Dopo essere stata per quasi tutto il resto della mattinata con Mary a parlare di Eugene (che ho scoperto essere balbuziente solo in mia presenza), mentre lui le cercava il tablet perfetto, siamo finalmente pronti a staccare.
Approfitto del fatto che stia riordinando le ultime cose per correre in spogliatoio a cambiarmi e a sistemarmi il trucco.
«Prima non te l'ho detto, ma sappi che s-sei bellissima» sussura alle mie spalle, facendomi quasi infilare il mascara in un occhio.
«Eugene! Emetti qualche rumore mentre cammini, ti prego! Mi farai prendere un infarto» «S-Scusa, ma in realtà credevo mi avessi sentito. Sono pure inciampato su uno scatolone per entrare in spogliatoio».
Ups, potrei aver scordato di togliere dal corridoio la scatola che mi aveva dato prima.
Rido al solo pensiero di lui spiaccicato a terra, mentre lui mi fissa come fossi una pazza.
E come dargli torto?
Un attimo prima sono seria, l'attimo dopo crepo dalle risate.Appena arrivati da Cledis, notiamo l'aria di festa e di novità che riaccheggia.
Un enorme buffet sta al centro del salone con mille palloncini sulle tonalità del rosa e del beige ovunque, che ricordano confetti e cupcakes. «Eccovi finalmente! Pensavamo vi foste persi» sentenzia Febo, mentre sfila verso di noi, con al braccio Cherry.
Sono semplicemente bellissimi da vedere insieme.
Lei, una Barbie, dagli occhi nocciola. Lui, un Corbin Bleu uscito direttamente dalle quinte di High school musical.
Aaah se ci ripenso ora. Quanto ho amato quei film! È stata un'infanzia felice, lo ammetto.
«Ma che sorpresa trovarti qui, Stock!» grida una voce che non riesco a riconoscere.
Mi volto. Ci voltiamo tutti, per capire chi sia la figura dietro quella voce.
Una ragazza bassina, dai capelli neri corvino e gli occhi grigi, messi in risalto da un quasi eccessivo smoky-eye.
Tieni in mano un fascicolo, con quelle che credo essere le check list per quest' inaugurazione.
Ho quasi dato per scontato che fosse Mary l'amica organizzatrice di eventi, ma appena vedo di fronte a noi tutt'altra persona, capisco che non è la sola amica che ha Eugene.
Spero si riveli esattamente come Mary,
sposata e incinta!
Cerco subito tra le sue dita un anello, ed è piena! Piena ovunque tranne che nell'anulare della mano desiderata.
E il suo addome è ancora più piatto di quello di Mary.
No, non è io incinta mi sa.
«Sanders...» risponde lui acido, portando lo sguardo al cielo.
«Sei sempre il solito, eh? Quando imparerai a chiamarmi per nome?!». Il suono sordo della cartellina sulla testa di Eugene ci lascia tutti di stucco.
«Ouch! Sei sempre la solita manesca. E comunque, nemmeno tu mi chiami per nome» «Lo faccio perché non lo fai tu!».
Si allontana da lui. Poi ci sorride teneramente, ricomponendosi.
«Benvenuti alla pasticceria Cledis! Sarò lieta di guidarvi in un'incantevole degustazione di dolci e thè vari. Sono Sandra Sanders, rivolgetevi pure a me per qualsiasi evenienza».
Quasi non sembra la persona di prima, da quanto è cortese e carina.
Forse è stata solo la mia immaginazione?
«Sí, certo... Guidarvi. Scommetto quello che vuoi che si è già rimpinzata» sussura Eugene, rivolto a nessuno in particolare.
«Stock! Ti ho sentito! Brutto schifoso!» e rieccola nella forma "oscura".
«Ah! Piú tardi mi raggiungerà anche Mary con il bellimbusto-» «Sí, lo so. Me l'ha detto stamattina a lavoro» «Cosa!? Vi siete visti a lavoro? Perché lei può sapere dove lavori e io no!?» continua stringendogli gli zigomi con così tanta forza da lasciarli arrossati.
Ha un po' troppa confidenza con il corpo del mio ragazzo, non mi piace la cosa.
«Perchè poi romperesti tutto il tempo» «Non è vero!»
«Scusate l'interruzione, ma potrei sapere dov'è il bagno?» domanda Febo dal nulla, permettendo alla calma di tornare.
«Infondo al corridoio, dietro il muro del bar, a sinistra» «Grazie, torno subito Bimba». Stampa un fugace bacio nella fronte a Cherry e si dirige dove detto da Sandra.
Quest'ultima sbuffa rumorosamente.
«Possibile che le più carine siano sempre impegnate?» «Come scusa?» domanda la mia amica confusa, e lo sono quanto lei. Abbiamo forse capito male entrambe?
«E tu che mi dici? Sei libera?» domanda stavolta rivolta a me, con un sogghigno sensuale in volto.
«Veramente no! Sta con me, Sanders. Non farmi pentire di essere venuto» interviene Eugene, palesemente scazzato. Woh woh.
Fermi tutti!
Okay, allora non avevo capito male io.
È lesbica!?
«Che cosa!? Tu avresti una ragazza!?... Ma sei sicura tesoro che ci vedi?» prosegue la corvina prima verso Eugene e poi verso di me.
Mi fa imbestialire come si rivolge a lui.
«Si, ci vedo benissimo, grazie» rispondo acida, ma lei scoppia in una risata fragorosa.
«Ti sei trovato una tosta, eh Stock? Mi piace, mi piace» «Mi basta solo che non si dilunghi oltre questo tuo piacere. Ora siamo qui per goderci il buffet. Andiamo?» dice rivolto a me e Cherry, che lo seguiamo senza pensarci due volte. Non ci sto capendo nulla, se non che le amiche di Eugene, sono una più particolare dell'altra.
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Ed un Nerd mi sconvolge la Vita
Ficção Adolescente[DISPONIBILE CARTACEO ED EBOOK] Più info nella bacheca e nel capitolo "Ed un Libro mi sconvolge l'Olfatto" ??? Serve davvero una trama? Non dice già tutto il titolo stesso? Avanti, se vuoi saperne di più, leggi ora. Se la storia vi piace, supportate...