Un nome e le sue conseguenze

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DANIEL'S POV'

"Danilo..." mormorò Nix.

Lei riusciva a vedere la luce anche nella notte, e fu così che l'angelo si ritrovò in un nome.

"Mi hai chiamato?" chiese l'angelo dai capelli dorati.

"Sì -sorrise la demone- ti ho chiamato, Danilo."

L'angelo aprì la bocca in un immenso sorriso, e la sua anima prese a illuminarsi.

Nix non capì cosa stesse succedendo.
Rumori di vetri rotti, un urlo spaventoso, una figura possente sopra di loro.
Joshua.

Ecco Joshua, il suo amore, amato per mille anni, l'aveva trovata.

Perché non era bastato cercare l'angelo per liberarsi del demone?

Nix si vide come in uno specchio: sapeva di avere gli occhi argentati come la Luna, sapeva che una parte di lei era ancora legata al suo amore amato per mille anni.

Ma d'un tratto le vennero in mente le parole della donna della foresta: "liberarsi del proprio passato richiede tempo e dolore."

Lei aveva vissuto tanto dolore, ma in quanto tempo? Troppo poco.

Troppo velocemente aveva voluto tagliare le sue ali...

Joshua non disse nulla, che avrebbe tradito la sua furia, con una mano l'afferrò, la sollevò come se non avesse avuto peso, strappandola dall'abbraccio di Danilo.

L'uomo che era angelo si svegliò, ma ormai era troppo tardi: il demone prese Nix tra le braccia e, spalancate le ali nere come la notte, volò via.

Danilo balzò in piedi appena in tempo per vedere la sua demone che veniva rapita.

"No!" gridò.

Avrebbe voluto volare da lei, ma ricordò di essere umano: ovunque sarebbe voluto andare, avrebbe dovuto farlo senz'ali, poiché non le possedeva più.
Si vestì in fretta, poi iniziò a correre per la strada.

"Chi è quel demone?"
"Che cosa vuole dalla mia demone?"

Queste domande si accavallavano nella sua testa, insistenti, ossessive, e infine Danilo capì che Nix gli aveva nascosto di essere già legata a qualcun'altro.

Un demone. Un demone che viveva con lei nella foresta.

E fu in quel momento, che l'angelo conobbe un nuovo sentimento umano: la gelosia.

"Sono fuggiti insieme?"

Quest'idea assurda, gli attraversò la mente. Gli sembrò di impazzire. Cercò di ragionare.

"Oppure l'ha rapita?"

Un demone, che forse, era da tempo sulle tracce di Nix, un demone che l'aveva rapita.

"Ma, per portarla dove?"

Non era difficile capirlo.

Danilo, ferito dalla gelosia, corse verso la foresta.

"L'ho già lasciata una volta, non voglio perderla più."

Raggiunse la foresta, sfinito. Senza pensare, i suoi passi lo guidarono in luoghi che il suo cuore mortale riconosceva. Passò accanto alla casa della donna del bosco, e gli sembrò di sentire il profumo dei suoi vecchi libri impolverati, con i quali, lui imparò a leggere.

La foresta era silenziosa, mentre continuava a camminare. Sapeva dove doveva andare, sperava solo che le forze lo sorreggessero. Si stava avvicinando al fiume, riconoscendo il luogo, gli tornò in mente, il ricordo di Nix.
Ricominciò a correre, affannato e inquieto al tempo stesso, correndo verso il suo amore perduto, si sentì vivo.

IT'S OKAY, I'M DIFFERENT (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora