Capitolo 36

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Quando esco dall'edificio, la sua auto è scomparsa come una nube di fumo: non c'è. Salgo nella mia auto, accendo il motore con un rombo premonente e parto verso casa, con quell'amarezza che non vuole abbandonarmi durante l'intero viaggio.
Il senso di colpa, per averlo trattato di merda e in più facendogli spiattellare le sue emozioni davanti agli altri, mi perseguita.
Sono stata una cretina, scema e più ne ha più ne metta!
Insomma, l'ho lasciato, l'ho trattato male ed infine l'ho messo in ridicolo per farlo smettere di litigare.

Arrivata a casa, mi butto a peso morto sul divano – ovvero il mio luogo di pensiero – e penso al danno che ho fatto; sospiro, mi tiro capelli fino a quando non arriva fischiettando quel confusionario di Steven.
"Hey, cosa hai?" mi chiede buttandosi a sedere a due centimetri dalla mia testa.
Mi ha quasi uccisa!
"Niente" rispondo evitando l'argomento, ci mancava solo lui.
"Non mi sembra che non abbia niente" cerca di imitare la mia voce ma senza alcun risultato "forza, racconta" quasi mi costringe, prendendomi la testa, appoggiandola sulle sue ossute ginocchia e cominciando ad accarezzarmi i capelli, dalla cute alle punte, in un modo rilassante.
"Temo di aver ferito, Slash..." comincio, poi noto il suo sguardo "ok, ne sono certa! Ma il punto è che tutto è cominciato con un buon proposito".
"Cioè?" mi costringe a continuare, anche se vorrei solamente smettere per paura di cominciare a piangere a dirotto.
"Volevo farlo smettere di litigare con Axl dicendogli che andava a fuoco lastanza e lui ha spiattellato a tutti i presenti nella stanza che mi ama e che mi voleva portare in salvo" lo so che è una cosa stupida, penso tra me "dovevi vedere la sua faccia quando ha scoperto che era uno scherzo!" mi copro il viso con entrambi le mani.
"Ma dai, era uno scherzo" obbietta il biondo, facendomi, di conseguenza, alzare a sedere.
"Ma no, lui c'è rimasto male, Steven! Era in imbarazzo! Immaginati: io e te ci siamo lasciati, io ti ho lasciato e ci siamo promessi di non stare più insieme perchè non eravamo destinati e te spiattelli davanti a tutti, davanti a tutti, che mi ami! È pazzesco! Io morirei per l'imbarazzo!" sto impazzendo.
"Eddai, mettiamoci una pietra sopra! Domani vai da lui e fate una bella scopata per risarcire tutto, okay?!" mi guarda sorridente come se fosse la cosa più semplice del mondo.
"No, Steven! Non funziona così la vita!" gli faccio notare con le braccia in aria.
"La mia di vita sì!" mi lancia un occhiolino facendomi scoppiare a ridere per poi smettere subito dopo.
"Come farò? Cosa farò?" mi lamento coprendomi il viso con entrambe le mani.
"Io lo so" interrompe i miei lamenti il biondo, a quelle parole mi alzo a sedere guardandolo interessata.
"Spara, biondo" gli faccio ancora più curiosa.
"Una bella ubriacata aiuta a dimenticare tutti i problemi" guarda sognante davanti a sè e sorride.
"Giusto!" schiocco con le dita "sei un genio, Stevie! Perchè non ci ho pensato prima?!" mi accendo come una lampadina nuova di zecca.
Come ho fatto a non pensarci?!
"Ci ubriacheremo fino ad addormentarci" esclama tutto felice ed emozionato.
"Aspetta" interrompo un attimo il nostro entusiasmo "cosa beviamo? Non ho alcolici in casa" gli faccio notare, ma la sua espressione non sembra cambiare e comincia a ridere.
"E a te questo sembra un problema? Che ci vuole ad andarli a comprare?"
"E va bene" cedo, in effetti non ci avevo pensato "ma ci vai te a comprarli, io intanto mi faccio una doccia" con questo conpromesso, che accetta subito, lo lascio solo in camera sua mentre cerca i soldi per gli alcolici ed io che mi dirigo verso il mio bagno per farmi una doccia calda. Mi tolgo i vestiti di dosso e preparo il bagno: la cosa consiste nell'accendere il getto d'acqua per farla riscaldare e intanto riempire la vasca, stendere un asciugamano a terra per non bagnare il pavimento e preparare dei vestiti puliti per quando sarò asciutta.
Tutto è pronto, ed anch'io lo sono così comincio ad entrare nella vasca quando sento Steven gridarmi dalla mia camera, cioè la porta accanto: "Cosa vuoi te?"
"Cosa voglio cosa???" urlo non avendo capito, ormai sono in ammollo nell'acqua bollente.
"Scema! Quale liquore vuoi?"
"Ehm," ci penso un attimo "Jack Daniels Honey!" grido poi.
"Okay!" e finalmente se ne va lasciandomi sola a rilassarmi.
Chiudo gli occhi e involontariamente mi ritrovo a pensare a Saul, cosa starà facendo?

Hey, ragazzi sono tornata dopo un mese – sono andata a controllare quando ho pubblicato l'ultimo capitolo –, lo so che è da un po' che non scrivo ma è che non ho tanta inspirazione ultimamente! È un po' corto questo capitolo, ma godetevelo e ne arriveranno altri molto presto e non scordatevi di votare⭐️ e se ne avete voglia o avete da chiedermi qualcosa commentate🖋!!! Ciaooo❤️❤️

Coinquilini per un mese 2 ~ ormai solo vicini di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora