Una furtiva lagrima negli occhi suoi spuntò

364 20 105
                                    

Sofia si svegliò con i primi raggi del sole. Prese il telefonino e controllò l'ora: erano le 7:30. Ancora insonnolita si stropicciò gli occhi e si guardò intorno. C'erano vestiti sparsi ovunque, e i piatti della cena erano ancora lì sul tavolino. Voltandosi, vide Ignazio dall'altra parte del letto che dormiva tranquillo; aveva la mano sinistra poggiata sul petto, e rimase a guardare l'anello che portava al dito. Guardò poi anche il suo.. Allora era tutto vero, non l'aveva sognato! Lo guardò e sorrise; nessuno prima d'ora aveva mai fatto niente di simile per lei.. E finalmente dopo tanto tempo poteva dire di essere felice.

Si alzò senza far rumore e si diresse in bagno; dopo essersi fatta una doccia, si rivestì e decise di scendere giù, perché voleva fargli trovare la colazione appena si fosse svegliato. Dopo tutto quello che aveva fatto lui la sera prima, era il minimo che potesse fare. Risalì in camera dopo dieci minuti; Ignazio dormiva ancora, e si trovava nella stessa identica posizione di come lo aveva lasciato. Posò il vassoio sul tavolino ormai libero dai piatti della sera prima, al centro posizionò il vaso con le tre rose e si avvicinò alla finestra. Scostò leggermente le tende e il sole lo investì in pieno. Si stese quindi vicino a lui e iniziò a passargli una mano fra i capelli; gli diede anche un bacio sulla guancia, e dopo un po' iniziò a muoversi. <<Buongiorno guerriero>> disse Sofia appena lui aprì gli occhi.

<<Buongiorno principessa>> rispose stiracchiandosi. La abbracciò e le diede un bacio. <<Come stai?>>

<<Bene, benissimo! Non potrei stare meglio! E tu?>>

<<Mi sento sereno e felice. E non mi capitava più da tanto tempo ormai>> le rispose sfoderando uno dei suoi sorrisi.

Sofia gli diede un altro bacio e gli disse: <<Ti ho portato la colazione. Non so tu, ma io ho fame!>> Cercò di alzarsi dal letto ma lui glielo impedì; le mise le braccia intorno al corpo e la trattenne. <<Dove credi di andare?>> La coprì con il lenzuolo e la sovrastò con il suo corpo.

<<A fare colazione>> gli rispose ridendo. <<Non so se mi hai sentito prima, ma io avrei fame!>>

<<Io invece avrei un'altra idea..>> disse baciandole il collo.

<<Igna..>> lo richiamò Sofia cercando di resistergli, ma era impossibile. Il suo tocco era così delicato e i suoi baci così dolci ed eccitanti che ogni volta, per quanto si sforzasse, le sue emozioni prendevano sempre il sopravvento. Mentre le accarezzava delicatamente i fianchi, il suo cellulare iniziò a squillare. <<Odio i cellulari!>> Allungò il braccio per prendere il telefono, ma appena lesse il nome sul display, si affrettò a chiudere la chiamata.

<<Chi era?>>

<<Nessuno, uno di quei numeri sconosciuti..>> la rassicurò ricominciando ad accarezzarla e a baciarla. Sofia si rilassò di nuovo, ma il telefono riprese a squillare. Ignazio sbuffò e chiuse di nuovo la chiamata. A quel punto si alzò dal letto.

<<Sicuro che non è niente di importante?>> gli chiese.

<<Si si, tranquilla.>> Sofia si diresse verso il tavolino dove li stava aspettando la colazione, e nel mentre alzò da terra la camicia di Ignazio e gliela lanciò sul letto. <<Tieni, rivestiti che fa freddo.>>

Mentre beveva il suo thè caldo, Sofia gli chiese: <<Oggi che facciamo?>>

<<Beh, visto che è domenica e c'è il sole, possiamo vederci con gli altri e fare una passeggiata. Che ne dici?>>

<<Mi sembra un'ottima idea! Ovviamente portiamo anche Franz, vero?>>

<<Naturale.>> Sofia annuì e bevve un altro sorso di thè. <<Sai, Inizio a pensare che vuoi più bene a lui che a me..>>

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora