Capitolo 34

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Il traffico è sempre più insopportabile in questa città, sto pensando di trasferirmi magari in una città deserta, anzi, meglio in mezzo al deserto del Sahara! Almeno lì sarei sicura di restare single senza fidanzati che ti fanno soffrire!
Ahhh, magari...
Ma ora è meglio pensare a guidare, perchè quel cretino patentato davanti a me ancora non ha capito che quando la fila scorre deve anche lui andare avanti!
"Scemo patentato" borbotto, quando succedono queste cose non ce la faccio a non dire qualcosa.
Gli lancerei una pietra in testa!
"Allora?! Ti muovo o ti devo inficcare il volante nello sfintere!!!" grido a quel punto sventolando fremeticamente il pugno in aria fuori dal finestrino. Ma evidentemente ignora tutte le mie proteste e continua con il suo giochetto da deficiente, così suono il clacson schiacciandolo più volte e con forza grazie alla mia graziosa manina.
Almeno quel deficiente capirà!, questo è stato il mio pensiero e il mio desiderio ma, no!, Dio è contro di me e quel cretino non si muove neanche di un millimetro.
Dopo circa dieci minuti di fila, intravedo la mia uscita a circa una quarantina di metri da dove mi trovo così finalmente mi libererò di quello! La raggiungo – intendo l'uscita – ma esce anche lui o lei, non ci ho neanche guardato da quant'ero incazzata, per dinci! Insomma questo qui o questa qui guida da fare schifo e parcheggia nel parcheggio della Geffen come me, sono proprio curiosa di vedere chi è! Così posteggio l'auto nel posto più vicino al suo – circa tre auto di distanza – e scendo pronta a fargli una bella batticina per il modo in cui guida; arrivo davanti all'auto sconcassata e chi vedo spuntare dal posto del guidatore? Slash!
"Sen-" sto per dire quando lo vedo guardarmi – quello che dovevo dire era un "Senta specie di cretino patentato, lei guida da schifo! Perchè non si compra una bicicletta???" – ma riesco solo a guardarlo meravigliata "Slash..." dico, infine.
"Josephine!" mi guarda anche lui senza un briciolo di sorriso stampato in faccia, neanche più mi chiama Jo! Con il mio nome completo mi deve chiamare, questo...
Sì, sto di nuovo per insultarlo quando mi dice qualcosa che non sento chiaramente.
"Cosa?" insomma devi ripetere! Scemo!
"Cosa volevi dirmi?" mi ripete la domanda.
"Ah, si! Perchè guidi quest'auto? Dove la tua Mustang?" gli domando, mica lo potevo insultare?!?!?! In effetti, sì, potevo!
"È dal meccanico, ha una gomma bucata, qualche cretino me la forata!" mi spiega tutto calmo, mentre cominciamo a dirigerci verso l'entrata.
"Ah, che peccato!" faccio finta di essere dispiaciuta, anche se vorrei mi fosse venuta a ne quell'idea, mannaggia alla miseria!
Quando entriamo la solita segretaria ci saluta e fa gli occhi dolci al riccio accanto a me che li ricambia con un occhiolino, di mia risposta – non volontaria, lo giuro! – faccio una smorfia alzando gli occhi al cielo.
"Gelosa?" scherza Saul facendo l'occhiolino anche a me.
"Ti sei completamente scordato che ti ho lasciato io?" gli faccio notare in modo freddo, così da farlo ammutolire ma dentro di me il cuore fa ancora i salti di gioia per quell'occhiolino e quel sorriso rubato "Scusa, è stato un colpo basso" mi scuso del resto non ne ho il diritto anche se mi ha fatto soffrire.
"No, hai ragione. Ho pensato solo a me stesso invitandoti a vivere con me, volevo la certezza che fossi mia e solo mia. Sono stato uno scemo."
"Sì, lo sei stato" sdrammatizzo ridacchiando un pochino e lui fa lo stesso, ma mentre continuiamo a camminare si ferma e ferma anche me appoggiando una mano sulla spalla vicina a sè "Cosa c'è?" gli domando accigliandomi, perchè mi guarda rattristato e il sorriso dal viso o qualunque traccia è sparito.
"Jo, lo so che sono stato uno scemo ad usarti in quel modo ma-" cerca di scusarsi, lo so perfettamente cosa vuole fare così lo interrompo già da subito.
"Saul," lo chiamo con il suo vero nome per fargli capire che sto facendo sul serio "se non ha funzionato una volta come può funzionarne un'altra? Pensaci, forse abbiamo fatto le cose in fretta forse è stata solo una cotta da liceali" gli faccio notare.
"Una cotta liceale?" pronuncia quelle parole in modo disgustoso arricciando il naso e storgendo la bocca "Io ti amo, Jo! E non smetterò di amarti, tu consideri quello che abbiamo passato una cotta liceale? Pensaci: se era una cotta liceale – come la consideri te – perchè allora ci amiamo ancora dopo un anno che siamo stati separati? Come me la spieghi questa? Perchè semplicemente potevamo ognuno ignorare il patto che abbiamo fatto e seguire le nostre strade, non credi?"
"Senti io non so come spiegartelo, però tu l'hai fatto?" gli faccio notare, come può dimenticarselo???
"Cosa ho fatto?" mi domanda indifferente.
Alla sua reazione strabuzzo gli occhi "Come che cosa hai fatto?: hai gettato al vento il nostro patto di amarci sempre e ti sei sposato! Come puoi dimenticartene?!" gli faccio notare.
"Ma infatti non me ne sono dimenticato, cazzo! Ma non puoi rinfacciarmelo per sempre!"
"Non lo sto facendo!"
"Invece sì!"
"Tutto bene, ragazzi?" entrambi ci giriamo verso Duff, che ci chiede se è tutto a posto. Io annuisco mentre Slash gli risponde:
"Magnificamente" alza gli occhi al cielo e se ne va dritto verso lo studio di registrazione, mentre io lo guardo andarsene.
Forse ha ragione, sto esagerando con quella storia...
"Tutto a posto?" mi domanda di nuovo il biondo, ormai venutomi affianco.
"Si, perchè?" gli domando, anche perchè gli avevo già risposto.
"Ti eri persa a guardarlo andare via" mi fa notare, annuisco confessando la mia colpa "Avete litigato di nuovo, vero?!" annuisco nuovamente, mentre lo vedo sospirare sconfitto.
"E il bello è che qualche giorno fa l'ho lasciato..." borbotto a bassa voce ma avendomi sentito strabuzza gli occhi e spalanca la bocca.
"Cosa?" dice incredulo.
"Si, l'ho fatto. Ero stufa, capisci?!"
"Certo" mi consola circondandomi le spalle, per poi dirigerci verso lo studio.
Quando entriamo tutti mi accolgono con calore, tranne Slash che se ne sta in fondo alla stanza appoggiato ad un tavolo mentre sorseggia una non so quale bevanda; e poi c'è il nuovo batterista, a quanto pare si chiama Matt Sorum.
"Piacere, mi chiamo Josephine ma tutti mi chiamano Jo" gli porgo la mano che stringe con forza e gli sorrido amichevolmente.
"È un piacere mio, ho sentito parlare molto di te" ricambia il sorriso, ma non mi aspettavo veramente quell'affermazione da far abbandonate il sorriso dal mio viso e da farmi strabuzzare gli occhi.
"Spero solo cose belle" ridacchio nervosamente.
"Certo, certo!" ride Matt pensando che scherzassi, ma non mi sorprenderei affatto se Saul parlasse male di me a causa di quello che è successo tra noi.
"Okay, ragazzi cominciamo le prove" riprende tutti il solito rompicoglioni Axl "e tu, bambolina" si riferisce a me guadagnandosi degli sguardi di fuoco dal riccio "mettiti a sedere qui" mi consiglia scortandomi ad un divanetto nero di pelle, mi ci siedo ed in quel momento entra in studio Mike Clink.
"Mike!" mi alzo in piedi andandogli incontro per abbracciarlo forte, è da tanto che non lo vedo.
"Bellezza!" appena siamo vicino ci abbracciamo, beh, precisamente è lui che abbraccia me visto che è alto più di me "come stai?"
"Bene, grazie, e te?" contraccambio il complimento.
"Anch'io bene" mi sorride un'ultima volta e poi si gira verso i ragazzi "allora, bastardi, registriamo questo album o no?"
"Si!" gridano in coro i cinque impugnando ognuno i loro strumenti: Axl afferra il microfono posizionato sull'asta e lo prova con dei vocalizzi, Saul si infila la tracolla della sua Gibson Les Paul color oro accordando le corde scordate, Duff impugna il suo basso bianco con un teschio rosso vicino alle corde, Izzy anche lui accorda alcune corde della sua chitarra ritmica bianca e nera, mentre Matt – il nuovo arrivato, come l'ho etichettato io – impugna le sue bacchette e si siede sul panchettino dietro l'enorme batteria per provare certi ritmi.
Tutti sono pronti, anche Mike si è seduto dietro la console e, dopo aver controllato dei pulsanti, da' il via alla band di suonare una nuova canzone. Mentre cammino per ritornare al mio divanetto moto un foglio bianco scarabocchiato abbandonato sopra al tavolo, circondato da posaceneri trascolmi e bottiglie di liquori alcune mezze piene alcune vuote. Lo afferro e lo leggo accorgendomi che è la lista delle canzoni del nuovo album, che a quanto pare è diviso in due parti.

Parte 1:
1. Right next door to hell
2. Dust n' bones
3. Live and let die
4. Don't cry
5. Perfect crime
6. You ain't the first
7. Bad obsession
8. Back off bitch
9. Double talkin' jive
10. November rain
11. The garden
12. Garden of eden
13. Don't damn me
14. Bad apples
15. Dead horse
16. Coma

Parte 2:
1. Civil war
2. 14 years
3. Yesterdays
4. Knockin' on heaven's door
5. Get in the ring
6. Shotgun blues
7. Breakdown
8. Pretty tied up
9. Locomotive
10. So fine
11. Estranged
12. You could be mine
13. Don't cry (alt. Lyrics)
14. My world

Questo vuol dire solo una cosa: nuovo album, nuovo tour...

Nuovo capitolooooooo!!! Finalmente ce l'ho fatta, ragazzi! Godetevelo😉 e se volete votate⭐️ e commentate🖋, al prossimo!! Ciao😘
Giulia❤️

Coinquilini per un mese 2 ~ ormai solo vicini di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora