Non farmi aspettare

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Sabato 11 ottobre 2014

Sabato mattina, Sofia si svegliò prima di tutti. Andò in cucina e mise la caffettiera sul fuoco. Il primo a raggiungerla fu Piero. <<Buongiorno Sofia.>>

<<Buongiorno Piè! Proprio te cercavo..>> gli disse.

<<Che è successo?>> chiese preoccupato sedendosi vicino a lei.

<<Oggi non avete appuntamento in sala registrazione vero?>>

<<No. Oggi siamo liberi..>> rispose guardandola in maniera sospetta. <<Perché?>>

Lei sospirò. <<Perché voglio andare a prendere le mie cose a casa di Ignazio. Voglio tornare a Roma.>>

<<Sofia no. Ti prego, non fargli questo. Ti scongiuro! Lui..>>

Lei non lo fece finire. <<Lui, lui, lui.. Sempre e solo LUI!>> rispose alzando gli occhi al cielo. <<Capisco che è tuo amico, capisco che ha già sofferto in passato con Aurora.. Ma nessuno pensa a me e a come sto io? Pensate che per me sia facile?>> continuò alterandosi.

<<Sofia, io capisco che anche tu stai soffrendo, credimi!>> le rispose. <<Ma ho davvero tanta paura per Ignazio. E non perché è amico mio come dici tu, ma perché so com'è fatto e come reagisce a situazioni del genere.. L'ho provato sulla mia pelle.>>

<<Lo so. So cosa è successo dopo che Aurora l'ha lasciato e so che siete stati tu, Gian e Nina ad aiutarlo..>>

<<E proprio perché so che quella con te è una storia importante, anzi importantissima, ho paura che stavolta non riuscirà a superare il tuo allontanamento!>>

Sofia scosse la testa. <<Ignazio è un ragazzo forte. E poi non lo sto lasciando.. Io lo amo, non ho nessuna intenzione di interrompere così la nostra storia..>>

<<E allora Sofi, perché te ne vuoi andare? Se lo ami davvero, perché vuoi lasciarlo solo?>>

Lei lo guardò negli occhi. <<Tu come ti sentiresti se Giorgia aspettasse un figlio da un altro? Non ti sentiresti confuso, arrabbiato, triste..?>> Piero abbassò lo sguardo e annuì, come a darle ragione. <<Piè, io adesso non ci sto capendo niente. Ho bisogno di togliermi dalla mente l'immagine di Aurora incinta e qui, in questa città dove tutto mi parla di lui, è impossibile.>>

<<Quindi tu lo ami?>> le chiese.

<<Ovvio che lo amo, certo! Guarda, porto comunque l'anello che mi ha regalato! Se non lo amassi, non pensi che lo avrei già messo via?>> Fece una pausa. <<Io non smetterò mai di amarlo.. Sarebbe come provare a vivere senza ossigeno, e lo sappiamo bene che è impossibile. Io voglio solo allontanarmi per un po', devo riordinare le idee e accettare il fatto che sta per avere un figlio da un'altra donna.. Sempre se le cose che gli ha raccontato sono vere.>>

Quell'ultima frase lasciò Piero con la speranza che quello che aveva pensato Giorgia fosse vero. <<Vuoi che ti accompagno?>>

<<Sì. Oggi pomeriggio se puoi. Ma vado da sola, anche perché devo parlarci. E non sarà per niente facile..>> Abbassò gli occhi e continuò. <<Ma deve capire che non lo sto lasciando, che prima o poi tornerò. E che adesso ho bisogno di stare da sola.>>

<<Va bene.>> Si alzò e, senza dire altro, tornò in camera dal fratello. Sofia rimase quindi da sola in cucina con il suo caffè, pensando e ripensando a quello che avrebbe voluto dirgli. Dopo dieci minuti, anche la sorella la raggiunse. <<Buongiorno.>>

Un silenzio breve e poi ||Ignazio Boschetto||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora