare alle mie spalle, usciamo dal bagno ritornando dagli altri.

"Tutto a posto?"
Ci chiede Josephine appena ci vede entrare.

"Si, cazzo."
Rispondiamo in coro.

"Ok..."risponde stranita."Io ora devo andare."

"Cosa?!"
Volevo rimanesse di più, cazzo. Ok, ha ragione Duff! Devo farla finita con questi cazzo.

"Di già?"
Si lamenta Steven.

"Si, domani devo ricominciare a studiare e devo seguire i corsi."
Spiega afferrando la sua borsetta.

"Ti accompagno alla porta."
Mi offro superando Izzy che già aveva preso l'iniziativa ma mi aveva lasciato stare. La vedo uscire e quando sta per entare dentro casa sua la chiamo."Josephine."dico aspettando che si girasse.

"Si?"

"È stato bello non litigare per una sera."dico."Come ai vecchi tempi."
Aggiungo.

"Già...come ai vecchi tempi. Mi mancano."
Confessa.

"Allora perchè non può tornare come prima?"
Chiedo speranzoso nella sua risposta.

Mi guarda triste."Lo sai, Saul."
Ed entra in casa lasciandomi a bocca asciutta e un grosso groppo alla gola, mi sento in colpa. Si, Saul Hudson si sente in colpa.

Capitolo dedicato al POV di Slash, piaciuto? Il prossimo lo faccio dal punto di vista di Josephine, del resto è lei la protagonista. Allora, che ne pensate? Ancora le cose sono critiche, Josephine sembrava nervosa davanti a Saul e lui è piuttosto protettivo nei suoi confronti.
Al prossimo capitolo!
Giulia❤️❤️❤️❤️❤️

Coinquilini per un mese 2 ~ ormai solo vicini di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora