NEVE'S POV'
Quando arrivammo davanti all'enorme cancellata, corsi velocemente ad abbracciare la nonna che era in cucina intenta a cucinare qualcosa, tanto che la mia euforia, ci fece sbilanciare fino quasi a cadere per terra. Se non fosse stata per la prontezza di Daniel, ci saremmo ritrovate con un grosso livido sul fondoschiena.
Lei appena mi vide: spalancò la sua bocca in un enorme sorriso, e le iridi dei suoi occhi sembrarono fare lo stesso.
Poi mi disse:
"Un giorno non vedrai più le foglie danzare.
Ne sentirai più gli uccellini cantare.
Non darai più forma alle nuvole, non farai caso al cielo.
Non t'incanterai davanti alle ali di una farfalla o ad un giardino pieno di fiori.
Ignorerai i prati e gli orizzonti e inizierai a perdere le albe e i tramonti.
Smetterai di fotografare il mare.
Non permetterai più al vento di scompigliarti i capelli.
Ti coprirai dalle gocce di pioggia. E vedrai la neve solo come un problema, privandola della sua magia e del suo incanto..."
IL CIELO ERA ROSSASTRO. IL TRAMONTO INIZIAVA A SFIORARE LA SUPERFICIE DEL MARE E LA NONNA INIZIÒ A PARLARMI, COME SE NON CI VEDESSIMO DA ANNI.
"Un giorno non ti piacerà più passare ore a scrivere. Non avrai più tempo per leggere. Perderai la passione per l'arte..."
COSA?
STA SCHERZANDO?
QUESTE SONO COSE CHE NON POTRANNO MAI SMETTERE DI PIACERMI. FANNO PARTE DI ME, DELLA MIA ESSENZA.
"Un giorno ti svuoterai di tutti i tuoi hobby per riempirti solo d'impegni e appuntamenti.
Un giorno smetterai di fare tutto con il cuore, con l'ansia, con la paura di sbagliare, perché l'avrai già fatto molte altre volte e non proverai più l'emozioni di un tempo, perché inizierai ad abituarti e la dimenticherai finché non la perderai.
Non ti sdraierai più su un prato, lasciando che il sole ti baci la pelle.
Non ascolterai più la musica.
Arriverai ad un punto, dove non vedrai più neanche le stelle brillare..."
ANCORA NON CAPIVO IL SIGNIFICATO DI QUELLE PAROLE.
MI SEMBRAVANO COSÌ INSENSATE, ALMENO IN QUEL MOMENTO. BUTTATE AL VENTO, LASCIATE AL CASO.
QUINDI MI LIMITAI AD ANNUIRE.
"E, con un sussulto, capirai di essere diventata un'adulta."
ORA CAPIVO, ERA IL "DISCORSO" PER IL MIO COMPLEANNO.
ERANO I "TANTI AUGURI, NEVE!" FATTI A MODO SUO.
"Ricordati che esistono bambini ad ogni età: dal primo istante di vita, al centesimo compleanno.
Non perdere la visione velata dei sogni. Dallo stupore, alla novità.
Fai in modo che il tuo cuore non muti mai. Fai in modo che rimanga il tenero, dolce cuore ingenuo a affamato come quello di un bambino, sempre pronto a perdonare e ad amare tutti. A meravigliarsi ogni giorno della sua vita. A provare emozioni e sentimenti nuovi. Come se fosse sempre la prima volta, in tutto.
E l'unico modo sarà vivere ogni giorno come se non fosse il primo ma nemmeno l'ultimo. Solo l'unico.
Solo allora, sarai davvero felice.
Solo allora, sarai l'adulta che devi diventare.
Perché sarai un'adulta con un sorriso." alle ultime parole la sua voce parve smorzata.
I miei occhi si colmarono di lacrime.
Rimasi immobile per alcuni secondi. Poi allargando le braccia, e cercando di staccare i piedi da terra, mi avvicinai alla nonna e l'abbracciai. Un abbraccio colmo d'amore, felicità, e altri mille sentimenti che prima d'ora non avevo mai provato.
"Grazie, nonna." dissi, ormai piangendo.
Avevo sempre pensato e creduto, che l'unica ragione che tenesse da sempre in piedi il mondo, fosse l'amore.
Un corpo cadendo a terra, si schiantava sul pavimento freddo ad una velocità pari ad un secondo che per assurdo ci sembrava incalcolabile, perché una forza di attrazione lo attirava verso il centro della terra.
Così anche due anime, scelte dal destino, esercitavano l'una sull'altra una forza di attrazione tale da legarsi inevitabilmente per la vita.
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IT'S OKAY, I'M DIFFERENT (IN REVISIONE)
ParanormalNeve una ragazzina timida, insicura, fragile. Non aveva avuto un passato facile e nemmeno il suo presente era da meno. Sedicenne, non sapeva esattamente cos'era l'amore, perché non gli era mai stato ricambiato. Un segreto di cui anche lei ne era all...
