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«Quindi... Che è successo di preciso?» domando per l'ennesima volta a Chase. Sbuffa e si decide finalmente a rispondermi.
«Nulla Brianna. Hai solo bevuto un po' troppo e hai vomitato l'anima. Fine».
È ancora più raro sentirmi chiamare Brianna da lui. E so per certo che è incazzato e tremendamente serio quando lo fa.
Lo guardo storto. «Davvero?! Tutto qui?».
Si alza infilando i pochi libri che ha sotto il braccio e solo ora noto dei lividi sulle nocche delle sue mani.
«Hai di nuovo fatto rissa? Ti farai ammazzare se continui!» dico sinceramente preoccupata.
Si volta e mi guarda sospirando. «Per favore, non continuare. Fai solo peggio».
Ma che ho detto ora!? Mi volto verso Eugene, per estorcere qualche informazione in più. Ma appena mi siedo vicino a lui si allontana.
«Ehi Eugene. Senti. Non è che tu ricordi qualcosa dell'altra sera?» domando in un sussurro visto che il prof. ha iniziato a spiegare.
«Non so di cosa parli. E ora se non ti spiace vorrei ascoltare» risponde tremendamente acido.
Che hanno questi due oggi!? Si sono messi d'accordo?
Okay, niente da fare.
A questo punto devo puntare a Cherry e Febo, sperando possano darmi loro le risposte che cerco.

Aspetto con impazienza il cambio corso, e mi dirigo in fretta e furia nell'aula di filosofia.
«Cherry!» grido non appena la intravedo. Ma mi pento subito quando voltando l'angolo la ritrovo tra le braccia e le labbra di Febo.
Entrambi si allontanano di colpo e io mi sento decisamente la "rovina momenti intimi". «S-scusate. Io... Ehm. Nulla, ci vediamo dopo».
Faccio dietrofront, ma la dolce risata e la fresca mano di lei mi bloccano. «Non preoccuparti. Te ne volevamo giusto parlare tra poco» dice sorridendo, mentre stringe l'altra mano libera a quella di Febo, che sorride a sua volta. «Ci siamo messi insieme» conclude lui, ed io non trattengo a stento un gridolino di gioia. «Ma è fantastico! Congratulazioni!».
La stringo forte a me, e prego con tutto il cuore che questo sia davvero il ragazzo giusto per lei. Ma da quanto so di Febo, posso dire che è un bravo ragazzo.
«Ehi. Non sciuparmela» ridacchia, interrompendo le nostre coccole. «Che ti serviva?» continua.
«Ah già! Voi per caso sapete che è successo lunedì sera al concerto?». Mi guardano perplessi.
«Mi spiego meglio. Uhm... Quella sera ho bevuto un po' troppo e da quel che so, sono stata male e Chase mi ha aiutata portandomi a casa. Io ovviamente gli ho detto su e l'ho fatto incazzare. Mi sono scusata quando ho saputo che si è preso cura di me, ma ora non vuole spiegarmi che è successo e nemmeno Eu-» mi mordo la lingua appena ricordo che non sanno dell'esistenza di Eugene (Febo apparte) «... E io non riesco a stare senza sapere le cose!» dico tutto d'un fiato.
«Veramente io e Cheryl siamo andati via verso le undici. Abbiamo salutato Chase e poco più tardi abbiamo salutato anche te, che stavi in pista a ballare come una forsennata. Eri divertente».
Ridacchiano entrambi.
Ottimo! Non mi sono per niente d'aiuto. Che palle!
Entro leggermente incazzata in aula, seguita dai due piccioncini, e non appena mi siedo chiudo gli occhi cercando di ricordare.
Ma niente. Nulla di nulla!
Brianna! Ma che cavolo hai fatto lunedì sera!?

Ed un Nerd mi sconvolge la VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora