Capitolo 20

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"Ancora grazie, Duff."
Dico al mio amico palo quando finisce con gli scatoloni.

"Prego, allora vai a vivere da Slash...è seria tra voi."
Ammicca lanciandomi uno sguardo malizioso.

"Almeno così sembra, ma un po' di preoccupa."

"Perchè?"

"Appena c'è un problema o discutiamo lo trovo ubriaco o fatto, o entrambi." sospiro. "Esagera alcune volte, non trovi?"
Chiedo il suo parere.

"Io non posso dire niente, tesoro, sai benissimo come sono messo io."

"Si, lo so."
Mi accorgo solo ora con chi ho parlato, era meglio se chiedevo ad Izzy.

"Chiedi ad Izzy."
Mi propone giardandomi di sottecchi.

"C'avevo già pensato, sai dov'è?"

"In casa."
Risponde e, appena abbiamo finito di caricare gli scatoloni nel portabagagli della mia auto, corro in casa dei ragazzi, che con questi traslochi è un inferno...peggio di prima. Mi guardo intorno alla ricerca del corvino anche se con questi scatoloni non si vede un'accodempola, ma alla fine lo trovo dietro ad un'enoooorme scatolone che sta chiudendo. "Hey, Izzy!"
Lo saluto, ricambia anche lui il saluto con un breve sorriso così comincio a spiegare del perchè sono lì. "Senti, Izzy, devo chiederti un consiglio."
Comincio.

"Si? Dimmi, pure."
Mi fa mentre posa lo scotch sulla scatola, finalmente si ferma e mi guarda negli occhi cominciando ad ascoltarmi.

"Non trovi che Slash beva e si droghi un po' troppo?! Capisco che la vita da musicista è scombussolata e carambolesca ma...sta esagerando, non trovi?"
Spiego agitando le mani qua e là.

"Ti ha mandato Duff, vero?!"

"Si, ma rispondi alla mia domanda, cosa ne pensi?"

"Penso che gliene devi parlare tu stessa, faccia a faccia."
Mi risponde.

"Ma come faccio a parlargliene in faccia su questa cosa, se non ho neanche avuto il coraggio di parlargli della casa??"
Gli faccio notare sedendomi per terra.

"Ma la casa ora ti piace, ci vai a vivere!"

"Si, ci vado a vivere perchè amo Saul ma se una sera ritorna a casa ubriaco fradicio e fatto fino al midollo dovrei fargliela passare liscia e guardarlo morire piano piano?"
Mi sfogo.

"No, devi parlargliene."

"Lo so, l'ho capito!" dico frustrata. "Non sopporto vederlo in quel modo..." sento già le lacrime agli occhi. "Come se fosse...un fottuto tossico..."

"Sembro un tossico?"
Sento la voce di Saul, alzo la testa di scatto e lo vedo dietro di Izzy che, appena se ne accorge, se ne va.

"Saul, mi fai preoccupare."
Comincio a piangere frustrata, non per il fatto che abbia spiato la mia corversazione con Izzy ma perchè sono preoccupata alla sua tendenza per l'alcol e le droghe.

"Cos'è ora? Lo sapevi perfettamente quando ti sei fidanzata con me, no?! Che c'è, non vuoi più venire a vivere con me?"
Sembra offeso.

"No!"
Dico tutto d'un fiato. "Voglio che tu smetta, porca merda! Odio vederti tornare a casa la sera fatto quasi da farti venire un'overdose o..." singhiozzo. "O vederti la mattina con i postumi della sbornia!"

Sospira. "Josephine..."

"Josephine, un cazzo!"
Sbotto. "Dimmi che mi prometti che smetti! Ti prego!"

Sospira ancora una volta, abbassa gli occhi e dice solo queste parole: "Non posso prometterti niente."
E se ne va a testa bassa, senza guardarmi negli occhi, senza salutarmi ed io rimango lì tra le lacrime; solo ora Izzy ricompare da dietro a degli ascotoloni.

"Mi dispiace, Jo."
Mi consola offrendomi la sua spalla, che accetto volentieri per sfogarmi un po'.

Coinquilini per un mese 2 ~ ormai solo vicini di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora