Ho paura e non temo questo cambio di tempo

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Quando Caterina rientrò in casa trovò Sofia e Ignazio accoccolati sul divano, mano nella mano. <<Oh! Finalmente avete fatto pace!>> disse con un sorriso. <<Che bello vedervi di nuovo insieme!>>

Sofia la guardò e sorrise. <<Caterina, scusami davvero per quello che è successo ieri. Ho creato non pochi problemi..>> si scusò imbarazzata.

<<Tesoro, non devi scusarti di nulla..>>

Non la fece finire di parlare. <<E invece devo e come! Perché ti sei presa cura di me quando in fondo non faccio parte della famiglia e non sono nessuno..>>

Caterina le lanciò uno sguardo contrariato, come una mamma quando guarda il figlio che ha detto una parolaccia in sua presenza. <<Ma che stai dicendo? In primis sei la fidanzata di Ignazio, e questo già ti rende un membro della famiglia. Secondo, hai quasi la stessa età di Nina, quindi non posso non sentirti anche un po' mia figlia.. Acquisita, ma pure sempre una figlia.>>

Sofia si commosse. Si liberò dalle braccia di Ignazio e corse ad abbracciarla. <<Grazie Caterina, non sai quanto mi rende felice sentire queste cose.>>

<<E' la verità>> disse accarezzandole dolcemente i capelli.

<<Oh, io sono geloso eh!>> intervenne Ignazio mettendo il broncio.

<<Tu zittiti>> gli disse la madre. <<Che sono ancora arrabbiata per come hai trattato questa povera ragazza!>>

Sofia si mise a ridere. <<Ora è tutto risolto, e anche voi dovete fare pace!>> disse trascinandola sul divano. <<In fondo avete litigato per colpa mia, e questa cosa non va bene.>> Ignazio si alzò, guardò sua madre e.. Come avrebbe potuto resistere al suo tenero sguardo da cucciolone? Gli diede tanti piccoli baci sulle guance, mentre Sofia sorrideva soddisfatta.

<<Quindi ora è tutto pronto per la vacanza!>> disse Caterina quasi saltellando.

<<No>> rispose Sofia seria. <<Dobbiamo ancora sistemare un piccolo dettaglio..>> Nella stanza calò il gelo; guardò Ignazio che capì a cosa si stava riferendo. <<Hai ragione..>> rispose. <<Ma stavolta voglio andare da solo.>>

Sofia accennò una risata sarcastica. <<E rischiare che ti senti male come l'ultima volta? Non se ne parla, io vengo con te. E non ammetto repliche.>>

Caterina guardò suo figlio. <<E' forte sta picciridda eh?>> disse alzando un sopracciglio.

<<E' la donna più in gamba che io abbia mai conosciuto>> rispose andandole incontro e abbracciandola.

<<Lo sai che non ti lascerei solo per nulla al mondo! E non ho intenzione di farlo adesso.>> Gli diede un bacio, e appena finito di pranzare uscirono di casa diretti verso quella di Aurora. Quando arrivarono davanti la porta però, Sofia iniziò a tremare. <<Sei proprio sicura che vuoi entrare anche tu?>> le chiese Ignazio prima di bussare.

Sofia prese un respiro e gli rispose. <<Sì. E stavolta giuro che sto buona da una parte, non mi intrometterò in nessun modo.>> Ignazio le sorrise e bussò. Dopo un paio di volte la serratura scattò, e fu a quel punto che Sofia rimase senza fiato. Non aveva mai visto Aurora se non in foto, quindi non sapeva cosa aspettarsi. Era una bellissima ragazza, alta e snella nonostante il pancione ormai in bella vista; aveva i capelli biondi ondulati e gli occhi verdi, e un maglione a collo alto le incorniciava il viso. <<Ignazio!>> disse lei appena lo vide. <<Tu che ci fai qui?>>

<<Aurora, devo parlarti. Stanno succedendo delle cose, e voglio che tu ne sia a conoscenza.>>

<<Che cose? Che sta succedendo?>> Guardò a quel punto Sofia. <<Dai, venite dentro che fa freddo.>> Sofia lo trattenne per un braccio e gli fece un cenno per dirgli che avrebbe aspettato fuori, ma fu proprio Aurora che la rassicurò. <<Entra, è giusto che tu sia presente alla nostra conversazione.. Non abbiamo segreti di nessun tipo.>> Sofia rimase senza parole. Era l'ultima cosa che si aspettava.

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora