Giro e rigiro la matita tra le dita, e non riesco a concentrarmi sullo studio. Tra poco ho un esame ed è meglio che mi impegni.
Ma come faccio se non riesco a pensare ad altro che a Eugene e al modo in cui se n'è andato?
L'ho cercato ovunque dopo la fine delle lezioni, ma nulla, si era come volatilizzato nell'aria.
Solo qualche ora fa, quando ho preso in mano il cellulare per chiamarlo, ho realizzato che io il suo numero nemmeno lo ho.
Come faccio a non avere il suo numero!? Io, la sua ragazza!
Le opzioni sono due: o aspetto fino a domani (e nel frattempo mi corrido l'anima), oppure vado a casa sua (sembrando una stalker).
Che faccio!?
Opto per la seconda.
Lascio libri e penne al loro abbandono e mi fiondo in bagno.
Dopo una bella doccia e un cambio sexy (ma non troppo), infilo le chiavi in borsa e mi dirigo a casa Stock.«Sei stata davvero gentile a venire. Quindi frequentate lo stesso corso? Capisco» «S-sí» «Su cara, rilassati. Non mangio mica» e a queste sue parole mi torna alla mente il vecchio pervertito del bar.
Ma stavolta ci credo. Come potrebbe una donna tanto carina e cordiale, farmi del male con pasticcini e thè.
La situazione attuale però, non mi mette a mio agio.
Sono arrivata dieci minuti fa, e quando ho suonato, ad aprirmi è stata questa donna che si è subito presentata: sua madre, Susanne.
Ma non potevo arrivarci da sola che avrei potuto imbattermi in uno dei suoi genitori!?
A volte la mia mente elabora le cose in maniera troppo ovvia e scontata.
Che stupida!
Ed ora, mi ritrovo a mangiare deliziosi cupcakes non riuscendo ad assaporarne il sapore, mentre aspettiamo Eugene.
«Penso che a breve rincasi. È andato a prendere alcune cose al centro commerciale qua vicino».
Sorride ancora, con quel suo modo calmo e affabile, proprio come una deliziosa donna sulla cinquantina farebbe.
Nello stesso istante si sente lo schioccare delle chiavi nella porta d'entrata.
«Eccolo!» annuncia euforica, alzandosi e dirigendosi in direzione del suono.
Torna pochi secondi dopo con una busta di cartone in mano, e a seguirla c'è, quello che spero essere ancora, il mio ragazzo. Sorrege altre due grandi borse in plastica bianca che appoggia non appena nota la mia presenza in cucina.
«Brianna? Che ci fai qui?!... Ouch!»
«Ti sembra il modo di accoglierla dopo che questa brava ragazza è venuta fin qui per te? Ingrato, ma quando imparerai le buone maniere?»
«Ti prego mamma, non davanti ad altri» sussura Eugene, come se non potessi sentirlo.
Diventa rosso all'altezza degli zigomi, mentre massaggia leggermente il retro del collo, dove ha ricevuto poco prima la pacca dalla madre.
Mi scappa un sorriso, ma lo blocco giusto in tempo.
«Io sistemo le cose, andate pure di là a studiare, o forse è meglio in camera tua, tesoro. Matt è di nuovo davanti a quell'aggeggio infernale».
Grazie signora! Lei è un angelo.
«A studiare?» commenta sorpreso Eugene.
«Esatto, mi ha spiegato che siete compagni di corso e che dovete fare una relazione insieme» «Ah... Già, giusto» risponde poco convinto, mentre il suo sguardo incrocia il mio.
I suoi occhi sono un mix tra rabbia e tristezza.
Merda, non si preannuncia un buon inizio.
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Ed un Nerd mi sconvolge la Vita
Fiksi Remaja[DISPONIBILE CARTACEO ED EBOOK] Più info nella bacheca e nel capitolo "Ed un Libro mi sconvolge l'Olfatto" ??? Serve davvero una trama? Non dice già tutto il titolo stesso? Avanti, se vuoi saperne di più, leggi ora. Se la storia vi piace, supportate...