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«Ti vedo particolarmente energica oggí, Cherry» «Oh sì! Tu non hai idea. Ieri Febo ha accettato di accompagnarmi al concerto che c'è al centro commerciale stasera! Sono al settimo cielo. Finalmente il gemello sputato di Corbin Bleu sarà mioooo!» «Sei incorreggibile» «Stavolta sento che è quello giusto» e onestamente me lo auguro per lei.
Ogni volta è devastante vederla piangere per un ragazzo che credeva essere quello adatto a lei. La usano a causa di questo, e lei nemmeno se ne rende conto.
Ho provato più volte a farglielo capire ma non c'è nulla da fare.
«Tu con chi ci vai?» «In realtà contavo di stare sdraiata sul divano a leggere un po'». Sbuffa rumorosamente, facendo girare tutti gli sguardi verso di noi. Oh mamma che imbarazzo! Odio essere al centro dell'attenzione.
«Vuoi scherzare Brianna!? Hai quel figo della madonna di Chase che ci prova sempre e tu vuoi rimanere a casa a leggere uno stupidissimo libro!?». Appena la gente sente il nome di Chase inizia a sussurrare chissà quali pettegolezzi, ma la cosa non mi sorprende. Lo conoscono praticamente tutti qui.
«Okay, okay. Vengo ma abbassa la voce» dico portandole una mano alla bocca, dove un sorriso trionfante prende posto.
«Fammi precisare due cosette però. Primo: leggere fa bene, e i libri non sono mai stupidi. Secondo: Chase ci prova con qualsiasi cosa respiri e abbia almeno un buco in corpo» scoppia a ridere appena finisco, ed io la seguo. Ci ricomponiamo non appena entra il professore di filosofia.
Spero passi in fretta quest'ora.
Dopo ho il corso di letteratura inglese!

Come sempre (negli ultimi mesi) siedo nel posto affianco a quello di Eugene.
Lo fisso per un po' combattuta sul da farsi.
Vai Brianna, buttati! È solo un semplice saluto.
«Ehi ciao!».
Si volta stranito, poi torna serio.
«Buongiorno ehm...» «Brianna» «Ah si, ecco».
*Punch*
Un altro pugno dritto allo stomaco.
Possibile che ancora non sappia io mio nome!? Sono anche una sua collega nei weekend ora!
«Ti serviva qualcosa?». Ma perché deve sempre pensare che mi serva qualcosa!?
«No, ti volevo solo salutare». Mi guarda ancora più perplesso e alza un sopracciglio. «Sei davvero strana».
Strana...
«Giá, me lo dicono spesso. Scusa per averti disturbato».
Maledizione, ora mi trova pure una cretina! Scommetto che se avesse potuto lo avrebbe detto esplicitamente, ma è troppo attento ad essere formale per farlo.
Fa un leggero cenno della testa come un "grazie, me ne torno a farmi i cavoli miei" e si dirige di nuovo con lo sguardo sul quaderno degli appunti, quando in volto gli si abbozza un leggero sorriso.
Oddio, oddio, oddio!
Non me lo sto immaginando vero?
Okayyyy, con calma tira fuori il cellulare, e fingi di averlo semplicemente dimenticato nelle braccia conserte e fai una fotina.
*Chak*
Merda!
Scordavo che non è più il mio vecchio cellulare.
Il silenzio più totale cala nell'aula non appena parte il flash e lo scatto.
Vedo per una frazione di secondo gli occhiali di Eugene illuminarsi, poi lì leva leggermente accecato e mi guarda spaventato, con dei bellissimi occhi da cerbiatto. Quant'è carino.
«Sapevo che non volevi solo avvicinarti a me!» sussura furioso. «Sei un'altra di quelle che mi fanno foto, per poi postarle nei social, taggarmi come lo sfigato di turno, prendendomi per il culo!» «N-no no! Io non volevo! M-mi dispiace!» «Con permesso!» borbotta incazzato mentre si alza ed esce dall'aula.
Fantastico! Ora mi odia.
Che diavolo ho fatto!? Stupida, stupida!
Mi alzo e faccio per inseguirlo, ma appena esco sbatto contro il petto di marmo di Chase.
«Ehi bellezza, dove vai così di corsa?» domanda mentre mi allontana delicatamente.
Non rispondo. Non ho tempo da perdere, devo trovare Eugene e scusarmi.

Ed un Nerd mi sconvolge la VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora