Capitolo 46

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Alle otto Phill mi aspetta sotto casa, sulla sua Jeep nera.
Non manca molto prima che arrivi, quindi mi sbrigo infilando la campanella nell'orecchio. Per questa occasione ho deciso di indossare un semplice abito nero di velluto a taglio a tubino, una profonda scollatura sul seno e le maniche a tre quarti, un paio di tacchi dello stesso tessuto e colore ed, infine, al polso un braccialetto intrecciato di fine catenelle di argento.
Adoro questo abito!
In poco tempo sento il campanello suonare avvertendomi dell'arrivo di Phill, rispondo con un'affrettato "Scendo!", poi afferro la pochette e scendo veramente. Per scendere le due rampe di scale che mi separano da Phill, ci metto quasi cinque minuti a causa dei tacchi vertiginosi che ho hai piedi.
"Finalmente!" mi fa appena esco dalla porta. Gli lancio un'occhiata.
E' in piedi appoggiato allo sportello dell'auto con le braccia incrociate al petto.
"Prova te a camminare con questi tacchi!" gli faccio infiancandomi, come faccio di solito. Di risposta, si avvicina a me e mi circonda i fianchi scoccandomi un passionale bacio sulle labbra, poi quando ci stacchiamo noto che ha un leggero colorito rosso sulle labbra dovuto dal mio rossetto rosso. Scoppio a ridere, mentre lui si acciglia. "Hai il rossetto sulle labbra!" continuo a ridere, dopo di che mi bagno il pollice con un po' di saliva e provo a mandare via lo sbiadito colorito rossastro. Alla fine ci riesco discretamente.
Appena saliamo in auto, accende a radio cominciando a diffondersi nelle casse dell'auto Gimme Shelter dei Rolling Stones. Mi piace questa canzone perciò comincio a canticchiarla, guardando fuori dal finestrino le strade trafficate dai passanti di Los Angeles. Sono tanto presa dal ritmo della canzone che non mi accorgo neanche che Phill ha cominciato a parlare.
"Jo?" mi fa.
"Sì" mi giro verso di lui dedicandogli la più completa attenzione.
"Come è andata a lavoro oggi?"
Ogni volta che mi fa questa domanda, il sangue mi si gela nelle vene e il mio cuore perde un battito. E' naturale che non gli abbia detto niente delle visite di Slash, per non far scatenare la terza guerra mondiale! Non voglio che si senta ferito o tradito, perciò ho deciso di non dirgli niente.
"Ehm, bene" gli rispondo.
"Non mi parli mai del tuo lavoro, cosa fai o come vanno le visite!"
"Segreto professionale!" gli faccio. E' più una scusa!
"Sì, ma qualche volta potresti dirmi come è andata!"
Sembra infastidito.
"E' come se mi nascondessi qualcosa".
Sbarro gli occhi guardando dritto a me la macchina davanti a noi, non so come rispondergli poi trovo le parole. "Come puoi minimamente pensarlo?!"
Quanto sono brava a mentire!
Lo sento sospirare. "Scusa," mi guarda con quegli occhi dolci facendomi sentire in colpa "pensiamo alla nostra serata!"
"Certo!" gli sorrisi.

Entriamo dentro al ristorante super chic e la prima cameriera che incontriamo ci scorta al nostro tavolo, situato in un privè. Mi ritrovo stupita, intorno a noi ci sono pochi tavoli e poco più là addirittura intravedo una famosa rockstar della scena losangelina.
"Wow" mi ritrovo a dire "Come hai fatto a farci entrare qui?" gli domando. Siamo sinceri, io e Phill non siamo vip e nemmeno un minimo famosi. Forse quando stavo con Saul potevo anche pensarci di entrare lì dentro, ma con Phill... è strano.
"Diciamo che ho un amico che mi ha fatto avere questo tavolo" rimane vago.
Annuisco, anche se non ho capito tanto bene. Bah...
Dopo aver ordinato un piatto che Phill mi ha consigliato e che non avevo mai mangiato - il fragruat -, non faccio altro che guardarmi intorno stupita del bellissimo posto.
"Sei stupenda, stasera!" mi dichiara facendomi arrossire.
"G-grazie" rispondo un po' imbarazzata.
"Sì, hai ragione. E' stupenda!" sento una voce appena dietro le mie spalle.
sgrano gli occhi. Quella voce...
Mi giro e alle mie spalle lo vedo piazzato in piedi con un enorme sorriso stampato in viso, io invece... sono sbiancata appena ho sentito la sua voce e quando l'ho visto mi sono sentita svenire.
"Saul..."
"Sì, sono io!" mi fa avvicinandosi, a quel punto si mise al mio fianco guardando Phill negli occhi. Mi sarei aspettata una scena di sguardi trucidatori e invece niente! Si sono guardati indifferentemente. "Hey!" intervengo "Cosa sta succedendo?" intervengo portando gli occhi di entrambi su di me.
"Niente!" fa Slash "Ci vediamo alla visita di lunedì, dottoressa Campbell!" mi saluta lanciandomi un sorriso malizioso. io di mia risposta, spalanco gli occhi per lo stupore poi li punto su Phill che mi guarda in cagnesco.
"Cosa?!" tuona.
"N-non è come sembra!" gli faccio terrorizzata.
"Allora, come stanno le cose, Jo? Vedi il tuo scopa-amico tutti i lunedì e buona notte al secchio?! Ecco perchè ancora non vuoi scopare con me, hai già chi soddisfa i tuoi bisogni!" con un movimento fulmineo lo vedo alzarsi in piedi, facendo cadere la sedia dietro di sè, e poi lo vedo andarsene.
Provo a fermarlo correndogli dietro, ma quando esco dal ristorante, ormai è già partito con la sua auto nera. Provo a chiamarlo urlando, ma niente... è andato e per di più sono a piedi!

Nuovo capitolo!
Piaciuto?! Lo spero! Come andrà a finire?
Al prossimo!
Giulia❤️

Coinquilini per un mese 2 ~ ormai solo vicini di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora