Continuai a sfogliare e sfogliare, capitoli su capitoli, finché non arrivai a una soluzione.
Partendo dal presupposto che la percezione del karma e delle vite che si susseguivano era una convinzione della terza dimensione, dove vigeva la legge dello spazio-tempo e dunque considerando che in verità le vite erano assolutamente parallele e contemporanee.
Sarebbe allora dovuta esistere una me su un altro piano di esistenza che stava 'più avanti', o meglio, 'più in su', che in sostanza viveva meglio ed era risolta.
Quella me mi stava chiamando, mi lasciava indicazioni, mi inviava amore, sostegno, quella me stava cercando di riportare tutti i suoi frammenti di sé, ovvero di me incarnata su vari piani. Quella me mi istruiva sul da farsi e quella me era tutt'uno con Loro (i Maestri, gli Angeli, i fratelli delle dimensioni superiori, poiché nel 'suo' piano di esistenza non esisteva la separazione, la dualità, tutto trascendeva, e Loro erano un'unica essenza.)
Allora mi ero chiesta: perché incarnarsi?
Se esisteva una Me Divina, che trascendeva tutte le cose, felice nella 'sua' dimensione, che senso aveva vivere nella carne e nelle tribolazioni?
Mi ero ricordata allora del motto "il problema è la soluzione"
Era proprio qui la chiave.
La mia Me Divina era fusa con Dio. Dio aveva reso tangibile, attraverso un grandioso esperimento, che l'unico Dio che esisteva era l'Amore: si era separato da se stesso, si era messo nella carne e in tutto ciò che eravamo in grado di concepire o meno e si era dimenticato di essere Dio. Sperimentando tutte le strade possibili e immaginabili, dal potere alla sofferenza, dalla magia alla guerra, dalla povertà alla ricchezza, aveva dimostrato che l'unico modo per ricordarsi di essere Dio era l'Amore. Dunque l'Amore era l'unico Dio che esistesse, noi tutti, venivamo da lì. E questo lì andava riportato qui, nel nostro quotidiano, affinché lì e qui non continuasse ad essere un sopra e un sotto, un alto e un basso, un meglio e un peggio.
Noi potevamo essere l'anello di congiunzione fra 'lì e qui' attivando un'ulteriore dimensione che raccordava tutto e che era dentro di noi.Ogni volta che noi in questa realtà apprendavamo una lezione su noi stessi, allontanavamo l'ego dai nostri pensieri, parole, emozioni e azioni. Stavamo risanando qualcosa o qualcuno, una parte di noi che stava affrontando la medesima esperienza. E avendola risolta liberavamo noi stessi e tutte le parti di noi incarnate, dal dovere di replicare ancora per bilanciare l'energia.
Tutto questo, veniva detto anche nel LIBRO DI ENOCH.
Questo parlava di Enoch e di com'era secondo lui il mondo angelico.
Il quale fece un elenco che comprendeva diciotto nomi di angeli, i cosiddetti "prefetti" su un totale di duecento che avrebbero commesso questo peccato.
Secondo il testo, questi angeli non erano come ci aveva insegnato la chiesa fin da piccoli: esseri beati, dolci e pieni d'amore. Ma avrebbero insegnato ai terrestri l'arte del combattere con spade, coltelli, scudi e corazze. Insegnando la metallurgia che, era appunto la disciplina che riguardava lo studio dei metalli. Ma non solo, infatti, secondo il Libro di Enoch, questi esseri definiti angeli avevano insegnato all'uomo varie arti, tra le quali, la medicina magica (medicinali e allucinogeni), la divinazione, l'astrologia, la visione delle stelle, le fasi lunari, e allo stesso modo avevano anche insegnato all'uomo, di quei tempi, a ingannare.
In altre parole, erano stati i cosiddetti "angeli" a insegnare tutto agli umani. Mentre la Bibbia riportava nella Genesi, che al tempo di Noè: "la terra era corrotta davanti a Dio e la terra era piena di violenza... Ogni uomo aveva pervertito la sua strada sulla terra."
Per paura delle conseguenze di questi angeli chiamati Enoc, Dio punì tutta l'umanità, a esclusione di Noè, sua moglie e due suoi figli con le rispettive mogli e ovviamente una serie di animali.
Dio diceva di non perdonarli per aver insegnato all'umanità le arti della magia e la guerra.Secondo il Libro di Enoch, Dio giudicò gli angeli per aver creato questa razza d'ibridi, i Nephilim. Decise così che questi angeli dovevano essere gettati nel Tartaro, i loro corpi dovevano andare in pace ma le loro anime dovevano essere condannate a vagare per sempre sulla Terra, come spiriti erranti.
In questo libro si diceva che gli angeli visitarono anticamente la Terra alterando geneticamente il DNA dell'essere umano che, si trovava a vivere in quei tempi.
Enoch era un altro testimone contro le cattive interpretazioni del tempo del diluvio terrestre, di cui ci parlava la Genesi.
Il fatto che questi angeli o esseri venuti da lontano, avevano dato la tecnologia agli umani per permettergli di farli avanzare o evolvere, anche se in realtà era stata utilizzata per distruggersi l'uno con l'altro.
Questo era solo il pensiero di un antico personaggio biblico, anche se accomunavo molti dei suoi punti di vista.
Così decisi di leggere ancora un libro, questo sarebbe stato quello decisivo, anche perché erano già le diciannove.
Il terzo libro che strinsi fra le mani si chiamava...
STAI LEGGENDO
IT'S OKAY, I'M DIFFERENT (IN REVISIONE)
ParanormalNeve una ragazzina timida, insicura, fragile. Non aveva avuto un passato facile e nemmeno il suo presente era da meno. Sedicenne, non sapeva esattamente cos'era l'amore, perché non gli era mai stato ricambiato. Un segreto di cui anche lei ne era all...