Il potere delle stelle

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DANIEL'S POV'

Ora vi racconterò com'era nato il mio amore con Neve.
Ma non spaventatevi.
Questa era la nostra natura. Neve non se lo può ricordare e il Trono volle che sia lei a scoprirlo. Da sola.

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In una foresta viveva una demone che trascorreva le notti cantando verso il cielo. Raccontando la sua solitudine alle stelle.

Gli esseri umani guardando le stelle credevano che loro non li vedevano.
E le stelle, rimanevano lì. Ferme. Immobili. Osservando la terra.
Gli uomini le desideravano. Volevano avvicinarsi.
Loro invece rimanevano lì. Appese nella notte e sembrava che nulla le potesse toccare.
Ma qualcuno, guardando il cielo, con desiderio. Scrutando fra il buio. Riuscì a vedere gli occhi delle stelle.

Una notte. La demone alzando lo sguardo, incontrò gli occhi di una stella.
La stella, incontrò gli occhi della demone.
Ed entrambi desiderarono raggiungersi.

"Una stella cadente." pensò la demone.

Gli uomini avevano sempre inventato storie sulle stelle cadenti.
Qualcuno diceva che fossero fate che scendevano sulla terra per sfuggire all'abbraccio del cielo.

Altri sostenevano che fossero le figli della luna e del Sole. Che nelle notti più belle danzavano.

Molti credevano che le stelle fossero angeli sospesi nel buio. E che cadevano sulla Terra solo se qualcosa li attirava quaggiù.

Erano i viaggiatori ad inventare gran parte di queste storie.

La demone della foresta si era sempre chiesta perché.
E se fossero vere.

Così quella notte quando vide un bagliore dorato scivolare nel cielo e disperdersi nel bosco.
Sentì che quella stella -quell'angelo- era caduta per lei.
Cominciò a correre leggera tra gli alberi.
Conosceva ogni tronco della foresta che volendo poteva chiamarlo per nome. Conosceva la direzione del vento.
Gli alberi le sussurrarono la strada ed il vento l'accompagnò fino alla stella cadente.
Arrivò alla sponda del fiume e ciò che vide superò ogni sua immaginazione.
Si avvicinò e guardò quella strana figura.
Sembrava un uomo. Dolcemente addormentato. Anche se la bellezza del suo volto non aveva niente di umano.

E quelle?
Erano ali?
La demone della foresta aveva sentito parlare degli angeli. Strane creature incontaminate dalle cose del mondo. Estranee ai sentimenti.
L'esatto opposto dei demoni. Che invece vivevano di emozioni e di desideri forti. Così forti da non poter essere distinti.

La demone si avvicinò all'angelo.
Gli sfiorò il manto di piume.
Erano soffici e inconsistenti. Come l'aria. Come l'anima.
Guardò il volto dell'angelo.
C'era qualcosa di dolce in quel viso addormentato. Qualcosa di puro che lo faceva assomigliare ad un bambino sperduto. E qualcosa di impenetrabile che lo rendeva così lontano. Immerso al dì fuori del tempo. Perso in un segreto dove lei non poteva raggiungerlo.

Ora vi starete chiedendo: come faceva l'angelo, che era caduto e stava dormendo a sapere cosa provava la demone?

Il Trono, prima di dare a me e a Neve sembianze umane. Mi fece guardare nel passato attraverso un ombra. Un buco nel passato e rividi tutto quello che era successo. Provando le stesse emozioni della demone e risentendo i miei stessi sentimenti.

Neve, non poteva ricordarsi di essere una demone e per ordine del Trono deve scoprirlo da sola.
Se qualcuno mai dovesse rivelargli la verità lei morirebbe.

Il problema?
Io non glielo direi mai.

Ma gli Altri?
Quelli che la vogliono morta?

Esatto!
Io devo proteggerla!

IT'S OKAY, I'M DIFFERENT (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora