Capitolo 29

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Steven sto arrivando!
È questo ciò che penso mentre sto corrende verso la stanza del mio migliore amico, ma quando arrivo davanti ad essa la sua l'immagine dentro mi paralizza completamente facendomi rimanere impalata a bocca aperta sull'uscio. Da qui vedo Steven che sta dormendo sotto i farmaci somministrati dai dottori, in faccia un colore pallido sul bianacastro ed intorno alle palpebre chiuse delle spesse occhiaie violacee che non ricordo di aver visto prima nel suo viso, ma la cosa che mi fa più effetto nel vederlo in quello stato è che è dimagrito, a tal punto che posso vedere le ossa.
Si è rovinato ed io all'insaputa non ho fatto niente, così mi sento in terribile colpa!
Provo ad entrare, con un po' di fatica ma lo faccio, e mi avvicino cautamente a quella lettiga su cui giace uno spirito morto, non il mio Steven; quando arrivo vicino al suo corpo provo ad allungare una mano ed afferrargli la sua ma non ce la faccio e la ritraggo immediatamente.
Cosa mi sta prendendo? Non riesco neanche a toccarlo.
Per la seconda volta in poco tempo mi faccio coraggio e provo ad allungare la mano fino ad afferrargli la sua più magra del solito e la stringo delicatamente, mentre lo guardo nel viso sciupato.
"Steven..." bisbiglio, ma sembra completamente assente che non sentendolo rispondere una lacrima mi scende sulla guancia bagnandola. Ad un angolo buio della stanza c'è una sedia, immediatmente mi ci catapulto afferrandola e portandola vicino al suo letto. Voglio stargli accacanto tutta la notte, finchè non si sarà svegliato e non starà meglio! Questo è il mio obbiettivo e lo devo portare a termine.
Mi siedo e, stringendoli di nuovo la mano, continuo a fissarlo nel tentativo di vederlo aprire almeno un occhio, quando però sento un' infermiera entrare nella stanza così mi giro immediatamente verso la donna alta dai capelli biondi sulla cinquantina.
"Devo cambiargli la flebo." mi informa la signora, così annuisco e, mentre esegue il suo lavoro, continuo a fissare implorante il mio amico. "Gli stiamo facendo il lavaggio del sangue, così che possa espellere ogni singolo organisco di droga." mi informa, poi.
Alzai lo sguardo su di lei interessata sulla cura che sta facendo il biondo, così dico: "Quando si sveglierà?"
"Non lo so, questo lo sa il dottore che dovrebbe venire stasera a controllare che vada tutto bene."
"Va bene." la ringrazio per l'informazione. "E dopo?" chiedo, infine.
"Se va bene il processo di pulizia del sangue potrà tornarsene a casa in un luogo tranquillo e a riposo per una settimana, se invece non funzione dovrà curarsi in un centro di disintossicazione." abbassa lo sguardo sull'ultima possibiltà e lo faccio anch'io rivolgendolo però, anziché al pavimento, al viso di Steven. "Arrivederci." ricambio il saluto e la vedo andarsene tutta indaffarata, così sospiro.
Ma quando si sveglia?
Questo è stato il mio ultimo pensiero prima i miei occhi si chiudano con la testa appoggiata sul materasso, sono talmente stanca da non accorgemene neanche.

Il suono di alcune voci familiari mi sveglia, così apro piano gli occhi perciò alzo la testa d'improvviso vedendo che ai piedi del letto c'è Axl che sta osservando il biondo, mentre sul divanetto accanto alla porta sono seduti Izzy, Duff e lui... Saul. Quando si accorgono di essermi svegliata il rosso mi si avvicina e mi appoggia una mano sulla spalla abbracciandomi subito dopo.
"Come stai?" mi chiede afflitto, si vede che sta male anche lui quanto me così ricambio l'abbraccio stringendolo a me forte forte per provare a consolarmi.
"Lasciala!" una voce dura e seria allontana Axl dal nostro abbraccio, e il ragazzo dolce e tenero di cui mi sono innamorata, ora però diventato un altro, mi si piazza davanti. I lineamenti duri in un espressione seria e la mascella in tensione mi indicano che è incazzato. "Possiamo parlare?" mi chiede implorante addolcendo di poco gli occhi, come un tempo, e lasciando andare la mascella ormai non più contratta.
"Ti sembra il momento, Slash?!" cerco di non fare una scenata visto la situazione. Sospiro e mi rimetto a sedere sulla sedia accanto a Steven, gli riafferro la mano e faccio finta di niente del riccio che ancora mi sta fissando con occhi truci, per poi sentire dei passi pesanti allontanarsi e subito dopo la porta sbattere così ci giriamo tutti sorpresi.
"OH, CHE SUCCEDE?!" sentiamo una voce anche troppo conosciuta esclamare sorpreso, ci giriamo tutti sbalorditi e vediamo Steven seduto sul letto ad occhi sgranati.
"STEVEN!" gridiamo in coro, per poi buttarci tutti insieme addosso a lui.
"Ragazzi, fermi!" li fermo tutti allontanandoli dal biondo, per paura che si senta male.
"Ha ragione, Jo!" mi asseconda Izzy. "Se si sente male siamo nella merda!" continua ed io annuisco insieme agli altri, perciò abbracciamo uno per uno Steven ma io mi soffermo un po' di più per poi scoccargli un bacio sulla guancia.
"Come stai?" gli chiedo sorridendogli.
"Come se mi fossi svegliato dal letargo!" ridiamo entrambi per la sua battuta. "Ma Slash dov'è?" mi chiede guardandosi intorno un po' spaesato, forse perchè uno dei suoi migliori amici lo ha abbandonato per uno stupido capriccio!
"Ehm, doveva andare in bagno... aveva mal di pancia!" mi invento ma non sembra convincerlo, a tal punto che mi guarda storto così tanto da farmi abbassare lo sguardo.
"Dimmi la verità." mi sussurra tranquillo, con quella tranquillità che mi fa dirgli tutto.
"Ci siamo lasciati..." mi guarda sorpreso. "Beh, no, l'ho lasciato io." mi correggo sotto il suo sguardo sempre più stupito.
"E perchè?!" mi chiede.
"Perchè mi ha nascosto che ti eri sentito male qualche giorno fa." gli spiego. "Come posso sopportare una cosa del genere?" continuo.
"Forse lui te l'ha nascosto per proteggerti."
"Cosa?! No, non penso."
"Invece pensalo, perché lui ti ama con tutto sè stesso e non te l'ha detto solo per non farti soffrire." mi spiega la sua opinione.
"Senti, Steven pensala come vuoi ma io sono stufa, non sono più felice quando sto con lui." dico quasi per mettermi a piangere, quando nella stanza entra un dottore.
"Dottore! Allora, posso uscire da questa catapecchia?!" domanda Steven al dottore facendoci scoppiare in una risata sonora a tutti.
Ah, la sua ingenuità finalmente è tornata...
"Ma è pazzo?! Si è ripreso ora da un overdose!" dice il dottore per poi avvicinarsi al biondo e cominciare a controllare le flebo.
"Forse lo sono! Posso chiamarti Jack? È scritto sul tuo cartellino!" indica il cartellino facendoci continuare a ridere.
"Prima di tutto: deve darmi del lei perchè sono un dottore..." comincia l'uomo.
"E io sono un batterista figo, chi vince? Io naturalmente! Sono figo!" allarga le braccia facendo una faccia da Dio onnipotente.
Il medico sospira. "Secondo: si potrebbe sentire male essendosi ripreso da poco da un overdose."
"Si, certo... Blah, blah, blah! Tutte queste cazzate da dottori mi stanno facendo ritirare le palle! Io mi sento BENISSIMO e voglio uscire!"
Ok, la cosa sta degenerando.
"Steven, non puoi!" intervengo, visto che gli altri non fanno altro che ridere ai versi che Steven fa di nascosto al dottore che sta controllando tutti i macchinari.
"Perchè, no?!" inisiste il biondo, che sembra non voler mollare.
Ha la testa più dura di una pietra!
"Perchè prima i dottori devono accertarsi che tu stia bene." gli spiego.
"Dia ascolta alla signorina, per cortesia!" conferma il mio parere il medico.
"Stai zitto, bamboccio!" gli fa la linguaccia Steven.
"Steven, eddai, basta! Guarda che lui ti ha salvato la vita!" gli faccio notare, magari lo convinco.
"Cosa?!" si gira verso di me con gli occhi sgranati. "Mi ha salvato la vita?" vaga lo sguardo tra me e il dottore.
Bingo!
"Certo, è stato lui il primo a visitarti al pronto soccorso!" mi invento per convincerlo, anche se ci è già cascato in pieno.
Sbuffa ormai sconfitto del fatto che avessi ragione. "Va bene, rimango." mi informa tutto mogio, ma ad un certo punto si ravviva e dice: "Ad una condizione!"
Oddio, mi fa paura quando fa così! Cosa mi aspetterà?
Sgrano gli occhi. "Quale?" domando impaurita.
"Devi andare a parlare con Slash e chiarirete tutto!" mi spiega il suo piano, ma che cazzo! Pensavo fosse più facile la sua condizione!
Abbasso lo sguardo torturandomi le mani l'uma con l'altra. "E va bene! Ma tu resti QUI!" gli comando praticamente.
"Certo!" mi guarda con quello sguardo furbo ed un sorrisino innocente stampato in faccia.
Cosa mi toccherà fare? Già al pensiero mi vengono i brividi, prma era già incazzato pensate dopo quando andrò parlarci!

Chiaramente ragazzi non so come funziona se qualcuno va in overdose, quindi l'ho scritto come mi sembrava a me e diciamo che me lo potrei anche essere inventato!😂 Al prossimo, ciao!
Giulia❤️❤️❤️❤️❤️

Coinquilini per un mese 2 ~ ormai solo vicini di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora