Scendemmo dal pullman e un'aria calda e afosa ci investii.
Il villaggio era vuoto.Io e Daniel non riuscivamo a capire, non avevamo visto anima viva sulla strada della stazione e perfino il prato pubblico era deserto, malgrado la temperatura fosse di quelle che normalmente inducono la gente ad uscire di casa.
A Highfield, i raggi del sole si allungavano come una maledizione sui giardini vuoti dei cottage, soltanto le lapidi del cimitero, accalcate lungo il muro di pietra coperto di muschio che fiancheggiava la strada, mostravano muti segni di una presenza umana.
Avevamo superato il villaggio, lasciandoci dietro l'ultimo cottage.Pochi minuti dopo ci ritrovammo su un taxi.
Dopo una curva, l'autista frenò. Più in là, una piccola folla si era raccolta davanti ad un cancello di ferro. Bloccando la stretta strada di campagna. Sembravano esserci intere famiglie, gli uomini in maniche di camicia e bretelle, le donne con i grembiuli da cucina e i capelli raccolti sotto foulard e fazzoletti. I bambini si tenevano per mano o giocavano sui polverosi bordi della strada. Poco oltre, due ragazzine dai prendisole colorati facevano rotolare un cerchio.
L'autista strombazzò avvicinandosi, e la folla si separò per lasciar passare l'auto.
Il vialetto oltre il cancello era fiancheggiato da olmi, le cui corone intrecciate suggerivano l'impressione di una serie di arcate gotiche.
Alla fine il mio sguardo scorse una casa di solida pietra ricoperta di edera, che si chiamava Melling Lodge.
Non so perché ci trovammo lì, Daniel avrebbe dovuto spiegarmi, dato che io ero ancora all'oscuro di tutto.
Sentii la mia bocca diventare secca, era come se avessi paura.Ma di cosa?
La macchina arrivò fin davanti ad un piazzale di ghiaia, in cui una fontana, con al centro un Cupido che tendeva l'arco, spruzzava acqua argentata in quel pomeriggio afoso, e intanto delle ombre blu si muovevano sopra la casa, come spettri venuti a darci il benvenuto.
Daniel scese dalla macchina e fece il giro, mi aprii la portiera e ridendo mi prese in braccio, portandomi fino alla soglia di quella maledetta casa, che supponevo dovesse diventare nostra. Almeno fino a che ci fossimo fermati qui a Highfield.
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IT'S OKAY, I'M DIFFERENT (IN REVISIONE)
ParanormalNeve una ragazzina timida, insicura, fragile. Non aveva avuto un passato facile e nemmeno il suo presente era da meno. Sedicenne, non sapeva esattamente cos'era l'amore, perché non gli era mai stato ricambiato. Un segreto di cui anche lei ne era all...