Eravamo ormai arrivati all'ultima settimana di Febbraio, e mentre i miei compagni di classe si preparavano per la consegna delle pagelle di primo quadrimestre, il mio unico pensiero era l'arrivo della Coppa Squadre.
Avevo ricevuto il programma del mese puntuale come ogni mese - a metà Gennaio - e non avevo avuto bisogno di grandi sforzi di memoria per ricordarmi che sarei partita per la Germania per un solo torneo, giovanile.
Ero contenta di partire: la fine degli allenamenti invernali era lontana e avevo bisogno di mettermi alla prova. Volevo dimostrare a Cresci che ero pronta, che aveva sbagliato a tenermi segregata tra le siepi dei campi A tanto a lungo. Volevo dimostrargli che sbagliava.
Ironia della sorte, l'unica cosa che quel viaggio riuscì a dimostrarmi era quanto quell'uomo avesse ragione. Dopo un paio di giorni avevo già iniziato ad avvertire la presenza soffocante di Hugo e Marzio, la tristezza degli ingombranti campi coperti in mezzo al nulla, l'odore di muffa e umido che il cemento verde diffondeva.
Le giornate erano grigie e tutte uguali. Non vidi il sole se non al ritorno da Dusseldorf, bianca come un cencio e depressa per non essere riuscita a superare le qualificazioni. Avevo perso da una ragazzina identica a Noemi, dopo aver avuto un match point nel secondo set. Lei era riuscita ad annullarlo, a rimontare e a vincere il terzo set con sei game di fila.
Avevo passato un'ora nello spogliatoio a piangere. Non di tristezza, no. Di rabbia.
Ero arrabbiata perché mi ero accorta di quanto fossi incompleta, incapace di essere lucida, stanca fisicamente ed emotivamente fragile. Ma soprattutto ero arrabbiata perché non potevo più negare: Cresci aveva sempre avuto ragione su di me. Mi aveva capito prima ancora che io potessi capire me stessa. E adesso, con quella figuraccia, avevo duramente affrontato la realtà.
Non avevo dormito nelle cinque ore di viaggio al solo pensiero di dover affrontare il mio allenatore, disconnettendo qualsiasi dispositivo per evitare contatti con il mondo. Non sapevo che in quel preciso istante Alessandro stava tornando dalla Turchia finalmente con una semifinale ma anche con un bel cerchio viola intorno all'occhio sinistro.
- I nodi però sono venuti al pettine, alla fine. È quasi una consolazione sapere che i paparazzi non ce l'hanno solo con me – dissi sarcastica, nascondendo uno sbadiglio.
- Non ce l'hanno mai avuta, purtroppo è il loro lavoro. Ma di una cosa sono dispiaciuta, credevo davvero che ce l'avremmo fatta: Io e Hugo avevamo passato un pomeriggio intero in camera mia alle prese con tutti i prodotti maxicoprenti di Giulia – disse Claudia, sorseggiando il suo caffè nero.
- E qualcuno se n'è accorto e ha fatto la spia? –
- No, il contrario. Le truccatrici non se ne erano accorte, ma Cresci l'ha smascherato in un attimo –
- E poi è comparsa quella foto in aeroporto nel bel mezzo dell'exhibition di ieri – commentai – E riguardo a Giulia? Non si accorgerà che manca uno dei suoi prodotti? -
- Ho provato a chiamarla per chiederglielo almeno cinque volte, ma non mi ha mai risposto. Non mi risponde da quando è sparita – disse e un velo di tristezza le mozzò le ultime parole in gola.
- Comunque non le interessa molto. La Cosmetic le manda così tanti prodotti ogni mese che spesso ne dimentica alcuni nel borsone per settimane –
Eravamo sedute ad uno dei tavolini dell'Orange Terrace. Riposi il mio smart sul tavolo, con ancora la pagina quattrocento del manuale dell'accademia sullo schermo. Lei guardava distrattamente i passanti sul cardo dalla grande vetrata accanto a noi.
Da quando Giulia se ne era andata Claudia aveva iniziato a darmi appuntamento lì prima degli allenamenti. Avevo apprezzato quel gesto: sapeva che Giulia era ancora la mia unica amica lì dentro e in qualche modo cercava di riempire quell'assenza.
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La Fenice 1. Tennis. Misteri. Bugie.
Mystery / ThrillerFama, bellezza, successo. I ragazzi del gruppo A della Fenice hanno tutto e chiunque vorrebbe essere come loro. Beatrice non fa eccezione: è convinta di non poter essere mai scelta e che Riccardo rimarrá solo la celebritá inarrivabile per cui ha un...