Il mio amore è differente

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<<Mamma! Mamma!>> urlò Nina rientrando in casa.

<<Nina che urli? Che..>> Caterina rimase senza parole quando vide sua figlia tenere in braccio Sofia. Si avvicinò con gli occhi spalancati e le prese la mano: era gelata. <<Oh matre mia! Presto, portala in camera tua.. Subito!>> Nina salì con un po' di fatica le scale, dirigendosi verso la sua camera da letto, mente Caterina si fiondò in cucina per prendere acqua, zucchero, e aceto.

Raggiunse sua figlia in camera; la trovò seduta sul letto vicino a lei, che continuava a chiamarla per farla svegliare. <<Sofia? Sofia mi senti?>>

<<Ma cosa è successo?>> chiese Caterina.

<<Non lo so mamma.. Stavamo parlando, quando all'improvviso è svenuta.>>

<<E ci credo!>> rispose lei. <<Non ha mangiato nulla da quando è arrivata, poi ci si è messa prima Francesca e poi tuo fratello.. Ci credo che non ha retto!>>

<<Era abbastanza scossa, non la smetteva di piangere e chiedersi perché Ignazio l'avesse trattata così..>> disse Nina continuando a guardare Sofia. Nessuna delle due se ne rese conto, ma in quel momento Ignazio era entrato in camera; si avvicinò al letto e rimase a guardare Sofia. <<Cucciola..>> sussurrò con un filo di voce.

Caterina lo vide e quasi lo spinse fuori dalla stanza. <<Ignazio vai via! Vai via!>> gli urlò.

<<No mamma no!>> urlò lui disperato. <<Che è successo? Che ha?>> Le lacrime iniziarono a scendergli lungo le guance.

<<Hai anche il coraggio di chiederlo?!>> sbottò la madre furibonda. <<Ti rendi conto di come l'hai trattata? Dopo tutto quello che ha fatto per te!>>

Nina decise di intervenire; quando sua madre si arrabbiava, poteva arrivare a dire o fare cose che non voleva. <<E' solo svenuta Ignà, stai tranquillo. Ci pensiamo noi a lei..>> disse avvicinandosi al fratello e guardandolo negli occhi per tranquillizzarlo.

<<No, voglio aiutarvi! Cosa posso fare?>> chiese lui.

<<Hai già fatto abbastanza>> rispose Caterina che nel frattempo si era seduta vicino Sofia e stava cercando di farla rinvenire con un fazzoletto imbevuto di aceto. <<Vai di là, ora!>> gli ordinò. Lui abbassò gli occhi e, con lo sguardo triste, se ne andò.

<<Mamma, non avrai esagerato?>> le disse Nina sedendosi dall'altra parte del letto.

<<No. Deve capire quando sbaglia.>> Nel frattempo Sofia stava riprendendo i sensi. <<Sofia, mi senti? Sono Nina..>>

<<Nina..>> ripeté Sofia con un filo di voce.

<<Sì tesoro. Sono io, sono qui..>> disse prendendole la mano. Sofia aprì gli occhi e si guardò intorno spaesata. <<Che è successo?>> chiese.

<<Sei svenuta. Ma stai tranquilla, ci siamo noi qui con te..>> Lei continuava a guardarsi intorno, ma vide solo Caterina. <<Dov'è Ignazio?>> chiese.

Le due si guardarono sorridendo; nonostante tutto la prima persona a cui pensava era sempre e soltanto lui. <<E' in camera sua, ora viene non ti preoccupare>> le rispose Caterina. <<Tieni>> continuò dandole un bicchiere. <<Bevi, ti darà un po' di forze.>>

Sofia bevve in un sorso e cercò di tirarsi su, ma Caterina glielo impedì. <<Stai ferma lì, non muoverti. Vado a prepararti qualcosa da mangiare..>>

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora