Capitolo 37

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Splash. Splash.
Il rumore della mia mano che si infrange nell'acqua della vasca rimbomba in tutto il bagno, indicando la mia noia.
Ma dove è andato a finire Steven?
"Quando torna giuro che lo ammazzo a quel..."borbotto giocando con la schiuma del bagnoschiuma, quando vedo spuntare la testa di Steven dalla porta del bagno.
"Sono tornato!" mi sorride il biondo.
"Oh, mio caro Steven, eccoti" gli lancio un sorriso finto, altrimenti l'avrei ammazzato "vengo subito" annuisce ed appena se ne va, esco dalla vasca avvolgendoil mio corpo in un morbido asciugamano.
Quando ho indossato la biancheria pulita ed i vestiti, vado in cucina dove trovo il biondo con due bicchieri appoggiati sul tavolo e accanto due bottiglie di Jack Daniels una classica e l'altra Honey, la mia.
"Solo una?" gli domando un po' delusa.
"Piccola," ridacchia "è forte! Una basta!"
"Va bene" confermo un po' incerta "siamo sicuri che mi ubriacherò? Perchè non vorrei rimanere sobria che poi-"
Sospira "fidati di me!" sbraita facendomi scoppiare a ridere.
"Okay, okay" cedo e gli do' retta cominciando a bere a lunghi sorsi il mio liquore.
Un sorso. Un lungo sorso.
"Mi gira la testa" ridacchio insieme al mio amico, che ha già bevuto un quarto della sua bottiglia.
"A me gira tutto..." ride il biondo "anche il cervello!" alla sua risata aggiungo anche la mia.
Un altro sorso. Un altro lungo sorso.
Il liquore fa effetto prima che me ne accorgessi, solo due sorsi e mi sento di già K.O.
"Stevenn" mugulo richiamando la sua attenzione, mentre con la testa barcollo.
"Zi?" bofonchia scoppiando a ridere per il modo buffo con cui mi ha risposto.
"Avevi ragionee"
"Te. L'avevo. Detto!!" scoppia a ridere infine ed anch'io insieme a lui "senti... Uziamo?"
"Cosa cazzo hai detto?" mi acciglio.
Un altro sorso.
"Si. Esce?" sibila ogni singola parola per farmi capire meglio.
"Ma sei pazzo?! Siamo ubriachi!" protesto fermamente quasi riuscendo a temer ferma la testa.
"Uvva, io bi annoio" piagnucola.
"Senti, m-mi dici una cosa?" comincio un altro argomento.
"Zi?"
"Perchè parli strano quando sei ubriaco?" gli domando ricominciando a barcollare, mentre ingurgito un enorme quantità di liquore: la dose di tre sorsi. La gola mi brucia all'ennesima potenza, la testa continua a girarmi – forse anche peggio di prima – ma allo stesso tempo si fa sempre più leggera.
"Coosaaa?? Io? Te che strisci tutte le parole, allora?"
"Io, cosa? Che vuol dire strisciare?" mi acciglio, da ubriaco diventa più strano!
"Quando le allunghi, scemotta" mi riprende, poi tenta di alzarsi ma si ributta giù sulla sedia.
"Cosa vuoi fare?" mugugno – nuovo sorso –, appoggio la testa alla mano sorretta dal gomito appoggiato al tavolo. Comincio ad avere sonno.
"Voglio una sigaretta" piagnucola, poi ritenta ed appoggiandosi allo schienale della sedia ci riesce finalmente "dove zono?" si guarda intorno a sè, poi lo vedo schiaffeggiarsi la una mano sulla fronte "ahhh, il chiodo" dopodiche si fa avanti: si appoggia al mio schienale, all'angolo del tavolo ed infine allo stipite della porta della cucina sparendo alle mie spalle.
"STEVEENNN!" urlo arreggendomi la testa e chiudendo gli occhi "VIENII" continuo a chiamarlo, ma non viene – un sorso – e siccome non  sento la sua voce, allora decido di andare io da lui "STEEEVE" non risponde e quando emtro nella sua stanza lo vedo stravaccato a pancia in giù nel suo letto "che fai?" ora non urlo più – l'ennesimo sorso –.
"Mh, mh, mh, mh" dice ma non capisco niente visto che ha la faccia schiacciata aul cuscino.
"Che cazzo hai detto?" gli domando con una smorfia, così gira la testa di lato.
"Ho zonno, qua sto comodo" piagnucola, però in effetti ha ragione così mi abbandono anch'io sul letto con sul mio grembo la bottiglia di liquore ora a metà – un sorso –.
"Ho sonno anch'io!" penso ad alta voce ridendo, ma non so perchè sto ridendo. E mentre rido appoggio la testa al muro , dove sta appoggiato il letto del biondo, e sistemo i piedi di Steven sulle mie cosce cominciando poi ad accarezzarglieli.
Perchè lo sto facendo?
"Questa è la sbornia più brutta della mia vita" pensa ad alta voce anche il biondo.
"Perchè?!" gli domando delusa girandomi verso di lui, che ora si è disteso a pancia in sù per guardarmi meglio in faccia.
"Perchè ho zonno" mi risponde.
"Si..." borbotto guardandogli le caviglie pelose "dormiamo?" gli domando e di risposta lui annuisce, perciò ci alziamo entrambi parcollando e ci spogliamo: lui rimanendl in boxer ed io in biancheria intima; dopodiche ci distendiamo di nuovo nel letto l'uno accanto all'altra, io con la schiena appoggiata al muro freddo, con le gambe aggrovigliate tra le sue gambe e un braccio che gli circonda la pancia mentre tengo la testa appoggiata al suo petto.
"Notte" mi saluta dandomi un bacio sulla testa.
"Buonanotte" lo saluto di rimando baciandolo sulla fronte, ma poi mi accorgo di una cosa "Steven" lo chiamo.
"Si?" mi risponde con gli occhi già chiusi.
"Chi spenge la luce?" gli domando.
Io non mi voglio alzare.
"Io no" mi risponde.
Okay, dormiamo con la luce accesa.

Coinquilini per un mese 2 ~ ormai solo vicini di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora