Mai niente lo sai separarci un giorno potrà

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Quando riaprì gli occhi, Ignazio era da solo nel letto. Si girò allungando il braccio ma Sofia non c'era. Con gli occhi praticamente ancora chiusi, notò che la finestra della stanza era aperta; si stiracchiò e si alzò. Scostò la tenda, e la vide affacciata al balcone intenta a scrivere qualcosa sul telefonino.

Era bellissima, portava solo un vestitino rosso che le lasciava scoperte le spalle, e la luce del sole la illuminava in pieno. Sorridendo la raggiunse e le disse: <<Da quanto sei sveglia?>>

<<Non da molto, il tempo di scrivere a Giorgia.. Ho provato a svegliarti, ma dormivi profondamente.>>

<<Sì lo so..>> rispose stiracchiandosi di nuovo e sbadigliando. <<Ma lo sai che sei sempre più bella ogni giorno che passa?>> disse mettendo le braccia intorno ai suoi fianchi e dandole un leggero bacio sulle labbra.

<<E tu lo sai che sei un bugiardo?>> gli fece eco ridendo. <<Da quando sono tornata a Roma ho ripreso pure qualche chilo.. Stavo tanto bene giù in Sicilia! Fra il mare, le passeggiate e le nuotate in piscina mi sentivo più leggera. Adesso invece devo stare tutto il giorno seduta dentro casa a studiare..>> disse sbuffando.

<<Bedda matri, voi donne siete tutte uguali. Siete fatte con lo stampino proprio!>> disse battendo con il pugno sulla mano e ridendo.

<<E se lo dico io a te che sei bello mi credi?>> lo sfidò Sofia alzando un sopracciglio.

<<Sì certo. Ci credo perché me lo dici tu.. E io di te mi fido.>> A queste parole Sofia sorrise e gli diede un bacio. Lui l'abbracciò ancora più forte, le poggiò la testa sulla spalla e rimasero così a guardare il panorama, mentre un vento leggero li accarezzava.

All'improvviso il telefono di Sofia iniziò a squillare. <<Pronto? Sì, sono con lui. Sicuramente ce l'ha dentro e non l'ha sentito. Ok, gli dico di richiamarti, va bene. Ciao Gian.>> Ignazio la guardò. <<Era Gianluca. Vuole parlarti di una cosa, lo devi richiamare subito>> gli comunicò alzando le spalle.

<<Va bene, vado a prendere il telefono.>> Mentre lui era dentro e parlava con il suo amico, Sofia rimase a fissare l'orizzonte. Iniziava a fare caldo, e quindi decise di rientrare.

<<Che ti ha detto?>> gli chiese richiudendo la finestra.

<<Mi ha proposto di andare domani tutti e quattro da lui a Roseto. Che dici? Almeno ci facciamo un'altra giornata di mare..>>

Sofia accettò entusiasta e corse fuori a chiamare la sorella per avvisarla. <<Perfetto!>> disse rientrando. <<Domani andiamo a Roseto. Stasera però tutti a cena da noi, che papà non vede l'ora di conoscervi!>>

<<Ecco.. Ora sì che mi preoccupo!>> rispose ridendo appena.

<<Te l'ho già detto, voglio che tu conosca mio padre perché ormai fai parte della mia vita! Però..>> disse lasciando la frase a metà.

<<Però?>> chiese alzando un sopracciglio.

<<Però è anche vero che fino ad ora non ha mai conosciuto nessuno, sei il primo che entra ufficialmente in casa come mio fidanzato.. Quindi non so come reagirà.>>

<<Il tuo.. cosa?>> chiese, mentre gli si apriva un sorriso sul volto.

Sofia arrossì. <<Il mio fidanzato..>> rispose con gli occhi bassi. <<Scusa, non mi sono resa conto di averlo detto..>>

<<Ma scusa di cosa?>> disse, per poi avvicinarsi a lei. <<È solo che non me lo aspettavo..>> Fece una pausa e continuò. <<Ma è proprio quello che voglio essere per te.>>

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora