- Tu sei completamente matta!
- Io me ne vado.
- Non puoi uscire da lì, Ale!
Alessandro era davanti ad una delle porte del campo da basket coperto, affacciato sul cantiere aperto dei nuovi campi che sarebbero stati pronti a settembre. Le porte erano tutte chiuse, e dalle sei finestrone rettangolari entrava una luce caldissima e il rumore incessante delle trivelle.
Sul parquet chiaro e lucido io e i miei compagni strofinavamo degli stracci umidicci. Era la nuova punizione di Cresci, oltre a vietarci di prendere parte ad eventi che non fossero della Fenice per i successivi tre mesi. C'era stata un'ondata di ribellione tra sponsor e agenti, ma nulla avevano potuto dopo che i dirigenti si erano tutti schierati a favore del nostro allenatore.
Un rivolo leggero d'aria smuoveva la rete del canestro davanti a noi, dandoci sollievo. Cominciavano ad arrivare le prime giornate calde. Di sottofondo il visore appeso alla parete corta mostrava Giuseppe Bassi con le mani al cielo dopo la vittoria su Zverev.
Il cugino di Orlando aveva ottenuto i quarti di finale del Masters 1000 di Miami partendo come WC. Non si faceva altro che parlare della sua impresa contro il tedesco ex numero 1 del mondo, ormai a fine carriera. In lontananza si avvertiva la voce di chi aveva appena finito il corso di fit boxing e si era fermato al bar per una Power, di chi lasciava le aule studio e correva ad allenarsi e dei ragazzi che si riscaldavano per scendere in campo.
- Ci stai chiedendo non solo di giocare a calcio, non solo di giocare tutti insieme, ma anche di partecipare ad un torneo con i gruppi inferiori e cercare di vincerlo, andando verso una figura di merda epocale! E tutto questo per elemosinare 100 punti? Io non ci sto! – disse ancora Ale.
Noemi grugnì. Strofinava il pavimento con guanti di lattice e ginocchiere. Accanto a lei c'era la coppa del torneo di Londra U16. Se la portava in giro da giorni perché tutti alla Fenice continuavano a reclamarla e a volerla vedere e immortalarla con la coppa tra le mani.
Continuava a ripetere a chiunque che con tutti i punti che aveva guadagnato, anche se non avesse più giocato tornei per i mesi restanti, avrebbe comunque chiuso l'anno tra le prime dieci in Europa. Momenti come quelli mi facevano dimenticare la sua finta gentilezza.
Dopo la fuga di notizie che l'aveva vista per protagonista, era stato fin troppo facile per lei sviare l'attenzione con la vittoria in un torneo prestigioso. A volte mi chiedevo come potesse essere tutto sempre così facile per quella ragazzina, ma sapevo che non sarei mai riuscita a darmi una risposta.
Allo stesso tempo, mi chiedevo se non fosse stato anche quello un tentativo di sabotaggio da parte di Ivan. Le aspettative sulla Coppa Squadre e sul ritorno erano state deluse. Credevo che dopo la confessione di Claudia su ciò che il TCI finalmente il gruppo A mi avrebbe accolto, senza più segreti. Mi ero quasi convinta che fosse quello l'unico motivo per cui gli altri ragazzi mi trattavano adesso con più rispetto, ma sempre con distacco.
Mi sentivo ancora un'estranea tra loro. Credevo che avremmo discusso tutti insieme il problema, a tavolino: era così che mi ero immaginata le serate post-allenamento nel loft. Lentamente iniziai a capire che nessuno di loro aveva intenzione di fare qualcosa, se non attaccare Ivan e l'accademia avversaria nelle rare occasioni in cui il TCI e la Fenice si trovavano nello stesso posto.
Tentai un approccio più diretto con Claudia. Fu ancora più deludente scoprire che dopo quella notte nel treno era diventato impossibile parlare.
Non stava offrendo il suo aiuto come promesso. Da quando eravamo tornati dalla CS erano passate tre settimane, ma lei continuava ad essere taciturna e distratta. Avevo provato più volte a chiederle come stesse andando, ma lei aveva sempre trovato le più assurde scuse per non rispondermi. Non sapevo neanche se lei e Marzio continuassero a vedersi.
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La Fenice 1. Tennis. Misteri. Bugie.
Mystery / ThrillerFama, bellezza, successo. I ragazzi del gruppo A della Fenice hanno tutto e chiunque vorrebbe essere come loro. Beatrice non fa eccezione: è convinta di non poter essere mai scelta e che Riccardo rimarrá solo la celebritá inarrivabile per cui ha un...